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Recensioni |
Pubblicato il 09/02/2019 alle 00:06:26 | |
Desolation Angels King (Dissonance Productions) – Eterna NWOBHM…
E' sempre un immenso piacere ascoltare gruppi della NWOBHM. In questo caso i Desolation Angels.
E' sempre un immenso piacere ascoltare gruppi della NWOBHM. In questo caso i Desolation Angels.
La storia della NWOBHM è fatta non solo dei gruppi faro quali Iron Maiden, Saxon, Diamond Head, Def Leppard, Raven, Satan e un pugno di altri nomi, ma anche di una marea di band che con il tempo hanno raggiunto lo status di cult band pur non avendo avuto un successo planetario. Fra queste i Desolation Angels.
La band formata nel 1981 è ancora attiva nonostante dal 1994 al 2012 si fosse presa una sosta al pit stop. Per circa due anni – dal 1987 al 1993 – si erano pure trasferiti a Los Angeles negli Stati Uniti. Esordirono con un demo-tape intitolato semplimente “Demo I” proprio l’anno della loro formazione. Per l’esordio discografico si dovrà, invece, attendere il 1986 allorquando esce un album dal titolo omonimo. Da allora hanno pubblicato due album, l’ultimo dei quali, “King” , stiamo recensendo, più un’infinità di demo-tapes, un video, un box-set e due Ep. “King” data della fine del 2017. E’ un album che consta 9 brani e la line-up è la seguente:
Keith Sharp (chitarre);
Robin Brancher (chitarre);
Clive Pearson (basso);
Chris Takka (batteria);
Paul Taylor (canto) .
L’album si dipana su mid-tempos tendenti allo speed per nulla grezzi. Sono i mid-tempos tipici della NWOBHM. Mid-tempos molto robusti, ma che hanno quel giro armonico che li rende particolarmente orecchiabili. Solo gli inglesi della NWOBHM riuscivano a produrre un sound di siffatta natura. Un sound sì compatto e pur tuttavia in possesso di quel minimo di melodia in grado di acchiappare l’attenzione dell’ascoltatore. La voce di Paul Taylor è una voce di gola e di naso come si usava negli anni ottanta. Le chitarre danno il via a dei giochi di alternanza e di potenza. La base ritmica produce quel cuore pulsante che fornisce il giusto beat all’insieme. Band rodata questi Desolation Angels. Non aspettatevi orpelli, ma vero Heavy Metal come lo si suonava negli anni ottanta. La decade d’oro.
Possiamo, pertanto, dire: welcome back Desolation Angels! Speriamo che non dobbiamo aspettare ventisette anni per ascoltarvi nuovamente perché fra il secondo – “While the Flames still Burns” – e “King” sono passati per l'appunto 27 anni.
Tracks-list:
“Doomsday”;
“Another Turn of the Screw”;
“Devil Sent”;
“Rotten to the Core”;
“Your Blackened Heart”;
“Find Your Life”;
“Hellfire”;
“Sky of Pain”;
“My Demon Inside”.
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