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Pubblicato il 26/06/2017 alle 18:23:21 | |
Mirkoeilcane vincitore assoluto di Musicultura 2017 con Per fortuna
Conclusa domenica a Macerata la XXVIII edizione del Musicultura Festival, vincitore assoluto 2017 il cantautore romano Mirko Mancini in arte Mirkoeilcane con Per fortuna, premiato da Simone Cristicchi, tra gli ospiti con Ron, Ruggeri e Vecchioni.
Conclusa domenica 25 giugno a Macerata la XXVIII edizione del Musicultura Festival, vincitore assoluto 2017 il cantautore romano Mirko Mancini in arte Mirkoeilcane con "Per fortuna", premiato da Simone Cristicchi (nella foto con Mirkoeilcane), tra gli ospiti della serata con Ron, Ruggeri e Vecchioni.
Nelle serate precedenti la cantautrice piemontese Francesca Sarasso con il brano “Non c’incontriamo mai”, ha vinto sia il Premio della Critica che il Premio miglior Musica. Premio per il migliore testo a Bob Messini di Bologna con "Statistica" e per la migliore interpretazione a Lucio Corsi di Grosseto con "Altalena boy".
Di fronte ad oltre due milioni di telespettatori su Rai 1 trionfa a Musicultura 2017 il cantautore romano Mirkoeilcane. Mirko Mancini, in arte Mirkoeilcane, classe 1986, il suo brano "Per fortuna" racconta in maniera scanzonata e corrosiva un disagio generazionale e sociale che si annebbia nel mondo dei social.
“Vorrei dedicare questo premio a Maria, una donna coraggiosa.” è così che Mirkoeilcane ha accolto il Premio del Vincitore assoluto di Musicultura 2017 del valore di 20.000 euro.
Un finale straordinario per Musicultura 2017, il Festival diretto da Piero Cesanelli, condotto da Fabrizio Frizzi e caratterizzato dalla diretta radiofonica su Rai Radio 1 presentata da John Vignola e per la prima volta dalla diretta televisiva su Rai1 firmata dal regista Stefano Mignucci sotto la supervisione del capostruttura Rai Angelo Mellone che ha tenuto incollati davanti alla tv oltre due milioni di telespettatori.
Una serata che ha visto anche i festeggiamenti del compleanno di Roberto Vecchioni accolto da una moltitudine di candeline “digitali” i telefonini accesi dai duemila e cinquecento presenti, che hanno intonato il Tanti auguri in un’atmosfera densa di magia.
“Grazie per questo compleanno meraviglioso, - e sulle note de "La mia ragazza" aggiunge - è la canzone che ho cantato a Recanati quando sono venuto alla prima edizione di Musicultura 28 anni fa” e incanta il pubblico dello Sferisterio anche con la sua "Sogna ragazzo, sogna".
“Sono un grande tifoso di Musicultura e di tutti coloro che l’hanno sostenuta.” Ha poi aggiunto “La felicità è uno stato permanente di amore per la vita: credo che vivere sia la cosa più bella che ci possa capitare…non devi arrenderti mai, non devi abbatterti mai: io sono arrivato a tre quarti di secolo e penso ancora di avere 25 anni.”
Uno dei masterpiece di Ruggeri, "Contessa", ha segnato il ritorno della grinta e del ritmo dei Decibel, storica formazione di Enrico Ruggeri tornata in vita dopo quarant’anni e che lo rivede insieme ai compagni di una vita Silvio Capeccia e Fulvio Muzio in una straordinaria esibizione che ha caricato i presenti anche con i brani "Gli anni del silenzio" e "My Generation".
Sul palco anche Simone Cristicchi, già vincitore assoluto di Musicultura nel 2005 e ora membro del Comitato artistico di Garanzia, ha emozionato il pubblico con "Ti regalerò una rosa".
“Sto rivivendo attimo dopo attimo il dietro le quinte di Musicultura insieme ai finalisti – racconta Cristicchi –, vedo i loro occhi, vedo le loro espressioni preoccupate e i loro batticuori".
"E’ un’emozione ogni volta cantare e proporre la mia musica perché questa è una città fantastica”. Apre così l’esibizione Ron tra le note di "Una città per cantare", accompagnato dal coro entusiasta del pubblico dello Sferisterio, canta poi "Cosa Sarà" e "Anima". “Un consiglio – dice Ron – per chi vuole fare questo mestiere: bisogna essere felici con sé stessi, è meglio che un cantautore faccia quello che si sente. Abbiamo saltato un paio di decenni senza cantautori nuovi, è ora di ricominciare”.
Il rock di Matthew Lee ha travolto il pubblico dello sferisterio con una versione speciale de "L’isola che non c’è" di Bennato e "Honkey Tonk Train Blues" dei Rolling Stones.
Con il caustico e surreale mondo di Guido Catalano si è conclusa tra gli applausi scroscianti dei presenti l’edizione targata 2017 di Musicultura.
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