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Pubblicato il 12/05/2012 alle 10:18:08
Straordinaria partecipazione dell’emittenza locale non informata delle indagini Eurisko: la R.E.A. e le indagini d'ascolto della Demoskopea...
di Giancarlo Passarella
Il 7 Maggio e' scaduto il termine per iscriversi alle indagini d'ascolto 2012: si sono superati 22 anni di monopolio Audiradio ed ora le piccole emittenti possono ricevere un po' di fondi economici, basilari per la loro sopravvivenza!

Il 7 Maggio e' scaduto il termine per iscriversi alle indagini d'ascolto 2012: si sono superati 22 anni di monopolio Audiradio ed ora le piccole emittenti possono ricevere un po' di fondi economici, basilari per la loro sopravvivenza!

Si parla di 500 milioni d'euro annui...

Iscriversi a quelle indagini e' stato importante, cosi' da permettere alle singole realta' radio/televisive italiane di partecipare alla pianificazione della pubblicità nazionale altrimenti lasciata nelle mani delle sole Reti Nazionali e dei circuiti e/o network. Scriveva Antonio Diomede, presidente della R.E.A. .. Lasciare quei soldi in mano ai soliti, non era giusto... come è avvenuto in 22 anni di monopolio Audiradio che tanto abbiamo dovuto lottare per abbattere. Dobbiamo dimostrare che le emittenti della REA non sono intenzionate a mollare e che Audiradio non tornerà mai più. Questo è un appello rivolto alle piccole e medie emittenti commerciali e comunitarie....

Nel frattempo la REA sta eseguendo un forte pressing presso la Direzione del Ministero affinchè i contributi a fondo perduto 2009 e 2010 vengano liquidati tra giugno e ottobre 2012, in modo che le emittenti siano messe nelle condizioni di poter far fronte al pagamento delle spese correnti e della spesa per partecipare serenamente alle indagini di ascolto che è un piccolo investimento per un futuro migliore delle piccole e medie emittenti locali.

Scrive ieri sera Antonio Diomede ...Si contano 110 le emittenti iscritte a Demoskopea contro le 225 iscritte a Eurisko, ma bisogna considerare che quest’ultima ha ottenuto la promozione di tutte le associazioni e gruppi editoriali radiofonici locali ad esclusione della REA che ha dovuto denunciare la parzialità e discrezionalità (ora confermata) nelle iscrizioni purtroppo appoggiata (cosa gravissima) tacitamente dall’AGCOM che aveva il diritto-dovere di vigilanza e cura sia sulla applicazione della legge 249/97 sia sulle stesse delibere che disciplinano la materia. La questione, certamente, finirà nella aule giudiziarie, ma per il momento la REA e le emittenti associate, considerata la massiccia adesione, sollecitano la società Demoskopea a iniziare le indagini senza ulteriori indugi invitandola a respingere, nel caso ciò accadesse, qualsiasi tipo di pressione per desistere. La partita in gioco sono 500 milioni di euro. Le indagini in libera concorrenza possono non piacere a chi vorrebbe farne man bassa con dati parziali, esclusioni interessate e dati manipolati. Questa è la vera ragione di lotta della REA, fermamente convinta della vittoria della legalità per la libera concorrenza in un libero mercato....

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