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Notizie
Pubblicato il 19/02/2007 alle 11:03:57
La voce possente ed ispirata di Maurizio Maremonti dei One Way Ticket convince MusicMap
di Francisco De Mazzei Paradisi
Il loro cd Fase di decollo riceve una lusinghiera recensione dal sito MusicMap a firma di Andrea Rossi, il quale arriva a paragoni storici, come quello con i Balkan Air degli anni'80.

Il loro cd Fase di decollo riceve una lusinghiera recensione dal sito MusicMap a firma di Andrea Rossi, il quale arriva a paragoni storici, come quello con i Balkan Air degli anni'80.

Davvero completa la recensione sul cd dei One Way Ticket pubblicata nei giorni scorsi sul sito MusicMap che presenta la firma di Andrea Rossi. Inalcuni passaggi leggiamo quanto segue...Fase di Decollo dei One Way Ticket è decisamente una bella sorpresa. Si tratta di rock d'autore, scritto e suonato con soluzioni ricercate e mai banali: questo rende la loro proposta convincente, fin dal primo ascolto, anche se l'orecchio ne rimane maggiormente avvinto ai successivi passaggi. Il fulcro vitale di questo quartetto barese è, senz'ombra di dubbio, la voce possente ed ispirata di Mauro Maremonti, che personalmente mi ha ricordato quella dotata di altrettanta potenza di Mauro Cheli, storico leader della prima formazione dei Balkan Air, datata addirittura anni '80... Maremonti suona anche la chitarra e, soprattutto, scrive tutti i 5 brani di questo e.p. d'esordio, sia per quanto riguarda i testi che per le musiche, anche se per queste ultime, com'è giusto che sia, c'è stato un deciso e decisivo apporto della band. L'impressione è che questi 4 ragazzi dispongano di mezzi espressivi decisamente fuori dal comune, portati come sono ad essere a loro agio sia con le note più tirate (i rock sconvolgenti di 'Serenata ironica alla luna' e 'Deserto') che nelle atmosfere più intimiste (le bellissime 'Gocce d'ombra' e 'Vertigine'). Testi spiazzanti ed avvolgenti, per niente corollario, anzi più che mai parte integrante dei brani: ed anche in questo caso l'ascoltatore viene rapito dalle parole sia che si tratti di testi duri e vibranti ("questo deserto insegna che col tempo si guadagna un posto nell'olimpo degli stupidi... si entra senza vincoli, ci sono posti liberi, basta essere normali...") sia che invece le lettere, le parole, le frasi siano dolci e mansuete ("io non credo in noi, ma in te e in me, un incontro impossibile... e allora te ne andrai, chiudendomi nei tuoi occhi stanchi e umidi..."). Complimenti davvero. Questa 'fase di decollo' della band (citando il titolo dell'opera) lascia presagire un volo lungo e molto, molto piacevole per questi ragazzi. Ed anche per noi, che li seguiremo da quaggiù.....

Ovvaimente concordiamo in pieno con queste bellissime riflessioni, altrimenti il nostro diretur Giancarlo Passarella non si sarebbe sbattutto cosi' tanto per far promozione con la sua U.d.U. Records ad una band a cui la Puglia va decisamente stretta!

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