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Interviste
Pubblicato il 02/09/2009 alle 08:48:19
Alberto, Mauro e Nicola di HeYou, il club floydiano: il rock psichedelico graffia ancora!
di Patty Busellini
Fan club sui generis? Una delle ultime fanzine stampate (e non solo telematiche) si presenta ai nostri occhi: il mondo corre troppo velocemente ed e' invece bello vederlo in tutte le sue sfumature rosa.

Fan club sui generis? Una delle ultime fanzine stampate (e non solo telematiche) si presenta ai nostri occhi: il mondo corre troppo velocemente ed e' invece bello vederlo in tutte le sue sfumature rosa.

Un bentrovato allo staff di Hey You: puo' ognuno di voi descrivere questo progetto, visto dalla sua angolazione?
Mauro= Siamo un fanclub “sui generis”, perché oltretutto, voglio ricordarlo, i Pink Floyd non hanno fan club ufficiali. Uniamo un po’ di vecchio, la fanzine cartacea stile anni ‘70/’80 ma stampata professionalmente, al nuovo, l’uso di internet che permette di arrivare a tutti e ovunque
Alberto= Un nuovo sogno psichedelico. Il mondo corre troppo in fretta, noi ogni tanto cerchiamo di fermarlo e di fissare su carta le sue colorazioni rosa, per poterle leggerle (e rileggerle) nei tempi e modi da ognuno di noi preferiti. Il fatto di fare la fanzine in doppia lingua italiano + inglese esprime il desiderio di condividere le nostre emozioni con il maggior numero possibile di lettori, coinvolgendo, come ci stiamo riuscendo, molti addetti ai lavori (cito Vernon Fitch per andare sul sicuro…)
Nicola= La naturale prosecuzione della precedente esperienza di “Learning To Fly”, poi trasformatasi in “Time”, e infine in “Hey You”. Devo dire che il lavoro lo fa quasi tutto Alberto, assieme a Mauro; io mi occupo più che altro del sito internet

E' ovvio che la vostra passione e' la molla che vi fa andare avanti, ma quanto e' difficile?
Alberto= fare un qualcosa che piace non è mai difficile e, anche se faticosa, dà sempre molte soddisfazioni. Certo, la copia di Heyou n° 10 autografata da Roger in persona mi garantisce entusiasmo per i prossimi cent’anni!
Nicola= E’ più facile reperire le informazioni rispetto a quindici anni fa, e questo grazie a internet, posta elettronica, ecc… La difficoltà crescente è quella di riuscire a trovare il tempo necessario da dedicare a questa passione…
Mauro = La difficoltà maggiore è trovare il tempo. Le idee non mancano. Però col passare del tempo le passioni devono cedere tempo e spazio alla famiglia, al lavoro, impegni vari. Ma con qualche sforzo, qualche notte…

Venite tutti e tre da un passato comune di collezionisti di rarità' floydiane: quale episodio ci vuoi raccontare su questa passione?
Nicola= Non mi definirei un collezionista, possiedo qualche pezzo interessante ma niente in confronto a Mauro o Alberto. Se devo citare un episodio, ricordo una fiera del disco a Pordenone dove acquistai l’edizione italiana dell’LP “The Piper At The Gates Of Dawn” a 20.000 lire…
Mauro= Infiniti. Fermato in tangenziale dalla polizia stradale perché con un amico abbiamo sostato sulla corsia d’emergenza: ho spiegato agli agenti che stavo verificando le label di un 45 giri dei Floyd, gentilmente mi hanno detto che non rientrava in un caso di emergenza… Un’altra volta fermati, sempre col vecchio amico Rolando, dalla polizia locale in una zona centrale di Milano per un controllo. Il nostro terrore è che nel bagagliaio avevamo qualche centinaio di dischi e CD bootlegs. Stavamo andando in una radio, ospiti per una nottata Floyd
Alberto= Ho sempre inteso il collezionismo come aspetto culturale, come raccolta di testimonianze dell’attività dei Floyd; in tal senso da sempre raccolgo ogni tipo di materiale, dalle registrazioni dei concerti ai biglietti, pass, tour program, articoli di giornali e riviste, foto… il mio sogno nel cassetto è quello, un giorno, di raccogliere tutto in un “museo floyd” da mettere a disposizione dei fan del passato e del futuro

Non si campa facendo HeYou (anzi, si spende un casino!): qual'e' dunque la tua attivita' lavorativa? Cosa avresti voluto invece fare?
Mauro= Lavoro in un ente di formazione di Regione Lombardia
Nicola= Faccio il promotore finanziario. Cosa mi sarebbe piaciuto fare? Senza dubbio il musicista…
Alberto= Ci tengo a dire che tutto quello che facciamo non ha scopo di lucro. Il costo di 5 euro di un numero è composto da 2 euro di spese spedizione e da 3 di realizzazione e stampa (in tipografia). Sono 52 pagine con doppia copertina a colori, quindi capite bene che quanto chiediamo è solo un contributo alle spese… Per il resto lavoro in un grande gruppo triveneto, distributore di elettrodomestici, in particolare gestisco le vendite via internet. Si può fare pubblicità? (www.elettrotop.com). Da piccolo sognavo di poter fare l’archeologo in Egitto o in Messico

Oltre i Pink Floyd, quali sono gli artisti che hai amato da giovane e quali invece quelli che segui di piu' ora?
Alberto= Ho scoperto i Pink Floyd a 7 anni, ascoltando la cassetta di “Atom heart mother” su di uno sgangherato registratore… da allora nulla è più stato come prima ed i Floyd hanno monopolizzato i miei ascolti quotidiani. Per essere sicuro della mia scelta, durante le superiori e l’università, grazie ad un mio compagno pazzo come il vecchio Syd, ho ascoltato veramente di tutto, dalla musica classica alle danze tibetane. Sono rimasto sui Floyd, e, anche per ragioni di tempo, non riesco a spostarmi di molto da loro…
Mauro= Alice, David Bowie, Velvet Underground, Battisti, Mina, Doors, Led Zeppelin, Frank Zappa. Molto Beatles e Rolling Stones, da sempre. Da ragazzo sentivo molto blues e opera lirica italiana. Ora Nick Cave, Van Morrison, Radiohead. Amo ascoltare le riedizioni di dischi “perduti” anni 60/70, da ogni dove. Comunque Battiato e Floyd sono il punto fisso
Nicola= Ascolto volentieri CSNY, Orme, Pfm, Kate Bush, Alan Parson, Beatles, ma soprattutto sono appassionato di tutto il beat e il rock italiano degli anni 60/70: dai Dik Dik ai Collage, da Mina all’Equipe84, da Edoardo Vianello ai Camaleonti; oltre ovviamente ai grandi cantautori italiani, su tutti Battisti, De Andrè, Cocciante, De Gregori e Venditti

Cosa non funziona nella filiera musica in Italia? Da dove cominceresti a cambiare le cose?
Nicola= Non è facile, ti direi che bisognerebbe aumentare la qualità che in molti casi è proprio scadente, ed è un peccato perché c’è tanta gente brava che fa ottima musica ma che non riesce ad emergere… E abbassare i prezzi per rendere la musica fruibile a tutti…
Alberto= Non sono un grande esperto su questo tema, forse le nuove tecnologie e la globalizzazione, da un lato ridurranno i costi di produzione, dall’altro favoriranno la possibilità che un emerito sconosciuto esca più facilmente dall’anonimato
Mauro= Un discorso molto complesso. Ci sono colpe soggettive e oggettive. Scelte sbagliate delle major, la tecnologia che favorendo la divulgazione musicale libera ha ferito gravemente il sistema discografico. In Italia poi il “potere” non ha ancora digerito la musica Pop/Rock. Vedi le polemiche assurde per 5 concerti in un anno a San Siro, Milano. Una decina di anni fa si proponeva l’abbassamento dell’iva sui dischi, ma non si è fatto nulla. Le case discografiche a mio avviso devono lavorare meglio il loro catalogo storico, con proposte a lungo termine. All’estero questo si è fatto. In Italia è assurdo che sia impossibile ripubblicare un vecchio disco mettendoci un inedito, oppure pensare a box set antologici con brani rari, mix differenti, demo… Prima forse è mancato il coraggio, ora magari mancano i soldi, oltre alle idee e al tempo per realizzarle


Qual'e' l'ultimo concerto che ti ha affascinato? L'ultimo film e/o libro?
Mauro= Concerti: Radiohead, Milano 17 giugno 2008, U2 Milano 7 luglio 2009 - Libri: Gomorra, Poesie di Patty Smith - Film: La montagna sacra
Nicola= L’ultimo concerto: le Orme, pochi giorni fa: meritano di essere visti dal vivo. Come film direi “Non è un paese per vecchi” dei fratelli Coen, mentre tra i libri sicuramente “L’ombra dello scorpione” di Stephen King
Alberto= Se si dedica parte della propria vita ad inseguire un “sogno rosa”, non bisogna dimenticarsi di vivere la realtà. L’ultimo non è un vero concerto, è stata la recita di fine anno dell’asilo di mia figlia Elena. Piccoli attori, una grande speranza per il futuro. I figli sono il dono più bello della vita. Il libro sarà sicuramente sconosciuto ai più, “Storia di Albaredo d’Adige”… un viaggio alla ricerca delle radici della mia famiglia

Dice il nostro diretur Giancarlo Passarella che siete una bella realta', persa in un mare di finti fan club: cosa avra' mai voluto dire? Da quanto lo conoscete?
Alberto= Pur non avendo mai avuto il piacere di conoscerlo personalmente, credo che Giancarlo, come noi, abbia in sé il seme della vera passione per la musica, quella che ti accoglie quando ti svegli la mattina, che ti segue sotto la doccia, e che, come una bella donna, ti accompagna anche a letto (ma non ti tradisce mai). Siamo una bella realtà forse perché quello che facciamo è la traduzione di quello che realmente siamo e siamo sempre stati… passione “rosa” allo stato puro!
Mauro= Ci siamo conosciuti una quindicina di anni fa, metà anni 90. Era sicuramente in qualche meeting, non ricordo se Milano, Modena o… per quello che dice su di noi lo ringrazio!
Nicola= Probabilmente si riferisce al fatto che nell’era di internet le fanzine cartacee sono quasi scomparse. Ricordo che solo quindici anni fa c’erano circa una decina di fanzine in Italia dedicate ai Pink Floyd; poi è arrivata Internet… Tornando a Giancarlo, penso di averlo conosciuto nel 1994, ai tempi di “Learning To Fly”; la prima volta che ci siamo conosciuti credo sia stato alla convention di Ululati al Tenax, se non ricordo male…

Diamoci un appuntamento fra un anno, 5 o 10: sarete ancora a fare HeYou?
Nicola= Spero di sì, anche perché vorrebbe dire che saremo ancora in salute e in grado di portare avanti la nostra passione, e soprattutto che ci sarà ancora un forte interesse per la musica dei Pink Floyd.
Alberto= What God wants God gets
Mauro = Spero di si!

Un invito finale a sintonizzarsi sul vostro lavoro floydiano ....
Mauro= Per tutti quelli che vogliono aggiornarsi e curiosare sulle novità, li invito a fare un clic col mouse per visitare www.heyou.it . Per chi vuole approfondire anche il passato e magari è un collezionista, gli suggerisco di dare un occhio alla nostra fanzine cartacea
Nicola= Per sintonizzarsi è sufficiente visitare il nostro sito internet www.heyou.it, e da lì accedere a tutte le informazioni su come poter ricevere la fanzine cartacea
Alberto= Sorrido pensando a come erano le prime fanzine che facevamo negli anni 80… HEYOU, senza falsa modestia, non stonerebbe nel mare di riviste musicali che trovate in edicola… abbonatevi subito! “Together we stand, divided we fall”

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