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Interviste
Pubblicato il 08/02/2014 alle 13:21:34
Metrò, dal Soundwave Christmas Night al palco dei Nomadi
di Silvio Di Giulio
4 ragazzi aquilani, un produttore (Francesco Tosoni), un’occasione (il Soundwave Christmas Night)…Federico Fontana, bassista dei Metrò ci racconta la loro storia e i dettagli del disco in uscita.

4 ragazzi aquilani, un produttore (Francesco Tosoni), un’occasione (il Soundwave Christmas Night)…Federico Fontana, bassista dei Metrò ci racconta la loro storia e i dettagli del disco in uscita.


Ragazzi, facciamo un breve excursus biografico. So che questa formazione ha già un lungo vissuto musicale insieme. Qual è stato il passato dei “Metró”?
Il gruppo è attivo da diverso tempo. Io (Federico Fontana), Luigi Tarquini e Marco Fiorenza, avevamo già una band insieme. Poi, alla ricerca di un cantante, abbiamo deciso di coinvolgere Antonio Sorrentino. Abbiamo suonato ovunque, dal locale minuscolo fino al palco più grande, portando inizialmente un repertorio di sole cover.

Quando e come prendono realmente forma i Metró?
I Metró prendono realmente forma a fine estate 2013. Dopo mesi passati in giro a suonare abbiamo realizzato che volevamo fare uno step in più: iniziare a lavorare a brani inediti. Il cantante, Antonio, aveva un bel po' di pezzi già finiti e molti altri ancora a metà, così ci siamo rinchiusi per una settimana nella mia casa di campagna e abbiamo iniziato a registrare delle demo. Con queste demo in mano, è l’iniziata la ricerca di qualcuno che potesse aiutarci a produrre ed arrangiare i brani e così siamo arrivati al nostro attuale produttore Francesco Tosoni.

Che tipo di collaborazione ha inizio con Francesco Tosoni?
Avevo sentito già alcuni lavori fatti da Francesco e proprio nell'ottobre scorso ne stava uscendo un ultimo da lui prodotto: “Anima di Vento” della bravissima cantautrice Nathalie. Ho così deciso di contattarlo per fargli sentire il materiale dei Metró e lui si è subito dimostrato interessato al progetto. Al momento non posso svelarvi molto, ma siamo in piena fase di produzione dei nostri brani.

Il vostro debutto è arrivato il 27 dicembre in occasione del SoundWave Christmas Night. Come siete giunti sul palco del SoundWave e come andò in quell’occasione?
Il Soundwave è stata un' altra ottima conseguenza dell'incontro con Francesco. Giocavamo quasi in casa e per noi poteva essere l'occasione giusta per il debutto della band. Abbiamo scelto sei pezzi da suonare e presentarci all'evento il più carichi possibile. Alla fine direi che è andata molto bene visto che siamo riusciti a trasmettere al pubblico la nostra energia e abbiamo ricevuto molti consensi positivi.

Parliamo un po’ delle sonorità del vostro primo lavoro...
I pezzi che stiamo registrando hanno tutti un'impronta pop con delle sonorità Internazionali che lo contraddistinguono. Ci sono alcune ballad esplosive ed altri brani che incontrano inevitabilmente una vena rock. Sicuramente abbraccia tutti i nostri ascolti e le nostre esperienze passate. Il nostro obiettivo è di realizzare un progetto che possa suscitare l’interesse del grande pubblico.

Quanto ha del vostro background musicale questo disco?
Come dicevo prima, il lavoro dei Metró è sicuramente frutto di tutti i nostri ascolti e soprattutto dell’esperienza del produttore stesso. Io (Federico) in generale ascolto un po' tutto però al momento sono su bands come Black Rebel Motorcycle Club, Cage The Elephant e Awolnation, sono il più alternativo del gruppo (ahahahah). Il cantante, Antonio, è il più esperto in quanto a musica mainstream, sempre aggiornato sulle power hit radiofoniche. I suoi artisti preferiti adesso sono i recentissimi Bastille e la ultra premiata Pink. Luigi, il chitarrista, ha una vena più rock-blues ed è un grande fan di John Mayer, ma apprezza molto anche i Maroon 5 e George Ezra. Il batterista, Marco, in questo periodo ascolta James Taylor, Sun Rai e Tori Amos. Due dischi che hanno suscitato l’interesse di tutti i membri del gruppo e che abbiamo inevitabilmente consumato sono gli ultimi lavori di Bruno Mars e dei Daft Punk.

A chi è affidato il songwriting?
Principalmente al cantante, Antonio. Salvo alcuni brani che vedono la collaborazione alternata di tutti noi.

Quali sono le tematiche più ricorrenti nei vostri testi?
Alcuni testi sono autobiografici del cantante stesso, altri lasciano spazio alla vena romantica, cercando di intraprendere una via di espressione semplice, diretta e originale. Altre canzoni nascono da immagini e sensazioni ben precise che la sua folle mente produce, fino ad arrivare a temi più complessi e di grande dibattito quali il maltrattamento delle donne ecc.

Il 15 febbraio aprirete il concerto dei nomadi a Reggio Emilia. Sensazioni?
Si, precisamente Novellara. Aprire il concerto ad uno dei gruppi più longevi e conosciuti d'Italia è per noi già un grandissimo traguardo. Anche questa possibilità nasce grazie alla partecipazione al Soundwave. Qui, infatti, abbiamo conosciuto Antonio Ranalli, che ci ha ascoltato attentamente e ha deciso di darci questa grande opportunità. Adesso non vediamo l'ora che arrivi il 15 febbraio per calcare quel palco e far sentire a tutti i presenti alcuni nostri pezzi.

Dettagli sull’uscita del disco?
Per quanto riguarda l'uscita dei nostri lavori, è tutto Top Secret! Per il momento possiamo dire che entro un mese dovrebbe uscire il singolo Non aver paura accompagnato anche da un videoclip. Per il nostro Ep bisognerà aspettare ancora!

Un vostro brano è però già in uscita con l’Etichetta U.D.U. Record, giusto?
Si, si tratta proprio di "Non aver paura", uno dei sei brani presentati al SoundWave Christmas Night. Per ogni band che si è esibita è stato scelto un pezzo che confluirà nella compilation del festival, in uscita per l’etichetta discografica U.D.U. Records. La compilation uscirà attorno alla metà di Marzo.

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