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Pubblicato il 26/09/2006 alle 13:23:35
Il 29 settembre esce il nuovo album di Luca Carboni
di Antonio Ranalli
Sono trascorsi cinque anni fra il suo ultimo disco di inediti "LU.CA" (triplo disco di platino nel 2001) e il nuovo album "…Le band si sciolgono" (SonyBmg), che uscirà il 29 settembre preceduto dal singolo "Malinconia", in radio dall'8 settembre.

Sono trascorsi cinque anni fra il suo ultimo disco di inediti "LU.CA" (triplo disco di platino nel 2001) e il nuovo album "…Le band si sciolgono" (SonyBmg), che uscirà il 29 settembre preceduto dal singolo "Malinconia", in radio dall'8 settembre.

Il tempo non passa mai invano. Sono trascorsi cinque anni fra il suo ultimo disco di inediti "LU.CA" (triplo disco di platino nel 2001) e il nuovo album "…Le band si sciolgono" (SonyBmg), che uscirà il 29 settembre preceduto dal singolo "Malinconia", in radio dall'8 settembre. In mezzo ci sono stati il disco dal vivo "Luca Carboni Live" del 2003 e nei mesi scorsi la ristampa in dual disc del greatest hits "Il tempo dell'amore", pure lui premiato con il triplo disco di platino nella prima versione del 1999.

«Cinque anni in effetti sono tanti, però a me sembrano volati in un lampo», spiega Luca Carboni. «Nel 2003 ho prodotto e pubblicato il mio primo album dal vivo ("Live") che conteneva la canzone inedita "Settembre". Poi ho sperimentato diverse forme d'espressione, pubblicando anche un libro di miei disegni intitolato "Autoritratto", da cui è nato un tour. Non sono proprio sparito... In questi cinque anni bisogna calcolare anche gli ultimi due, passati nel mio studio a scrivere e realizzare questo album, che ha avuto una gestazione molto lunga. E poi, come dico sempre, prima di cominciare qualcosa di nuovo ho bisogno di tempo per dimenticare e uscire dal progetto precedente».

Il tempo non è passato invano. Luca Carboni è tornato in forma smagliante: l'album "…Le band si sciolgono" si candida fra le migliori opere della canzone d'autore contemporanea.
«Per un cantautore la sfida è scrivere canzoni profonde e popolari, ma soprattutto essere sempre dentro il proprio tempo, senza assogettarsi passivamente alle tendenze. Il sogno è sempre quello di realizzare opere attuali e immortali allo stesso tempo».


Sul fronte musicale il cd "…Le band si sciolgono" è una sapiente amalgama fra suoni elettronici e acustici; in più è infarcito di frammenti sonori tipici degli Anni '70 e '80 contaminati con sonorità più contemporanee.
«Questo album per me è una novità: è il mio debutto come produttore artistico dell'intero disco. Come sempre, ho scritto tutte le canzoni (a parte la musica di "Lampo di vita" composta da Gaetano Curreri) e curato gli arrangiamenti. Inoltre ho suonato tutte le tastiere, programmato le ritmiche, suonato quasi tutti i bassi sinth e alcune chitarre. Sentivo l'esigenza di mettermi alla prova anche come musicista».

Oltre a Gaetano Curreri degli Stadio, a rendere ancora più imperdibile il ritorno di Luca Carboni c'è la partecipazione nel disco di Tiziano Ferro e Pino Daniele.



Tiziano Ferro duetta con Luca in "Pensieri al tramonto": «Ho conosciuto Tiziano grazie al suo produttore musicale Michele Canova e fra noi è nata un'amicizia e una complicità artistica molto spontanea. Lui ha espresso il piacere di cantare nel mio disco e io sono felice della sua presenza, perché lo stimo come artista e mi piace molto la sua voce, il suo modo di cantare: il timbro vocale di Tiziano ha rafforzato i concetti espressi da questa canzone, che ho scritto ispirandomi alle opere di George Heym, un poeta tedesco dei primi del Novecento».

Pino Daniele suona la chitarra acustica in "La mia isola": «Ho pensato a lui già ai primi abbozzi della musica, perché questo brano contiene molti elementi latini, anche se parla di una navigazione verso il tramonto con la prua a ovest. Pino mi ha fatto il grande onore di venire in sala d'incisione a Bologna e ha impreziosito il brano suonando il tema di apertura, gli arpeggi delle strofe e improvvisando alcune note nel finale con il suo talento e la sua sensibilità».

La partecipazione di Gaetano Curreri come autore della musica di "Lampo di vita" rinnova una proficua collaborazione che ha caratterizzato gli esordi di Luca Carboni: «In passato ho lavorato tanto con Gaetano, che tra l'altro è stato uno fra i primi a credere in me, e ho scritto molti testi per gli Stadio: quasi tutto l'album "La Faccia delle Donne" l'abbiamo scritto insieme. Ho voluto tornare a collaborare con lui come nei miei primi due dischi, ognuno dei quali aveva un brano con la musica di Gaetano Curreri: "Fragole buone buone" all'interno di "Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film" e "Ci sei perché" dentro a "Forever"».

Il tempo non passa mai invano. E il tempo è il fil rouge del cd "… Le band si sciolgono": non un classico concept-album, bensì un disco in bilico fra passato, presente e futuro…
«Il tempo è un tema affascinante: il tempo della nostra vita, l'attimo, l'eternità… Mi si è accesa una luce da ragazzo leggendo "La morte felice" di Albert Camus. Da allora ragiono spesso sul valore del tempo, sul mio rapporto con esso. Alla mia età (44 anni il prossimo 12 ottobre) il tempo non fa paura, forse perché è come essere in mezzo a un guado in cui passato e futuro sono equidistanti. Io sono sempre proiettato in avanti, però mi piace anche fermarmi e guardarmi indietro, riavvolgendo il nastro dei ricordi, delle emozioni e delle esperienze. E la nascita di un figlio cambia la prospettiva del tempo: ti fa scrutare il futuro non solo per te stesso, ma soprattutto per lui che sta crescendo».

Qualcosa resiste inossidabile all'usura del tempo: il talento vocale e la vena autorale di Luca Carboni, che nell'album "…Le band si sciolgono" lascia la sua inconfondibile impronta poetica soprattutto in canzoni romantiche come "Sto pensando", "È caduta una stella" e "Lampo di vita". In altre troviamo l'orgogliosa rivendicazione di un ruolo socialmente attivo della generazione dei quarantenni di oggi ("Segni del tempo"); l'esortazione a non essere succubi del cambiamento schizzofrenico di mode e convinzioni personali ("Le band"); l'accorata difesa della malinconia (nel singolo omonimo) come uno stato d'animo prezioso per entrare in sintonia con il prossimo.


«Ho scelto "Malinconia" come primo singolo, perché credo sia il modo più sincero per rientrare nell'ambiente discografico dopo una lunga assenza. Questa canzone, infatti, è una sorta di autoritratto: la malinconia è uno stato d'animo riflessivo e intimo, ma è anche capace di farmi entrare maggiormente in sintonia con le emozioni degli altri: la malinconia mi ha ispirato molte delle mie composizioni più creative».

Anche il titolo del nuovo album, "…Le band si sciolgono", è un tuffo nel passato di Luca Carboni: «Intanto ci tengo a dire che è una frase tratta dalla canzone "Le band". Mi piaceva come titolo perché evoca anche il concetto del tempo che passa, ma in modo non esplicito, in una chiave che è drammatica e ironica allo stesso tempo. Poi certamente ritengo che la band sia l'officina da cui escono le cose più interessanti della musica contemporanea. Anch'io sono cresciuto in un gruppo (Teobaldi Rock) facendo un'esperienza fondamentale. Il mio sogno era diventare autore e musicista di una rock-band: non volevo fare il cantante, anche se come autore sono molto individualista. Diventare cantante solista è stata una conseguenza dello scioglimento del gruppo, ma è stato un cambiamento faticoso e traumatico. Artisticamente io mi sento figlio del sogno di suonare in un gruppo: quando una band si scioglie per me è una forte delusione, è sempre una sconfitta».

L'album "…Le band si sciolgono" verrà pubblicato contemporaneamente anche in una versione "Limited Edition" che unito al cd con tutte le canzoni conterrà un dvd con i videoclip in animazione dei brani "Malinconia", "Sto pensando" e "La mia isola", che uniti formano una trilogia del viaggio realizzata dal regista Marco Pavone.
«Mentre componevo "La mia isola" mi è venuta l'ispirazione di rendere omaggio ai viaggi avventurosi di Hugo Pratt, un fumettista che amo molto. Trovavo intrigante realizzare un video in animazione prendendo spunto dai suoi racconti tipo "La ballata del mare salato"; anche per mantenere vivo il rapporto con i disegni nato con il mio libro "Autoritratto", anche se in questi filmati non ci sono illustrazioni mie. Assieme al regista Marco Pavone, che mi aveva colpito per il segno molto particolare usato in un clip dei La Crus, abbiamo deciso di non limitarci a una sola canzone, bensì unire idealmente tre brani facendoli diventare i tre atti di un unico racconto che ha come protagonista un Luca Carboni in versione animata. In questa trilogia, "Malinconia" rappresenta lo stato d'animo di un viaggio da fermi; "Sto pensando" è una sorta di volo nel tempo in cui rivedo la mia vita (infatti sono raffigurato con le ali); "La mia isola" mantiene i connotati iniziali dell'omaggio a Hugo Pratt e racconta un viaggio fisico e avventuroso».

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