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| Pubblicato il 11/04/2015 alle 09:52:34 | |
No Return Fearless Walk To Rise (Mighty Music) – thrash au beton
Come si suona thrash metal al fulmicotone? Ascoltate “Fearless Walk to Rise” dei No Return…
 Come si suona thrash metal al fulmicotone? Ascoltate “Fearless Walk to Rise” dei No Return… Perché loro dal 1989 sanno come bastonarci a dovere. Sono fra i gruppi leader nel comparto in Europa in quanto hanno saputo creare un sound riconoscibile e carismatico. Ma non c’è solo il sound. Infatti, i No Return sono autori di pregevoli concerti dove dimostrano in pieno tutte le loro qualità. Perché poi per un gruppo quello che realmente conta è la capacità di presentare dal punto di vista il proprio repertorio. Puoi avere il migliore repertorio di questo mondo, ma se non sei in grado di riproporlo dal palco sono guai. Per lo meno…
Dicevamo 1989. Si formano in Francia. Il gruppo avrebbe esordito nel 1990 con “Psychological Torment” avendo in qualità di producer niente meno che Marquis Marky dei Coroner. Due anni dopo è il turno di “Contamination Rises” con Scott Burn ad assicurare la produzione presso i celeberrimi Morrisound’s Studios di Tampa (Florida). Da allora il gruppo ha prodotto altri album e ha effettuato un’intensa attività live assieme a gruppi quali Arch Enemy, Samael, Napalm Death, Sepultura, Coroner e Motorhead! Il nuovo album è stato prodotto da Jacob Hansen noto producer danese (Volbeat, Pretty Maids, Aborted…).
Il nuovo album è un diluvio thrash metal nella migliore tradizione del quintetto francese. Sguardo basso e pronti a pestare gli strumenti nota su nota. Quello che contraddistingue il sound dei No Return è che non creano un sound claustrofobico e destrutturato. Ci mettono quel “quid” armonico che rende il suono molto accattivante. Non sapete quanto possa essere violento un giro armonico di chitarra! Permette al gruppo di far aumentare a dismisura l’impatto e fornire al sound un indice di coesione molto elevato. I No Return conoscono questo principio e utilizzandolo con la dovuta parsimonia riescono a tirare fuori dei brani compatti e d’assalto. Non si butta nulla nei No Return. Ogni tassello del puzzle trova il suo posto e contribuisce a incendiare il resto del sound.
Insomma, un album che denota l’eccellente stato di salute dei No Return. Di band come i No Return ne abbiamo un gran bisogno perché compiono il loro dovere fino in fondo senza menarla. Vanno immediatamente al sodo riuscendo sempre a cogliere nel segno. Per rimettere in sesto un heavy metal contemporaneo un po’ tronfio per eccessi commerciali si ha la necessità di affidarci a gruppi come i No Return. Grandi lavoratori che riescono a risultare più plausibili rispetto a gruppi il cui obiettivo è di pontificare un giorno si e anche l’altro. Forza No Return!
Tracks-list:
Ascent 01:13
Stronger Than Ever 04:56
Submission Fails 04:18
Sounds of Yesterday 05:17
Paint Your World 05:40
Face My Dark 05:17
Sworn to Be 05:59
Bloodbath Legacy 04:12
Fearless 04:04
Hold My Crown 06:08
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