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Pubblicato il 31/07/2010 alle 17:40:02 | |
Ottantasette splendidi concerti: il tour di Get Lucky non ha deluso le aspettative dei fans di Mark Knopfler!
Arriva in porto la tournee' con il concerto spagnolo di questa sera. Continua a crescere l'ammirazione nel mondo musicale per l'ex Dire Straits e la sua band di lato lignaggio!
Arriva in porto la tournee' con il concerto spagnolo di questa sera. Continua a crescere l'ammirazione nel mondo musicale per l'ex Dire Straits e la sua band di lato lignaggio!
Conclusa in bellezza, come con forza volevano Mark Knopfler ed i suoi sette maestri, il tour del 2010.
Scrivo questo commento prima ancora di conoscere i pezzi che saranno suonati stasera (come sapete, durante le 87 esibizioni i titoli della setlist hanno subito delle variazioni perché a Mark piaceva giocare con l'effetto sorpresa) volendo sperare fino all'ultimo, come Isaac (il simpatico ragazzo che ha seguito la band tra mille peripezie per due continenti) che sia finalmente appagato il nostro desiderio (e quello di molti altri) di poter ascoltare infine So Far From The Clide o Before Gas & Tv.....
Ieri sera trasmettevano a RAI 2 il concerto eseguito a Lucca il 10 luglio e si parlava di Mark Knopfler come uno dei più grandi musicisti degli ultimi trent'anni nel campo del Blues, del Rock e del Folk, e della Band che ha riunito intorno a sé quale esempio di felice armonia musicale e di rapporti interpersonali di stima ed amicizia (presupposti indispensabili per poter raggiungere gli alti obiettivi che l'esigente scozzese voleva) : chi potrebbe contraddire questa affermazione? Ma c'è dell'altro, e lo avevo accennato nei commenti precedenti: questi artisti che hanno dato tanto piacere alle nostre orecchie ed ai nostri cuori non sono soltanto dei musicisti, non sono neanche soltanto dei giganti nel loro campo (definizione data dalla stampa tedesca) per la meticolosa, accurata e seria abnegazione dimostrate per ottenere il raggiungimento di ciò che poteva soddisfare il loro criterio di obiettivo perfetto....
Questi uomini hanno dimostrato qualcos'altro ancora: la tempra che in particolari e drammatiche occasioni accomuna i forti che riescono ad affrontare scelte dure e difficili per raggiungere gli obiettivi prefissati. Certamente non mi riferisco alle scoraggianti condizioni ambientali ( in Spagna si sono esibiti in arene chiuse e soffocanti con temperature tali da far commentare ad Isaac ...mi sentivo come in un tostapane: se Satana esiste, questo deve essere il luogo dove manda i peggiori tra noi per la nostra espiazione...
Get Lucky tour, nonostante il nome beneaugurante, non era nato proprio sotto la buona stella: già al primo concerto a Seattle il chitarrista Richard Bennett suonava (come se niente fosse) con la mano gravemente ustionata il giorno precedente; Mark Knopfler, per un improvviso intrappolamento di un nervo della schiena, aveva dovuto fare uso (dopo i primissimi concerti e con tanti altri da onorare, addirittura di una sedia a rotelle. mostrata da Guy Fletcher in foto e poi ritirata); un uomo dell'equipe, Tom, che si occupa un po' di tutto (dall'accordamento delle chitarre ad altre utili mansioni) aveva subito a Lione lo strappo del bicipite destro ma aveva rimandato l'operazione necessaria all'ospedale poiché riteneva che, avendo il braccio sinistro sano... poteva ancora rendersi utile....
La tournée terminerà questa sera ed oramai non mi chiedo più cosa riesca a muovere così tanta passione da far superare qualunque ostacolo : non me lo chiedo perchè è talmente chiaro che chiunque abbia la ventura di assistere ad un concerto di Mark Knopfler lo può vedere con i suoi occhi, lo può avvertire profondamente nell'emozione che suscita, lo recepisce bene nel piacere che ne deriva : un concerto simile è uno scambio totale ed intenso tra l'orchestra ed il pubblico ; i musicisti e gli ascoltatori diventano partecipi della stessa gioia, uniti in una comunione virtuale dove chi dà e chi riceve non ha più margini o ruoli definiti e dove il tutto è stemperato in un'unica, calda testimonianza di un qualcosa che non riuscirei nemmeno a definire, ma che mi sembra sacrosantamente vera e bella.
Foto di Renato Verneau che ringraziamo di cuore!
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