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Recensioni |
Pubblicato il 21/05/2006 alle 18:05:31 | |
Massimo Bubola – Neve sugli aranci (Eccher Music / Edel)
Un libro con poesie e lettere musicate, ma anche canzoni ed un racconto irladese. E’ il nuovo progetto di Massimo Bubola, che pubblica “Neve sugli aranci”, un elegante cofanetto in edizione limitata.
Come definire questo nuovo progetto di Massimo Bubola? Non un album in senso tradizionale, visto che non ci sono solo canzoni nel CD accluso nel caratteristico cofanetto, ma neanche un libro. Audiolibro. Ecco, questa può essere la parola più adatta per definire l’iniziativa del versatile musicista veronese, tra i migliori cantautori che abbiamo ancora in Italia e che, album dopo album, non manca mai di stupire. Sono passati pochi mesi dalla pubblicazione di “Quel lungo treno”, il suo 16° album dedicato alla Prima guerra mondiale, ed ecco che il musicista viene fuori con un lavoro in cui lascia trasparire tutta la sua anima più poetica. Questa volta il filo conduttore è il tema della memoria, anche se non rimandano richiami alla tradizione irlandese di cui Bubola è uno dei massimi esperti. Le otto poesie presentano un essenziale accompagnamento musicale, ma che ben si sposa con la voce del poeta Massimo Bubola: citiamo, a titolo esemplificativo, l’ottimo lavoro svolto su “Elegia per l’uomo da lungo cappotto nero”, o ancora per “Il letto ruotante sulla Majella”. Il violino di Michele Gazich, stretto collaboratore del cantautore, si fa strada nelle varie tracce. Alle poesie, si aggiungono tre lettere (“Stai in guardia”, “Appunti sul traghetto Olbia – Livorno” e “Lettere sulle parole”). Per i fan di Massimo Bubola il piatto forte è rappresentato sicuramente dalle due canzoni incluse nel CD: si tratta di “I venti del cuore”, il cui testo era stato scritto da Bubola su musiche di Piero Fabrizi per Fiorella Mannoia (era inclusa nell’album “I treni a vapore”), e l’inedita “Sotto un cielo così”, una ballad soul rock. Il gran finale è affidato al racconto “Quel cielo d’Irlanda”, in qualche modo approfondimento de “Il cielo d’Irlanda”, una della canzoni più belle scritte dall’artista veronese e tra le più belle della musica italiana.
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