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Recensioni |
Pubblicato il 27/02/2009 alle 15:41:12 | |
Afterhours: Il paese è reale. 19 Artisti per un paese migliore?
Il paese è reale. 19 Artisti per un paese migliore? Il punto interrogativo è d'obbligo e lo sappiamo. Lo sanno gli Afterhours, promotori di una iniziativa più unica che rara
Il paese è reale. 19 Artisti per un paese migliore? Il punto interrogativo è d'obbligo e lo sappiamo. Lo sanno gli Afterhours, promotori di una iniziativa più unica che rara.
Del brano presentato a Sanremo dagli Afterhours si è detto e stradetto.
Bonolis è stato colui che ne ha parlato più di tutti in assoluto; li ha voluti fortemente, ed ha lasciato ad Agnelli e compari la totale libertà artistica e stilistica, e perchè sono stati eliminati da subito; motivo per il quale non si sono potuti presentare la sera dei duetti con Godano e Rezza, mandando in profondo panico e dispiacere qualche centinaia di migliaia di fan.
Ma ciò che ha colpito di questi artisti è stata l'iniziativa successiva; la compilation "Il paese è reale", un disco di 19 brani che snocciola le variegate realtà sconosciute o semi-tali del panorama musicale italiano (che per una volta non è fatto solo da Orietta Berti e Al Bano).
La prima traccia è la perla di Sanremo. Una canzone indipendente, libera da schemi, pregna di passaggi ben coesi (il battito di mani, il bridge dissonante, il finale morbido), e con una grande intenzionalità messaggistica: "Io voglio far qualcosa che serva"...
Paolo Benvegnù e Marco Parente, già più conosciuti a chi mastica un po di "sottosuolese", presentano due gioielli di rara intensità: "Io e il mio amore" e "Da un momento all'altro": caldissime atmosfere e parole rubate a poeti non ancora nati.
Dente con "Beato me", farcisce la sua porzione di torta di tante cose; soprattutto sarcasmo e arrangiamenti curati, una batteria dirompente sulle strofe che sottolineano le amarissime parole: "domani avro' pezzi di te in mezzo ai denti"..
Il "Maestro" Cesare Basile non delude mai. Lui è il battitore libero per eccellenza, promosso con il massimo dei voti tanti anni fa dalla scuola di Neil Young &Co., ha scritto una canzone che ci "abbaia" e ci abbaglia, che ci ipnotizza ma sa esattamente dove tenerci svegli e vigili sulle sue sempre ispirate parole.
La parte centrale del disco è piena di colori alternati; fatti bene i lavori di Calibro 35 e Reverendo (che presentano soluzioni davvero coraggiose, soprattutto nel primo caso) e i carismatici A Toys Orchestra feat. Luca D'Alberto che con "What you said" mi fanno addolcire, viaggiare col pensiero in una foresta di accostamenti musicali perfetti che mi ricordano i Blackfield.
Arriva subito lo scossone del Teatro degli Orrori, che rappresentano quanto di più potente e scuro ci sia oggi sulla scena italiana. La "combo" OneDimensionalMan + SuperElasticBubblePlastic è puro C4!!!
La sorpresa arriva con "Tempo e Pace" di Roberto Angelini. Per me una vera scoperta. Lo ricordavo per cose un po più frivole ed invece mi fa accaponare la pelle.
Ma a gettare ancora più "fuoco su benzina" arriva, come un treno Eurostar che piomba in un convento di monache di Santa Scolastica: Beatrice Antolini.
La sua canzone "Venetian Hautboy" è stata registrata integralmente da lei (batteria, basso, chitarre,voce,piano e cori). Ed è una vera bomba.
Ogni altra parola sarebbe superflua..
E' la volta degli ZU (più conosciuti in America che in Italia) che riescono a fare Hard-Rock con un basso, una batteria e un sax tenore; se non vi incurioscisce questo.... allora non vi resta che entrare in politica per scarsa fantasia.
La parte finale del disco è affidata alle atmosfere un po’ più scanzonate dei Zen Circus, Marco Iacampo e Mariposa (di cui fa parte il "Direttore d'orchestra" Gabrielli) che spezzano un po le catene dell' "indie" e danno valore aggiunto ulteriore al disco.
Chiudono in bellezza i Settlefish, la splendida "The Giant" dei DiscoDrive (tra le mie preferite), gli immancabili Marta sui Tubi e la gran classe di Amerigo Verardi e Marco Ancona con la generosa e accattivante "Mano nella mano".
Un ultima considerazione.
Temo fortemente che questo disco non conquisterà il "platino", ma forse la "carta".... Ma io l'ho comprato on line a 9euro e 90 senza spese di spedizione aggiuntive (e me lo hanno consegnato a casa in 48 ore).
Forse non si arriverà mai al grande pubblico, ma quantomeno, da qualche settimana a questa parte, in tutti gli scantinati rumorosi d'Italia si suona con un sorriso in più, e con una speranza in più nel cuore.
Ebbene si ragazzi, avete fatto qualche cosa che è servita...davvero!
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