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Recensioni |
Pubblicato il 04/10/2017 alle 08:40:47 | |
Tra Leonard Cohen e Bob Marley, dendrometrico sold out all’ObiHall di Firenze per Ermal Meta ..
Martedi’ 3 Ottobre il penultimo concerto del suo lungo tour per poi dedicarsi a qualcosa di importante: una band in gran lustro, lo accompagna in un concerto ..ottimo per dimagrire..
Martedi’ 3 Ottobre il penultimo concerto del suo lungo tour per poi dedicarsi a qualcosa di importante: una band in gran lustro, lo accompagna in un concerto ..ottimo per dimagrire..
Ringrazio mia figlia Sarah per le foto di questo articolo: mentre ha cantato per tutto il concerto ed ha ballato, è riuscita pure a fare qualche scatto..
Ieri sera l’ennesima conferma della bontà delle sue canzoni, alcune destinate a vestire i panni degli evergreen: poi tra il Montanari ed il Dino..sauro, Ermal è a suo agio e l’inserimento di un cameo del sax di Luca Brizzi rende di gran spolvero un concerto un pò diverso da quello precedente a cui avevo assistito. Mi riferisco a quello di inizio estate a Montespertoli..
La mia soddisfazione (umana e professionale) sta in due piccoli episodi: una lupacchiotta a fine concerto mi saluta e chiama altre amiche, dicendogli...Lui è quello che ha fatto lo special tv con Ermal .. quello che gli ha fatto delle domande intelligenti: le amiche mi circondano e mi dicono la cosa più bella che potessero pronunciare ovvero GRAZIE… urlandolo quasi nell’orecchio! Ma ancora più bello l’incontro che ho avuto all’ingresso dell’ObiHall, quando mi viene incontro una famiglia di quattro persone e la madre mi sorride a 130 denti e mi dice (indicando il figlio piccolo) ...Ti ricordi di Giulio? .. le mie sinapsi si mettono in moto ed associando le parole Giulio ed Ermal a me viene in mente quando ho presentato Ermal alla Feltrinelli, ma non questo Febbraio (davanti ad oltre 1000 fans), ma nel 2016, quando eravamo molti meno. In quella occasione il piccolo Giulio prende il microfono che gli porgo e chiede ad Ermal se gli piacciono i bambini…
Due episodi che rendono molle il cuore del vecchio rocker che sono… due momenti che vivo in compagnia di mia moglie e mia figlia, entrambe completamente afone: infatti non sono rimaste un secondo calme sulla sedia, ma hanno ballato ed hanno cantato ogni brano, come il 99% di quelli che ieri sera hanno gremito l’ex Teatro Tenda di Firenze.
Un concerto che ricorderò per tanto tempo e che ci ha consegnato un artista maturo, ma anche fisicamente stanco per il lungo pellegrinare: Ermal anche stamani non si riposa (perché in partenza per Milano per altri impegni già presi), mentre forse ne avrebbe bisogno per mettere qualche chilo e ritemprare il fisico, ma .. come può farlo? Tutti lo vogliono, tutti chiedono, molti lo stressano, le proposte gli giungono di tutti i tipi e da ogni luogo… come emerge dalle telefonate che ogni tanto ci scambiamo con Manuela Longhi della Mescal…
La partenza del concerto è con la potente Odio le favole, a cui segue l’altro hit Ragazza paradiso: chi si illudeva di vedere da seduto il concerto, subito capisce che si deve alzare in piedi! Da questo momento in poi i brani si inanellano uno dietro l’altro per quasi 30 minuti, agganciati tra loro tra chiacchere che Ermal fa con il pubblico, tra cui emergono spunti interessanti ...Questa di Firenze è la penultima tappa del mio tour: quando sarà finito, inizierò a dedicarmi a qualcosa di importante..Partono forti gli applausi, i palloncini riempiono il fronte del palco e molti si chiedono cosa volesse dire con quella frase: si riferisce al tour internazionale o ad un nuovo disco? Diventa attore per un film o accetterà una delle tante strampalate proposte che gli sono giunte… magari anche una delle mie?
Quando chiama sul palco Luca Brizzi, nessuno avrebbe mai immaginato delle pennellate che il sassofonista avrebbe dato a quella parte del concerto: un attacco tipo Who can it be now? dei Men at work rende emotivamente ancora più prezioso l’aspetto musicale del concerto fiorentino. Da questo momento in poi, la band si ritira e lascia spazio al guitto che alberga nell’animo di Ermal: esibendosi con la sola chitarra, accenna brani e spara bischerate (per dirla alla fiorentina..), alcuna delle quali trovano spazio sulla mia agendina degli appunti. Dalla tribuna ad esempio qualcuno gli urla che è il giorno del suo compleanno e vorrebbe far partire il classico happy birthday to you, ma Ermal blocca il tutto, dicendo che quella è una tradizione non italiana e mette il carico, quando chiosa che ...le americanate annacquano la cultura italiana!
Propone poi una jam in acustico con pezzi di brani famosi, tipo Leonard Cohen con Hallelujah, Bob Marley con la magica No woman no cry e gli U2 con With or without you. I soli due minuti di religioso silenzio (in un profondo buio, con nemmeno una luce dei cellulari a spezzare l’atmosfera..) arrivano con l’esibizione di Amara terra mia: attorno a me, qualche lacrimuccia spunta ...ed allora senza vergogna faccio sgorgare anche le mie! Con il ritorno della band sul palco, una scarica di adrenalina si impadronisce di tutti: Ermal dal palco chiede se qualcuno si ricorda de La fame di Camilla ed io mi ritrovo con la mano alzata… propone Buio e luce, anche se io .. per un momento… ho sperato proponesse quel brano con cui ci siamo fisicamente conosciuti ben 10 anni fa..!
Mentre filosoficamente lancia dal palco una frase che ha la potenza di una bomba dirompente (mi riferisco a ..le rughe sono le onde della vita..), cade per terra, un pò volutamente ed un pò perché spossato. Nessuno si preoccupa più di tanto, perché da terra comincia a suonare Vietato morire... ed è l’apoteosi! Vedo padri che abbracciano figli (con cui forse non hanno mai avuto un dialogo vero prima di ora..), coppie di ragazze che si baciano (confessando pubblicamente il loro amore) ed un paio di persone costrette sulla sedia a rotelle che sorridono in modo un pò scomposto. Porca puttana .. a me rispuntano pure le lacrime!
La bomba finale arriva con la sua versione di Straordinario, annunciata come un ..brano ottimo per dimagrire..! E non solo, caro Ermal… non solo…!
Perchè ho usato l'aggettivo dendrometrico? Ermal (nella parte acustica dello show) sistema la chitarra, perchè (per il troppo caldo umido) il legno si è dilatato: a questo punto il mio animo forestale gongola, quando l'artista ci racconta che il legno è una cosa viva, anche quando non è più nella forma albero. Una piccola lezione di dendrometria spicciola..
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