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Comunicati |
Pubblicato il 18/04/2008 alle 14:12:34 | |
3 serate e 3 progetti con Furio Di Castri alla Casa del Jazz
Tre serate e tre progetti con Furio Di Castri alla Casa del Jazz. Inizia martedì 22 aprile con Ideal Standard insieme a Fabrizio Bosso alla tromba e Andrea Pozza al pianoforte.
Tre serate e tre progetti con Furio Di Castri alla Casa del Jazz. Inizia martedì 22 aprile con “Ideal Standard” insieme a Fabrizio Bosso alla tromba e Andrea Pozza al pianoforte. Quindi mercoledì 23 aprile in “solo” e chiusura giovedì 24 aprile con il progetto concepito con Antonello Salis “Il vino all’opera” e che vedrà protagonisti anche Mauro Negri al sax e clarinetto,Mauro Ottolini alla tuba,trombone e bombardino e Michele Rabbia alla batteria.
La tre giorni dedicata a Furio Di Castri alla Casa del Jazz, si apre con “Ideal standard” con Fabrizio Bosso e Andrea Pozza.In principio, c’era lo standard. Chi inizia a suonare deve fare i conti con gli standard, i classici del jazz, canzoni e composizioni che sono entrate nell’immaginario comune come il repertorio ideale e intramontabile del jazz. Strano, come ci racconta lo stesso Furio, è tornare sui propri passi dopo tanti anni in cui si è ricercato un proprio linguaggio, un idioma in grado di poter esprimere la propria identità. E rileggere dunque un repertorio che attraverso i grandi compositori pop del Tin Pan Alley percorre tutta la storia e l’estetica del jazz e si sofferma sui grandi ed eterni standard. Una rilettura disillusa e ironica, pur se profonda e passionale. Un ritorno a casa dopo anni ed anni trascorsi a immaginare altri percorsi, con l’insegnamento ricevuto a forza di interpretare gli standard sempre vivo nel cuore. Il trio, inizialmente pensato con il supporto di Gianluca Petrella al trombone, si avvale ora della collaborazione del trombettista Fabrizio Bosso, interprete certamente adatto per definire il mondo degli standard.
Mercoledi 23 aprile secondo appuntamento con Furio Di Castri in “Solo”.In musica un solo o assolo è solitamente una breve sezione solistica presente in un brano, oppure un brano musicale eseguito da un unico suonatore o cantante. Colui che suona da solo in una composizione o in una parte di un brano musicale viene detto solista. Solitamente la dimensione del solo è adatta per gli strumenti polifonici, come il pianoforte, però ultimamente le coordinate della musica, specie quella improvvisata o di derivazione estemporanea, sta cambiando rotta. In quest’ottica, certamente, il solo di contrabbasso può avvalersi di nuovi terreni di confronto. Specie se a impegnarsi è un musicista dell’esperienza, l’eleganza e la struttura di Furio Di Castri. Una dimensione poetica e intima, in cui si ha massima possibilità di esplorare le dinamiche e il timbro del proprio strumento, dialogare con il silenzio, attingere alla propria inesauribile riserva di creatività per elaborarla in maniera ammaliante ed imprevedibile. “Un concetto elementare che precede la scrittura formale della musica e che nasce come una semplice traccia sonora, un percorso da seguire e esplorare”, come racconta il musicista. Tutto questo per dimostrare che un contrabbasso può diventare un narratore di storie. E la storia di Furio passa attraverso lo spirito di Charles Mingus, John Coltrane, attraversa l’Africa, i Carabi, sfiora il blues, vive nel funk, ricolora il tango, cita Alberto Sordi, utilizza effetti elettronici, qualche samples… Il progetto è supportato da una prima incisione discografica, “L’esigenza di andare verso il basso” (Parco della Musica, 2006), catturata dal vivo all’Auditorium Parco della Musica di Roma il 21 febbraio 2006.
Ultimo appuntamento giovedì 24 aprile con il progetto realizzato con Antonello Salis”Il vino all’opera”.Nell’estetica di Furio Di Castri il concetto del viaggio svolge un ruolo fondamentale. Innanzi tutto dal punto di vista della costruzione della sua identità, passata per esperienze svolte in differenti ambiti musicali e territori sonori; in secondo luogo per un motivo più intimo e confidenziale. Il musicista per definizione è un viaggiatore, il quale deve attraversare il mondo, sempre pronto a cambiare rotta, destinazione, mezzo di locomozione. “La memoria dei viaggi e dell’invenzione musicale si mescola indissolubilmente con i ricordi dei buoni sapori. E così i cieli cristallini e aperti del sud della Francia in estate riaffioreranno ad ogni sorso di Chateauneuf du Pape e il profilo dei castelli delle Alpi in ogni bicchiere di Blauburgunder, magari insieme a uno stufato di cervo con la marmellata di ribes”, spiega Furio. Così ha pensato di affiancarsi ad un altro inguaribile viaggiatore e sognatore, il sardo Antonello Salis. Uniti già da tempo nel trio PAF al quale partecipa anche Paolo Fresu, i due vantano una profonda e reciproca stima, una conoscenza ampia del linguaggio jazz, della musica improvvisata e della musica colta e dell’opera. Propria ad una ricognizione su alcuni celebri autori, tramite i quali si assestano le coordinate della storia del brindisi nell’opera, è dedicato il concerto: si passa dalle musiche di Mozart a quelle di Puccini, Verdi, Donizetti, Mascagni, Rossini, Offenbach. In una libera e viscerale interpretazione si celebra anche l’aspetto più fraterno del vino e del brindisi: la convivialità, il piacere condiviso, l’accoglienza, la comunicazione in un linguaggio altro e unico.In questo concerto alla Casa del Jazz i due saranno affiancati da Mauro Negri al sax e clarinetto,Mauro Ottolini alla tuba,trombone e bombardino e Michele Rabbia alla batteria.
martedì 22 aprile ore 21
Furio Di Castri “Ideal Standard”
Fabrizio Bosso tromba e flicorno
Andrea Pozza pianoforte
Furio Di Castri contrabbasso
Ingresso euro 10
mercoledì 23 aprile ore 21
Furio Di Castri “Solo”
Furio Di Castri contrabbasso
Ingresso euro 10
giovedì 24 aprile ore 21
Furio Di Castri/Antonello Salis “Il vino all’opera“
Antonello Salis pianoforte e fisarmonica
Mauro Negri clarinetto e sax alto
Mauro Ottolini tuba, bombardino e trombone
Furio Di Castri contrabbasso
Michele Rabbia batteria
Ingresso euro 10
Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55
Info: 06/704731
www.casajazz.it
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