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Recensioni |
Pubblicato il 07/07/2013 alle 11:52:28 | |
Muse - Stadio Olimpico - Roma - 06/07/2013
Hanno fatto ballare anche Barack Obama. E' questo uno dei momenti che i Muse hanno portato sul palco dello Stadio Olimpico di Roma ieri sera per un concerto destinato a finire su DVD. Pubblico delle grandi occasioni (oltre 60 mila) per la band.
Hanno fatto ballare anche Barack Obama. E' questo uno dei momenti che i Muse hanno portato sul palco dello Stadio Olimpico di Roma ieri sera per un concerto destinato a finire su DVD. Pubblico delle grandi occasioni (oltre 60 mila) per la band.
Il "Summer Stadium Tour", con 20 date nei principali stadi d'Europa, e che ha già fatto tappa gli scorsi 28 e 29 giugno a Torino, si caratterizza per tanta energia ed effetti speciali.
Il cantante e chitarrista Matt Bellamy entra annunciato da sputi di fuoco e parte con "Supremacy". Il pubblico è entusiasta e non sembra risentire dell'acquazzone che ha interessato Roma nel primo pomeriggio. Seguono a ruota "Panic Station", "Plug In Baby", "Map Ot The Problematique" e "Resistance".
Il concerto è soprattutto un grande show da vedere, caratterizzato da effetti speciali, una super scenografia ed inserti video di grande pregio che vengono proiettati sul grande schermo alle spalle del palco. Tra questi anche un Barack Obama cartone animato che balla sul globo, seguito persino dal Papa.
Poi è il momento del bassista Chris Wholstenholme. Segue Matt sulla
pedana che si allunga tra il pubblico e comincia il suo show. La sua presenza cresce fino all'esecuzione di "Animals". Un finto uomo di affari compare tra il pubblico stringendo in mano una banconota.
Poi si torna ai Muse che conoscono e cantano tutti. E allora è un crescendo di entusiasmo per il pubblico e sotto al palco si comincia anche a ballare davvero. E a cantare con "Knights Of Cydonia", introdotta dalla celebre "Man With A Armonica" di Ennio Morricone. Ancora "Dracula Mountain", cover della band noise Lightning Bolt, seguita da una jam tra il bassista Chris Wolstenholme e il batterista Dominic Howard. A completare l'organico sul palco è il tastierista Morgan Nicholls, che da tempo supporta la band dal vivo.
Tra la band e il pubblico sembra esserci grande unità di intensi. Lo dimostra l'entusiasmo con cui vengono accolte "Explorers", "Interlude", "Hysteria", "Monty Jam" e "Feeling Good" cover del brano di Leslie Bricusse & Anthony Newley.
Ma è con "Follow Me", che Matthew dedica al figlio, che i Muse tornano rock e qui il bassista si prende la scena anche successivi brani "Liquid State" e "Madness", quest'ultima dedicata da Matt alla sua compagna, l'attrice Kate Hudson (ricordate la bella gropie Penny Lance nel film "Almost Famous - Quasi famosi?).
Le note di "House of the Rising Sun" degli Animals introducono "Time Is Running Out" che insieme a "Stockholm Syndrome", chiude la prima parte dello show.
La band è pronta per un secondo giro con pezzi di forte impatto come "Unintended" e "Guiding Light": la scena cambia ancora e p scende dal cielo una lampadina, che si apre per lasciare volteggiare un'acrobata a mezz'aria, prima di regalare ai fan più fedeli altri brani molto amati come "Blackout" e "Undisclosed Desires".
La band esce, ma il pubblico non ne vuole sapere di andare a casa. E così primo giro di bis con "The 2nd Law: Unsustainable", cui appare sul palco il robot Charles, "Supermassive Black Hole" e "Survival". La band è super felice della serata romana e il pubblico ripaga appieno le aspettative della band. C'è ancora tempo per un ultimo set di bis: la scelta va su "The 2nd Law: Isolated System", "Uprising e l'imprescindibile "Starlight".
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