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Pubblicato il 21/05/2014 alle 13:21:22
Mannarino, Jack Savoretti, Fabrizio Moro, Zibba, Raiz e Mesolella con Stefano Mannucci al Teatro Tirso de Molina
di Adila Salah
Mannarino, Jack Savoretti, Zibba, Raiz e Mesolella, Fabrizo Moro.
E’ la Notte delle Stelle quella al Teatro Tirso de Molina di Roma del 20 Maggio dove Stefano Mannucci incontra i grandi nomi della musica italiana ed internazionale.

E' la Notte delle Stelle quella sul palco del Teatro Tirso de Molina di Roma del 20 Maggio, che in questi mesi ha visto la presenza di ospiti illustri tra i quali Denovo, Diodato, Filippo Graziani, Simone Cristicchi e Awa Ly.

Era stato annunciato da Stefano Mannucci come un grande evento, con nomi in cartellone già degni di nota: Fabrizio Moro, Jack Savoretti, Raiz e Fausto Mesolella, Zibba, più altre sorprese annunciate … e quando si riapre il sipario dopo la fine del “primo tempo”, lo stupore è enorme nel vedere apparire sul palco Mannarino, seduto su uno sgabello che imbraccia la chitarra acustica di Zibba e intona Scendi giù dal suo ultimo album Al Monte. Un ragazzo che dal cantautorato folk in dialetto romano, cresce diventando un maturo filosofo, e che si esibisce nel secondo pezzo Fatte bacià, insieme all’altro grande nome, il chitarrista Fausto Mesolella.

Come preannunciato nei giorni precedenti da Mannucci tramite i social, l’ultima sera al Tirso dove il giornalista de Il Tempo si presenta indossando la maglia dei Led Zeppelin, è un evento che raccoglie grande musica, interamente Made in Italy. Già, perché anche l’ospite inglese Jack Savoretti che apre la serata, parla perfettamente italiano ed ha una storia tutta particolare da raccontare, che proviene dal nostro Bel Paese. Incroci di vite ed avvenimenti che lo vedono nascere presso altri lidi da padre italiano e madre inglese, e nel cui sangue scorre tutta l’italianità del caso, non solo per le origini ma anche per la sua passione come tifoso del Genoa e della Nazionale Azzurra.
Ha una voce graffiante Savoretti, e un sorriso che illumina. Accompagnato dalla sua chitarra acustica esegue i pezzi dal suo ultimissimo album, numero 1 in Inghilterra, Sweet Hurt. Grande entusiasmo del pubblico quando con Mesolella e Zibba eseguono Ancora tu in un magico e struggente riadattamento. Ma guai a chiamare “Maestro” Mesolella, anche se è innegabile che il chitarrista degli Avion Travel abbia un pozzo di cose da insegnare a chiunque voglia avvicinarsi allo strumento a corde.

Zibba è il premio della critica nelle nuove proposte dell’ultimo Festival di Sanremo con la sua Senza di te. Un simpatico ragazzo ligure con pezzi raffinati nel suo repertorio come Senza pensare all’estate e Dove i sognatori son librai.

Nel secondo atto è il turno di Raiz, voce degli Almamegretta, che insieme a Fausto Mesolella presentano il loro ultimo progetto DagoRed, un album che rivisita in chiave rock 8 classici della canzone napoletana, spaziando fino ad accennare a George Harrison e Leonard Cohen e ad una versione in ebraico di Maruzzella, che diventa Ma huoseh la.

Con Fabrizio Moro si era invece aperta la stagione degli incontri a Teatro tenuti da Stefano Mannucci un anno fa, ed è con lui stesso che si conclude momentaneamente questo ciclo. Siede al piano con una vena di dispiacere per dover voltare le spalle al pubblico, e nel frattempo riesce anche ad abbracciare la chitarra suonando i due strumenti contemporaneamente sulle note di Libero, Pensa e Sono solo parole, quest’ultimo pezzo scritto per Noemi. Continua il percorso di Moro come cantautore impegnato, con una dedica speciale a Stefano Cucchi, che raccoglie il teatro in un unico abbraccio.

E’ in Grande Bellezza che si conclude per ora a Roma il ciclo di serate romane condotte da Mannucci, che durante l’estate toccherà altre città dello stivale, insieme a tanti grandi nomi che stanno facendo risorgere la musica italiana, senza filtro o trucchi, ma lasciando spazio solo alla verità e purezza del loro percorso artistico e umano.

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