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Recensioni |
Pubblicato il 17/12/2015 alle 09:47:50 | |
Cristina Nico – Mandibole (Orange Home OHR 14019) guance arrossate dal freddo per un naive indie rock poetico
Nel precedente Daimones esaltava la sua pace inquieta, mentre in questo acquatico disco e' la litania dei pesci ad attrarre la sua attenzione, perche' oggi la terra trema e questo mare si fa piu' sottile!
Nel precedente Daimones esaltava la sua pace inquieta, mentre in questo acquatico disco e' la litania dei pesci ad attrarre la sua attenzione, perche' oggi la terra trema e questo mare si fa piu' sottile!
Se cinque anni fa si compiaceva del fatto che la simbolica Penelope non aspetta piu' (..e Penelope non sara' piu' di Nessuno..), ora constatata che c'è un difetto di comunicazione, forse in ogni momento della vita quotidiana di una artista che sbaglia sempre il tempo ed il luogo ..
Tutto questo lo racconta/confessa nella canzone L'inopportuna, forse uno dei momenti topici di questo disco e che la pone in quel seminato delle alternative alla potenza musicale della migliore Fiorella Mannoia.
Un brano Cocoprint ha un incidere lento ed onirico, perché è il momento di guardarsi dentro, scansando purgatori artificiali e mille altre trappole che rendono asfissiante il circadiano giorno che inizia sempre nello stesso modo e si conclude noiosamente in modo simile. Non resta che prendersi un giorno di ferie per fare l'amore in santa pace e poi dichiarare a tutti di aver avuto anche atti di coraggio impensabili ..ma poi mi son truccata, vestita e mascherata e sono uscita e quelle son rimaste parole dette ad uno specchio..elementi che fotografano un momento storico della protagonista assai diverso da quella energia che in Daimones sprizzava adrenalina da tutti i pori, invitando a ..asciugarsi il sudore, al bagliore del lampo, alla luce della Luna!
Cristina Nico sta solo guardando la sua coscienza, da qualche tempo chiusa in un barattolo: ne trae spunti e riflessioni che le fanno capire come sia cresciuta come donna e financo nel suo ruolo di cantautrice! Impossibile per me dire se si tratta di una evoluzione che va verso la pura riflessione introspettiva o se invece è uno step che porta ad una maggiore sintonia con chi ascolta le cose che ha da dire: forse solo con un terzo disco sarà evidente del peso che Cristina Nico ha nel panorama italiano della nuova musica, anche se ..crollano le borse e cadono le teste!, come canta nell'ottima Giorno dopo giorno. Ma davvero lei si ferma qua?
Il disco è dedicato alla madre (e Cristina canta di immaginarsi di portare un fiore sulla sua tomba) e la copertina è un fotogramma tratta da una ripresa subacquea fatta da Davide Valolao: il package del disco è garbato ed etereo, tutto in piena sintonia con il pathos che le singole canzoni emanano. Ma a questo punto la domanda nasce spontanea: uno straccio di manager (o un discografico famoso) cosa aspetta a guardare a Genova ed a prendere in considerazione un vulcano come Cristian Nico e le sue creature degli abissi?
Disco a chi crede nelle velleità tutoriali di Nick Cave, nello spirito mantra di Patti Smith, nel duetto Battiato / Mannoia che ancora non è avvenuto ed anche nella irrinunciabile leggerezza di Kate Bush, artista che viene omaggiata con il remake inserito come chiusura di questo Mandibole.
Vincitrice del Premio Bindi 2014, Cristina Nico è stata in lizza anche per le recenti Targhe Tenco.
Track list di Cristina Nico – Mandibole
01. Le Creature Degli Abissi *§
02. Formaldeide +^
03. L’Inopportuna $
04. Cocoprosit
05. Giorno Dopo Giorno
06. La Litania Dei Pesci *§+^&
07. Mandibole £
08. Meteropatia
09. Mother Stands For Comfort
Musicisti:
- Cristina Nico: voci, chitarre
- Tristan Martinelli: chitarre, basso, tastiere, batteria, cori
- Federico Branca Bonelli: batteria
Altre presenze:
- Jacopo Ristori: violoncello in *
- Alessandro Alecsovitz: violino in §
- Sabrina Napoleone: cori in +
- Valentina Amandolese: cori in ^
- Enrico Bovone: percussioni in &
- Mattia Cominotto: cori in £ e chitarra in $
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