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Interviste
Pubblicato il 17/07/2015 alle 13:57:46
Ciccio Merolla ci racconta il suo nuovo singolo O'Bongo e il suo prossimo lavoro discografico
di Sergio Cimmino
Abbiamo intervistato l'eclettico percussionista e musicista Ciccio Merolla reduce dal suo clamoroso successo del singolo e video virale O'Bongo che anticipa il suo prossimo lavoro discografico.

Abbiamo intervistato l'eclettico percussionista e musicista Ciccio Merolla reduce dal clamoroso successo del singolo e video virale intitolato O'Bongo che anticipa il suo prossimo lavoro discografico.

L'avevamo lasciato lo scorso 2014 con l'album Instant Dialogues realizzato insieme al musicista Riccardo Veno. Dalle atmosfere mediterranee e ritmiche del duo Merolla-Veno quest'anno il percussionista partenopeo è tornato con il suo nuovo singolo intitolato O'Bongo, che insieme al video pubblicato dallo stesso artista è diventato un autentico fenomeno virale con quasi 24 milioni di visualizzazioni su Youtube. Remixato da Tony Touch e con al regia dei Manetti Bros siamo andati ad intervistare il grande Ciccio sui segreti del suo nuovo singolo, sul suo prossimo album e tante altre novità.


SC :Ciccio, ti avevamo lasciato con il tuo ultimo lavoro discografico Instant Dialogues del 2014 realizzato insieme al musicista Riccardo Veno ricco di virtuosismi musicali e atmosfere mediterranee, ora sei tornato con il singolo O’Bongo, cosa è cambiato per te in quest’ ultimo anno musicalmente parlando?


CM : La vità è un viaggio, un percorso, in un anno può succedere tanto o poco, dipende dalla percezione che abbiamo del nostro tempo, se facciamo o meno tesoro delle nostre esperienze. Instant Dialogues è soprattutto la storia di una grande amicizia e di stima reciproca con Riccardo Veno, con quel disco abbiamo inciso un pezzo di vita che abbiamo percorso insieme e la nostra musica è la testimonianza di questa grande complicità. In questo anno ho continuato la mia ricerca di nuove sonorità. Sono approdato a nuove consapevolezze e con tanta energia ho iniziato a mettere in cantiere nuovi progetti. M’importante è non fermarsi.


SC : O’ Bongo, perché questo titolo e cosa ti ha ispirato?


CM : ‘O Bongo racconto la mia croce e delizia, fin da piccolo sono ossessionato dalla frase “Ciccio porta con te il bongo che poi ci devi suonare qualcosa” infatti ero invitato dagli amici soprattutto perché tutti volevano ascoltare i miei assoli. E’ un po’ quello che succede a tutti i musicisti e io ho raccontato in una canzone ironica e divertente la mia vita dedicata alla musica. Il concetto è stato poi tradotto in immagini nel videoclip firmato dai Manetti Bros e Claudio D’Avascio in cui io rappresento soltanto la colonna sonora di un incontro amoroso.


SC :Il videoclip del singolo è diventato un autentico fenomeno virale, realizzato dai Manetti Bros e remixato da Tony Touch ha ottenuto quasi 25 milioni di visualizzazioni su Youtube, ti aspettavi tutto questo successo?

CM :Il video che è diventato virale è quello che anticipava il videoclip, ovvero il mio assolo di percussioni sul corpo della modella ripreso da Claudio D’Avascio mentre eravamo sul set di ‘O Bongo. L’ho pubblicato sulla mia pagina facebook come omaggio ai miei fan, ero curioso di vedere la reazione del pubblico ma non mi aspettavo un successo così grande.


SC : Nel videoclip dimostri che si può fare musica suonando qualsiasi oggetto, da un semplice mestolo da cucina oppure addirittura facendo percussioni su un corpo femminile, puoi spiegarci tecnicamente cosa si prova a realizzare musica senza utilizzare strumenti?

CM : Il percussionista è sicuramente più fortunato rispetto agli altri musicisti, io posso fare musica ovunque anche quando non ho strumenti musicali a portata di mano. Ho scoperto la passione per la musica proprio così, facendo dei ritmi su oggetti di uso quotidiano, una sedia, un tavolo, una pentola. Da piccolo dove sono cresciuto non c’erano tamburi e così mi sono adattato, questa che all’inizio era una necessità, con il tempo è diventata il mio modo di sperimentare che mi ha permesso di scoprire nuove sonorità.


SC : Il singolo, prodotto dall’etichetta Jesce Sole ti vede lavorare al fianco dello storico produttore Renato Marengo artefice e scopritore di quel movimento noto come Neapolitan Power degli anni 70’, nelle tuo prossimo album ci saranno rifermenti e analogie con quel sound che rivoluzionò un intera generazione?

CM : Non posso negare che tutto quello che ho ascoltato in passato e quello che ascolto tutt’oggi abbia delle influenze sulla mia musica. Sicuramente il Neapolitan Power fa parte della musica che amo, ma non posso stabilire se e in quale quantità influenzerà il mio prossimo lavoro e soprattutto non posso essere io a dirlo. La musica è un percorso in divenire, il disco è in lavorazione e sarà pieno di sorprese.


SC : La città di Napoli è da sempre sorgente ricca di suoni, anime e culture diverse e molteplici, per un artista e musicista come te che usa da sempre le percussioni per comunicare la sua musica qual è l’ispirazione che ti arriva da una città cosi mediterranea e multietnica?

CM : Tutto quello che mi circonda ispira la mia musica. La mia città è una fonte inesauribile di ispirazione per me. I colori, le storie, gli odori, le persone che incontro, il vociare dei vicoli, persino il traffico, non posso fare a meno di assimilarne il succo e trasferirlo nel mio sound. Il legame con la mia città mi da la linfa vitale, è la mia fonte di energia, il punto da cui sono partito e a cui guardo verso altri orizzonti, senza mai dimenticare le mie radici.


SC: Sei tecnicamente un eclettico musicista e percussionista , ma nel corso della tua carriera artistica ti abbiamo visto recitare anche come attore in alcuni videoclip e fiction, quanto ti appassiona e intriga il mondo del cinema e stare davanti ad una cinepresa?


CM : Anche se non sono un attore, stare davanti alla cinepresa è una cosa che mi riesce naturale, forse proprio perché non sono un attore e quindi non mi prendo molto sul serio. Però ho notato che i registi che mi hanno scelto come i Manetti Bros e Alessandro Gassman, mi hanno apprezzato per il mio modo di recitare spontaneo e naturale. In futuro ci sono altre cose in cantiere che vedrete presto sul piccolo e grande schermo.


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