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Pubblicato il 14/10/2013 alle 16:25:16
Gli esordi di Giuni Russo in Unica
di Manuela Ippolito Giardi
"Unica, come unica era la sua voce". La voce di Cristiano Malgioglio trema nel ricordare Giuni Russo, nome d'arte di Giuseppa Romeo, scomparsa nella notte tra il 13 e il 14 settembre 2004.

"Unica, come unica era la sua voce". La voce di Cristiano Malgioglio trema nel ricordare Giuni Russo, nome d'arte di Giuseppa Romeo, scomparsa nella notte tra il 13 e il 14 settembre 2004.

"Unica" è il cd che uscirà il 15 ottobre. Dodici brani, di cui 8 inediti su cd, che copre il decennio 1968-1978 - dagli esordi al Festival di Sanremo - in cui avviene la svolta artistica di Giuni Russo, grazie anche ai testi di Malgioglio che spiega: "Era la più grande cantante della sua generazione e non solo. Sono molto legato a lei, anche artisticamente, perché ha cominciato la sua carriera cantando pezzi scritti da me. Per me "Unica" è davvero un regalo, che mi fa pensare a un bel periodo".

Nata in Sicilia nel 1951, grazie alla sua tecnica indiscutibile e alla sensibilità interpretativa, era di certo un'artista fuori dal comune, figura interessante nel panorama musicale italiano e internazionale. Cresciuta in una famiglia in cui la musica lirica era l'incontrastata regina, Giuni inizia giovanissima a studiare canto e composizione, raffinando precocemente il suo eccezionale talento naturale. Chi non ricorda il suo verso del gabbiano, il suo marchio di fabbrica.

"L'80% dei fan di Giuni sono stranieri. I suoi due fan club più attivi sono nati a Madrid e in California", spiega Maria Antonietta Sisini, musicista che per ben 36 anni ha "diviso con Giuni le gioie e i dolori in una felice e rara comunione
di vita e arte, "sono proprio loro che hanno chiesto la pubblicazione in cd dei primi 45 giri. Un periodo questo, dal 1968 al '78, in cui si nota il percorso artistico di una giovanissima Giuni che ci permette di ascoltare i primi versi dei gabbiani in "La chiave" e in "Che mi succede adesso" fino alla svolta con i brani di Malgioglio".

"Il binomio artistico con Sisini è bello, speciale", sottolinea Malgioglio, "tra i brani che preferisco c'é "Soli noi", una canzone d'amore dal testo forte. Lei era un'interprete ideale per i miei testi, con la sua voce faceva cose incredibili. L'unica artista che potrei paragonare a Giuni è Timi Yuro - di cui ha cantato "Hurt" ("A chi") - che tra i suoi fan più accaniti vantava Elvis Presley".

Per ricordare questa grande artista Malgioglio ha già proposto alla Rai un progetto, una serata "Unica" in cui sarà raccontata la storia di Giuni Russo e cantati i suoi successi: "Ho pensato a voci forti come quella di Emma, Alice, Antonella Ruggiero e Monica Naranjo. Ma anche alla cantante dei Baustelle, Rachele Bastreghi". E lancia un appello a Maria de Filippi: "Vorrei chiederle di creare per la trasmissione "Amici" un premio Giuni Russo per il vincitore". Poi conclude: "Mi commuovo sempre tanto sulla fine di "Addio", quell'acuto finale è da brivido. A sentirlo tutto l'universo trema".

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