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Rumours |
Pubblicato il 01/09/2008 alle 17:44:10 | |
Via libera alla realizzazione della manifestazione “O‘scià” - edizione 2008 - curata artisticamente da Claudio Baglioni
Dopo molte polemiche, conferme e smentite, finalmente è arrivata la notizia che “O‘scià”, giunta alla sesta edizione, mantiene intatta la sua formula originale con tre serate, dal 25 al 27 settembre, dedicate alla musica, al teatro, all’arte.
Dopo molte polemiche, conferme e smentite, finalmente è arrivata la notizia che “O‘scià”, giunta alla sesta edizione, mantiene intatta la sua formula originale con tre serate, dal 25 al 27 settembre, dedicate alla musica, al teatro, all’arte.
Il festival di musica leggera italiana, ideato dal cantautore Claudio Baglioni, si farà, ancora una volta, grazie al notevole contributo economico di circa €400.000, stanziato dall’Amministrazione comunale di Lampedusa, per puntare nuovamente l’attenzione e gli occhi sul dramma delle continue e inarrestabili immigrazioni dal sud del mondo verso i paesi più avanzati.
Il programma artistico si va progressivamente delineando e la prima indiscrezione riguarda la probabilità di avere in esclusiva come ospite e mattatore il grande Fiorello, a conclusione della rassegna. Voci bene informate, in attesa delle conferma ufficiale della Fondazione, dicono che il popolarissimo showman, nonché conduttore radio e tv, attore, comico, cantante, abbia già dato il suo consenso. Non è esclusa la partecipazione, inoltre, di due compagni di viaggio che hanno avuto l’anno scorso un successo strepitoso: Riccardo Cocciante e Gianni Morandi.
Nella prima serata, Claudio Baglioni, questo è sicuro, traccerà la storia di “O’scia”, attraverso la presenza in video dei 150 artisti, tra musicisti, artisti, attori che hanno aderito con la loro vicinanza, affetto e partecipazione ad una iniziativa nata nel 2003, a metà strada fra un’idea e un’utopia, fra un progetto e una speranza. Nella seconda dovrebbe tenere un concerto tutto da solo, impreziosito dalla solita band che lo accompagna nelle sue tournèe.
“Le parole forti, afferma il cantautore, che sull'isola ha preso casa, devono lasciare il posto ai pensieri forti, per dar vita a una riflessione libera, autentica, illuminata e finalmente capace di curare la 'malattia' di cui traversate e sbarchi sono la 'febbre'. Canterò e racconterò una doppia nostalgia. Nostalgia del passato e nostalgia del futuro. Con ‘nostalgia del passato’ mi riferisco, ovviamente, alla storia di questi primi cinque anni del progetto O’scià. Un progetto che, partito quasi in sordina con un mio primo concerto da solo sulla spiaggia della Guitgia (che significa approdo, n.d.r.), è cresciuto al punto da diventare una tra le più importanti rassegne di musica e arti a sfondo sociale, non solo del nostro Paese, ma anche d’Europa. Con ‘nostalgia del futuro’, mi riferisco, invece, alla speranza che il sostegno amico di quanti - Istituzioni europee, nazionali, regionali e locali, Organizzazioni non governative internazionali, forze politiche, movimenti religiosi e culturali – hanno sostenuto questo progetto si faccia vento nuovo in grado di sospingere ancora la piccola barca di carta da musica di O’scia’ lungo la rotta dell’incontro e dell’integrazione tra le culture. Una rotta non facile, ma indispensabile da seguire, se si vuole davvero contribuire a costruire un futuro di serenità, pace e sviluppo equilibrato per tutta l’area del Mediterraneo e per l’Europa”.
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