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Recensioni |
Pubblicato il 12/02/2012 alle 18:40:27 | |
Il Teatro degli Orrori - Il mondo nuovo (La Tempesta)
Ci si aspetta sempre da un gruppo come il Teatro degli Orrori un disco di un certo tipo, e se vogliamo, questo “Il mondo nuovo”, lo è. Ma parliamo di appunto del mondo nuovo del Teatro degli Orrori.
Ci si aspetta sempre da un gruppo come il Teatro degli Orrori un disco di un certo tipo, e se vogliamo, questo “Il mondo nuovo”, lo è. Ma parliamo di appunto del mondo nuovo del Teatro degli Orrori. Dopo “ A Sangue freddo” del 2009 si ritorna sul luogo del delitto, ma senza essere incisivi come nel precedente. Vabbè, Capovilla dice di lottare per un mondo giusto, parla del sociale, delle ingiustizie, delle vittorie dei cattivi e delle sconfitte dei buoni. Ma chi se ne frega! Ti senti “Martino” e pensi di star a sentire il solito piagnone italiano che si lamenta di dove sta, di Gramsci e di altro. Ma in questi testi io non sento la sostanza e se non qualcosa di già sentito nelle piazze, in tv, o proveniente dalla bocca degli artisti. Ovviamente è una mia posizione personale, ma ha senso star sul palco, imporre il proprio credo a chi sta sotto al palco. Non so se nei paesi anglosassoni c’è questa coabitazione tra politica di sinistra e musica, ma credo che in Italia questo binomio sia comunque eccessivo, troppo, fino a rompermi i cosiddetti. A me interessa la sostanza musicale. Che dire di quest’ultima? New wave probabilmente, metal in certi parti, elettronica ( “Cuore d’oceano”) in altre, ma non c’è nulla di nuovo o che sorprenda le mie orecchie, mentre nel 2009, il disco mi sorprese favorevolmente. Quindi che dire: non mi piace.
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