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Recensioni |
Pubblicato il 30/01/2019 alle 00:01:38 | |
Stormwitch Bound to the Witch (Massacre Records) – Le streghe sono tornate…
Nuovo album gli Stormwitch, leggendaria band tedesca in attività dalla fine degli anni settanta!
Nuovo album gli Stormwitch, leggendaria band tedesca in attività dalla fine degli anni settanta!
La Germania è da sempre stata una fucina impressionante di gruppi Heavy Metal, e questo dagli anni settanta in poi. Sicuramente ciò le ha assicurato la leadership europea per quanto riguarda questo settore della musica Rock. Le ragioni sono molte, ma ne vorrei indicare due. Case discografiche in grado di affermare il prodotto Heavy Metal “made in Germany”.
La facilità con cui si può suonare live in quel paese.
Fra le band che hanno dato un significativo contributo alla scena e al predominio Heavy Metal tedesco si possono sicuramente ascrivere gli Stormwitch.
La band fu fondata nel lontano 1979 con il monicker di Lemon Sylvan. Monicker cambiato nel 1981 con quello attuale. Nel corso degli anni ottanta producono alcuni degli album più rappresentativi dell’Heavy Metal teutonico quali l’oscuro debutto “Walpurgis Night” del 1984 oppure il potente “Stronger than Heaven” del 1986. Album che sono considerati delle pietre miliari e studiati dai gruppi più recenti. La band si scioglie nel 1994 con la realizzazione di “Shogun”. Il ritorno è del 2002 con l’album “Dance with the Witches”. Della line-up originale non rimane più nessuno, mentre quella attuale è composta da:
Andy Aldrian (canto);
Volker Schmietow (chitarre);
Tobi Kipp (chitarre);
Jürgen Wannenwetsch (basso);
Marc Oppold (batteria) .
Il problema con band che hanno avuto un passato glorioso e ora vivono su quella gloria passata è sempre quello. Cioè si pretende sempre il meglio. Non ci si accontenta mai di quanto riescono a produrre ora perché gli si ricorda i tempi che furono. Questo è il caso degli Stormwitch. Eppure “Bound to the Witch” è un gran bell’album. Pieno di forza e pathos. I brani hanno un’ottima tenuta complessiva anche se qui e la si avvertono certi limiti. Il sound è un Power Metal diretto e che ha una meravigliosa carica melodica. Melodica nel senso di riff potenti in possesso di quella linea armonica che da gusto all’ascolto del brano. “Bound to the Witch” è un album piuttosto vario e non ripete sonorità monocorde. Il cantato è corposo pur non riuscendo alla meglio sugli acuti. Il gioco delle chitarre è “voluminoso” anche se qualche volta cade nella sindrome del refrain fine a se stesso. La base ritmica non lesina certo sforzi per rendere il ritmo dinamico e variegato.
Insomma, “Bound to the Witch” è un album dove il mestiere di una band decana si fa sentire. Alcuni limiti ci sono, ma vengono oltrepassati da una prestazione superlativa dell’insieme del gruppo. Un gruppo, è bene ricordarlo, che ha contribuito nel corso degli anni ottanta a una stagione eccezionale: quella dell’Heavy Metal tedesco. Ricordate Kreator, Helloween, Minotauro, Mania, Exhumer, Faithful Breath, Warlock, Assassin ed una teoria infinita di band? Un periodo d’oro che ha pesantemente – è proprio il caso di dirlo! – determinato l’Heavy Metal delle decadi a venire.
Tracks-list:
"Songs of Steel";
"Odin's Ravens";
"The Choir of the Dead";
"Bound to the Witch";
"Arya";
"Stormwitch";
"Life is Not a Dream";
"King George";
"Ancient Times";
"The Ghost of Mansfield Park";
"Nightingale";
"Stronger Than Heaven (Re-Recorded)";
"Rats in the Attic (Re-Recorded)";
"Priest of Evil (Re-Recorded)".
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