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Interviste |
Pubblicato il 01/01/2007 alle 19:12:59 | |
Torna in versione remix Prisencolinensinainciusol di Adriano Celentano
"Prisencolinensinainciusol" torna in versione remix. A distanza di 24 anni dalla sua prima uscita, il proto-rap di Adriano Celentano è in tutte le radio in un'inedita versione remix che attualizza il brano dimostrando la sua longevità.
"Prisencolinensinainciusol" torna in versione remix. A distanza di 24 anni dalla sua prima uscita, il proto-rap di Adriano Celentano è in tutte le radio in un'inedita versione remix che attualizza il brano dimostrando la sua longevità.
Secondo estratto dalla tripla raccolta "UnicaMenteCelentano", dopo l'inedito "Oh Diana" cantato con Paul Anka, la canzone è tra le più emblematiche e geniali della discografia del Molleggiato. Anticipando di almeno dieci anni le prime produzioni made in Usa, la rivoluzionaria "Prisencol" può essere considerata a tutti gli effetti il primo rap della storia della musica. Con un testo nonsense, un solo accordo, il Mi bemolle, e i fiati che ripetevano insistentemente un martellante refrain di dieci note, il brano alla sua prima uscita nel dicembre 1972 suscitò grande scalpore, segnando una vera e propria rottura con la tradizione msicale italiana dell'epoca.
"Ai ai smai senflecs / eni go for doin peso ai / in de col mein saivuan / prisencolinensinainciusol ol rait / lu nei si not sicodor / ah es la bebi la dai big iour / pisencolinensinainciu sol", recita "Prisencolinensinainciusol". Sul significato si susseguirono decine di interpretazioni, molte stravaganti: qualcuno arrivò ad avanzare l'ipotesi che si trattasse di un acronimo, una frase le cui iniziali componevano la parola fatidica. Altri facevano notare che su diverse edizioni del disco e sugli spartiti, questa era scritta con le prime 6 lettere in maiuscolo, lasciando il resto in minuscolo, e comunque sempre con molta attenzione agli accenti, e cercò quindi di scomporla, arrivando ad ipotizzare un mosaico di lingue europee. Alla fine ci pensò lo stesso Celentano a spiegare il senso di quel testo in inglese maccheronico utilizzato per lavorare sul brano prima di elaborare le liriche in italiano, come rivelarono alcuni suoi collaboratori. La spiegazione Celentano la fornì nel corso di una puntata della storica trasmissione Rai "Formula Due", condotta da Alighiero Noschese e Loretta Goggi. Celentano si presentò vestendo i panni di un insegnante (con occhiali, spolverino e camicia grigia), intento a impartire la sua lezione a una dozzina di allieve in minigonna sedute ai banchi (tra queste, Claudia Mori): "Ho capito che oggi nel mondo non ci capiamo più", disse Celentano, "E' proprio difficile, non c'è dialogo ormai. E' rimasto solo lo sguardo, un po' afflitto. E quindi ho ritenuto opportuno fare una canzone sul tema, cioè sviluppando il tema dell'incomunicabilità". In un'intervista più recente Celentano ha spiegato: "Preparai in sala d'incisione un loop che ripeteva sempre lo stesso passaggio musicale e ritmico e iniziai a cantarci sopra. Immaginando un gergo che per me rappresentasse la ribellione alle convenzioni. Anche musicali".
La canzone ebbe una storia discografica curiosa: uscita nel dicembre 1972 ed utilizzata come sigla del programma radiofonico Gran Varietà, fece il suo ingresso nella top ten italiana un anno e mezzo dopo, il 16 febbraio 1974, in seguito alla partecipazione a "Formula Due" e allo show con Mina e Raffaella Carrà "Milleluci". La canzone rimase in classifica nelle prime dieci posizioni fino al 29 giugno. "Prisencol" conobbe un ottimo successo anche all'estero, conquistando la testa delle top ten di Francia, Belgio, Olanda, Germania, riuscendo persino ad entrare nella top 100 americana.
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