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Recensioni |
Pubblicato il 16/01/2007 alle 13:21:06 | |
Mondo Candido: Bizarre (Silence)
Secondo album per i Mondo Candido dopo la rivelazione di MoCa, il trio fiorentino ci offre un'altra gemma vintage (ma non troppo) a 33 giri.
Secondo album per i Mondo Candido dopo la rivelazione di MoCa, il trio fiorentino ci offre un'altra gemma vintage (ma non troppo) a 33 giri.
Secondo album per i Mondo Candido dopo la rivelazione del primo lavoro “Moca”, che li ha fatti conoscere ai magazine italiani e ha permesso al trio fiorentino di sbarcare nel Sol Levante e di apparire su "Buddha Bar".
Il sound di "Bizarre" (Silence/Audioglobe) è messo in chiaro sin dalla presentazione, sonorità vintage e citazioni cinematografiche rivisitate in chiave contemporanea (ma non troppo). Nell’iniziale “Bonjour l’amour”, il primo singolo estratto, ritroviamo la voce intrigante di Luisella, la chitarra funkeggiante di Simone Marrucci e il Fender Bass jazzofilo di Alessandro Querci. L’acid jazz pop di “La rivoluzione” ci riporta ai Dirotta Su Cuba mentre “Graffi al cuore” è un beat incalzante con un testo malizioso dove la gatta si diverte a giocare con il topo. “Boy say ciao” si spinge oltre, influenze disco alla Scissor Sisters e un flashback di New York anni ‘80. Davvero notevoli i due strumentali conclusivi, “Allarme rosso”, con l’Hammond di Leonardo Pieri in evidenza, e “Finalmente domenica”, entrambi perfetti per essere dei temi sul grande schermo di una spy-story alla 007 o una commedia romantica alla Truffaut. Torna la grande passione del trio per le colonne sonore d'autore, da Morricone a Umiliani, da Lalo Schifrin a Henry Mancini. Non a caso in copertina si legge a chiare lettere "soundtrack performed by..". Chi si è addormentato da piccolo ascoltando certe sigle Tv in bianco e nero, oggi si risveglia in un mondo convulso. C’è bisogno di un gruppo come i Mondo Candido per tirare un sospiro di sollievo e lasciarsi andare a uno shake d'altri tempi.
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