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Pubblicato il 24/06/2013 alle 11:36:24 | |
Burt Bacharach - Roma (Auditorium Parco della Musica) 23/06/2013
Sull'onda del successo del suo libro di memorie "Anyone Who Had A Heart. My Life and Music" e dell'antologia dei suoi capolavori, entrambi usciti lo scorso maggio, Burt Bacharach ha inaugurato domenica 23 giugno “Luglio Suona Bene 2013” a Roma.
Sull'onda del successo del suo libro di memorie "Anyone Who Had A Heart. My Life and Music" e dell'antologia dei suoi capolavori, entrambi usciti lo scorso maggio, Burt Bacharach ha inaugurato domenica 23 giugno “Luglio Suona Bene 2013” nella Cavea dell'Auditorium Parco della musica di Roma ripercorrendo in musica la sua lunga e straordinaria carriera.
Burt Bacharach, 85 anni, dice subito che la sua musica racconta i sentimenti e, quando intona da solo al pianoforte nella cavea dell'Auditorium a Roma, “Alfie” e “House is not a home” il pubblico lo ascolta in assoluto silenzio e alla fine scatta in una standing ovation.
La voce roca, sussurrata, basta però a ripercorrere i tanti successi di una carriera stellare cominciata nel 1957 insieme all’indimenticabile Hal David (venuto a mancare lo scorso anno) con “The story of my life” subito prima in classifica, seguita poco tempo dopo da un classico come “Magic moments”, registrata da Perry Como. Da allora questo giovane compositore - che è stato accanto ad un mito come Marlene Dietrich - inanella una serie di standard che l'hanno consegnato tra i grandi della storia della musica americana e non solo.
“Sono contento di essere di nuovo a Roma e di dividere con voi la mia musica”, premette rivolto al pubblico prima di sedersi al piano insieme alla sua band. Poi si ferma un attimo e riprende: “La mia musica racconta i miei sentimenti e le mie emozioni”. Da quel momento è un riascoltare tantissimi successi degli anni '60 e '70, che non hanno però chiuso la creatività di Bacharach che ha proseguito collaborando fra i tanti con Elvis Costello (con cui ha vinto un Grammy per l’album “Painted from Memory”) per finire con un suo recente lavoro “When Ronan met Burt” con Ronan Keating (ex cantante dei Boyzone). L’artista, aiutato da un’interprete, svela anche uno dei motivi che rendono Roma una delle città da lui più amate. “Ho un sorella suora”, ha detto il compositore, “e ha i preso i voti proprio in questa città”.
Il pubblico però si infervora prima con un medley dei suoi evergreen: da “Walk on by” a “This guy's in love whit you” fino a tanti altri. Poi viene una raccolta delle sue più importanti colonne sonore dei film che gli hanno valso tre Oscar: da “What's new, Pussycat?” a “Butch Cassidy” con “Raindrops Keep Fallin' on My Head”, cantata da tutti i presenti. Insomma,una carrellata del meglio del cinema americano degli anni '60 e '70. E infine il pubblico tributa un applauso lunghissimo a questo musicista ispirato e di una prodigiosa creatività.
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