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Recensioni |
Pubblicato il 09/01/2019 alle 18:33:17 | |
Alea & the Sit - Generation, il nuovo pop jazz tradizionale
Generation e' il secondo disco della brindisina Alea la quale, in questo lavoro, si e' fatta accompagnare dal trio lucano The Sit. Un disco che riprende il cammino iniziato con il lavoro precedente intitolato Spleenless.
Generation e' il secondo disco della brindisina Alea la quale, in questo lavoro, si e' fatta accompagnare dal trio lucano The Sit. Un disco che riprende il cammino iniziato con il lavoro precedente intitolato Spleenless.
È uno di quei lavori che io chiamerei senza tempo. Lo chiamerei così perchè un disco suol jazz è sempre uguale a se stesso, in qualunque tempo esso venga prodotto. Alea potrebbe essere un Jason “Jay” Kay di 20 anni fa con i suoi Jamiroquai.
Se Alea ha cominciato facendoci ascoltare del soul tradizionale, in questo “Generation” il jazz soprattutto, ma anche il funk, sono elementi di spicco. Il trio lucano dei Sit, composto da Giuseppe Trivigno, Giuseppe Pignatelli e Aris Volpe, ben supportano il progetto. C'è un uso ben consapevole della tradizione musicale di quel genere, il che rende l'album di Alea un ottimo lavoro.
Non c'è da aspettarsi novità sonore, in quanto si ascolta in “Generation” eleganza e rispetto. Preferisco il cantato in inglese che si sposa meglio con la metrica musicale. Interessante la tribale “Joie”
La tracklist:
1) Dadaism
2) Whisper
3) The wait
4) Blue
5) Generation Y
6) Joie
7) Horizon
8) Don't walk on me
9) Pick me up (prelude)
10) Pick me up from the chasm
11) Dadaism (radio edit)
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