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Pubblicato il 19/05/2008 alle 07:49:19
Una buona recensione quella che MusicMap dedica al cd degli Ariema
di Francesca Odette Croxignatti
Belle le parole di Andrea Rossi su tutto l'operato della nostra U.d.U. Records, ma anche su questa band che avrebbe bisogno solo di maggiore continuita' compositiva. L'originalita' c'e'...!

Belle le parole di Andrea Rossi su tutto l'operato della nostra U.d.U. Records, ma anche su questa band che avrebbe bisogno solo di maggiore continuita' compositiva. L'originalita' c'e'...!

Se dovessimo usare le parole del nostro diretur Giancarlo Passarella, potremmo sicuramente dire che questa recensione e' heavy fyel/benzina pesante di cui tutta U.d.U. Records ha quotdianamente bisogno per andare avanti. Ma anche gli ariema necessitano di questo tipo di spinta emotiva per proseguire nella loro ricerca musicale...

Scrive tra l'altro Andrea Rossi ..La U.D.U. Records (U.D.U. sta per Ululati Dall'Underground) ne fa di cotte e di crude. Nel senso che produce e crea dischi tra loro diversissimi, spesso dicotomici. E' difficile trovare punti di contatto tra il pop italiano di Marydim, le folate noise rock degli Acid Brains e, magari, l'elettronica minimale di Tenedle. Se analizzate l'operato di qualche altra etichetta, troverete che il più delle volte c'è uno stile comune tra le proposte: ci sono label specializzate in rock, altre in dance, altre in musica d'autore, altre in folk. La U.D.U. Records, quindi, in cosa è specializzata? In tutto, quindi in niente? No. A ben pensarci, c'è un filo che unisce tutte le sue produzioni, un comune denominatore: la qualità. Per l'ennesima volta, una produzione piovuta sul nostro tavolo dalla suddetta etichetta, si distingue per varietà e, appunto, per qualità..

Grazie... veramente grazie per vaer cosi' bene fotograto la nostra operativita'. Ma veniamo alle parole sul cd ...Gli Ariema sono totalmente diversi da tutte le altre produzioni della label: ma, anche stavolta, è quasi impossibile parlare male di questo disco. Disco che ha avuto un parto lungo e sofferto: "Cervello Chimico" e "La Tesi" erano state già precedentemente inserite in un demo del 2003, "Effetto Placebo" è un vecchio pezzo mai registrato in studio ma sempre eseguito dal vivo, tutti gli altri brani sono nati nel 2004, ed arrivano alla pubblicazione nel 2006, dopo che la band, aggiudicatasi il premio della critica alla IX edizione della rassegna Suoni Nella Notte, riceve in premio la registrazione, realizzazione grafica e stampa del disco, a cura della suddetta U.D.U. Records con il prezioso ausilio in fase di registrazione di Bob Rose....

Ed ora prepariamo alla conclusione, dove Andrea Rossi domostra il suo amore per le analisi complete...Il coniglio raffigurato sulla copertina è il Cignalino "vero e originale" di cui si racconta nell'omonima "Io odio il tuo Cignalino" (si tratta della mascotte della band, di proprietà della cantante Sara Matteini Chiari), mentre i 50 centesimi del titolo dell'album non sono altro che il costo del pedaggio autostradale da Prato Est a Firenze Nord, alcune delle varie provenienze della band (c'è anche Perugia, in effetti...). Tante monete da 50 centesimi, spiegano gli stessi ragazzi, sono entrate nelle casse della Società Autostrade durante il concepimento dei pezzi che compongono il lavoro; e, inoltre, i cd sono stati venduti ai concerti a 5 euro l'uno. Essendo contenuti 10 brani, se fate il conto sono esattamente 50 centesimi a canzone. Li valgono? Certo, anzi varrebbero ben di più, tale e tanto è il lavoro che si coglie dietro ogni singola proposta. Prendiamo ad esempio "Effetto placebo", che chiude il lavoro: ci troverete scrittura tipicamente italiana, quasi cantautorale, poi progressive rock, poi hard rock, poi sperimentazione. Diversi gruppi, insomma, all'interno dello stesso ensemble. Diverse proposte, quindi, all'interno dello stesso disco. Tutte valide. Senza eccezioni. Un'altra bella realtà scovata dalla U.D.U. Records. Alla quale devono andare sinceri complimenti...

I complimenti vanno anche estesi a tutta MusicMap.

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