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Recensioni |
Pubblicato il 23/09/2017 alle 11:32:54 | |
Impressionante l’abbraccio dei fans a Caparezza ieri all’Hard Rock Cafe’ di Firenze
Oltre mille persone sono intervenute all’evento organizzato dalla Galleria del Disco: l’artista pugliese alla fine era stanco e felice. Ha concesso una intervista a Teleregione Toscana , parlando dell’anima del cd Prisoner 709..
Oltre mille persone sono intervenute all’evento organizzato dalla Galleria del Disco: l’artista pugliese alla fine era stanco e felice. Ha concesso una intervista a Teleregione Toscana , parlando dell’anima del cd Prisoner 709..
Avrei potuto usare bagno di folla, ma non avrebbe reso bene l’idea: come Caparezza mi ha confessato nell’intervista televisiva, quello che i fans gli stanno tributando è un vero e proprio abbraccio.
La cronaca di ieri è facile da farsi, perché l’evento è stato positivo sotto tutti i punti di vista: Andrea Anastasi e Silvano Piani (della Galleria del Disco) hanno cucito i rapporti con la casa discografica Universal, per poi chiedere allo staff dell’Hard Rock Cafè fiorentino se erano interessati ad ospitare il firma copie. Nella foto sono con Gabriele Zecchino (giovane camerman di Teleregione Toscana) e sullo sfondo si vede proprio Silvano Piani: grazie all’organizzazione logistica di Tommaso Dettori, l’intervista l’abbiamo realizzata in un angolo suggestivo dell’Hard Rock Cafè ovviamente immersi tra mille cimeli che grondano storia e farebbero la felicità di fans e collezionisti di memorabilia… La foto del backstage sono state realizzate da Sara Benvenuti.
Per due e mezza Caparezza ha firmato cd & vinili, prestandosi a foto sorridenti con ciascun fan: non è sfuggito a tutti come l’artista abbiamo privilegiato i non normodotati, portandoli tra i primi ad incontrarlo .. ma la fila dei fans era veramente lunga, partendo da via del Campidoglio, per poi toccare Piazza della Repubblica e girare attorno all’isolato, sino a quasi Palazzo Strozzi.. per questo l’aggettivo impressionante non mi sembra affatto esagerato. Coppie di turisti giapponesi hanno immortalato (con foto e collegamenti web) quello che stava succedendo al centro di Firenze, così come una coppia di anziani turisti canadesi (esattamente di Wichita, Ontario) hanno notato la t-shirt indossata da Andrea Anastasi, dedicata a quel capolavoro che è Thick as a brick dei Jethro Tull e gli hanno fatto i complimenti e poi mi hanno chiesto chi era quel rapper italiano che stava firmando autografi. Quando gli ho detto il nome, si sono collegati con i figli & nipoti e gli hanno raccontato tutto: dal Canada è arrivato un apprezzamento sulla musica di Caparezza ...che ho subito portato all’attenzione di Luigi Astorino, il collaboratore che segue Caparezza in tutti i suoi spostamenti.
Cosa ci siamo detti nell’intervista? Premesso che la vedrete completa presto su Teleregione Toscana ch86, posso anticiparvi che abbiamo parlato ovviamente di Prisoner 709, ma anche di tanti altri aspetti della sua carriera e del fatto che entrambi conosciamo i Puntiespansione: mi ha anche raccontato di come è nata la collaborazione di Tony Hadley per il brano Goodbye malinconia (tratto dall’album Il sogno eretico del 2011) …. ed ora il problema della fuga dell’eccellenza giovanile dall’Italia ormai è di dominio pubblico!
Vi è poi un altro aspetto dell’incontro con Caparezza che potrei definire più intimo e personale: gli ho regalato una copia autografata del libro Dolore no-te, raccontandogli di come da qualche anno mi stia dedicando al rapporto tra dolore e musica, dei benefici di questa sui valori alterati del nostro corpo, arrivando sino alla sincronicità, sviluppata dal filosofo C.G. Jung e valorizza da Sting, anche tramite l’ultimo disco con i Police.
Chiaccherando su questo aspetto medico, è ovvio che siamo ritornati a concentrarci sull’essenza di Prisoner 709, nato proprio dal momento cronico che Caparezza sta vivendo come uomo: la sua fortuna è nell’essere anche artista, persona che perciò può comunicare ad un vasto pubblico come da una fase critica si possa emergere, anche solo enfatizzando un grosso guaio come l’acufene .. Per chi viene dalla Luna, è uscito dal tunnel, ma si trova a vivere in una epoca di confusianesimo.. una nuova battaglia da affrontare!
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