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Rumours |
Pubblicato il 28/02/2007 alle 14:09:45 | |
Sanremo 2007: la prima serata non decolla
Ma Baudo mette le mani avanti: «Non paragoniamo gli ascolti di adesso con quelli delle edizioni precedenti».
Chissà se Giorgio Panariello, che proprio a Musicalnews aveva parlato bene di questa 57esima edizione del Festival di Sanremo spendendo parole di elogio per Baudo e soci, starà gongolando dopo aver appreso i dati di ascolto della prima serata della kermesse, che non sono decisamente soddisfacenti: 9.760.000 spettatori con il 44,82% di share per l'intera trasmissione, andata in onda dalle 21,10 a 0,30. Nella fascia di prime time, le persone davanti alla tv sono state 10.979.000, con il 37,94% di share. Ebbene, perché il buon Giorgio dovrebbe aver gongolato? Presto detto: perché a lui, e al suo tanto bistrattato Festival, è andata meglio. La prima puntata di Sanremo 2006, infatti, aveva registrato in prime time 13.061.000 spettatori e il 45,01% di share. Ancora meglio Paolo Bonolis nel 2005: 16.599.000 spettatori e 54,69% di share. Ieri sera i picchi sono stati due: in valori assoluti 14.920.000 all'inizio della serata, e in share alle 23,20 quando, su Raiuno, era sintonizzato il 54,91% degli spettatori. La prima parte della serata ha avuto il 43,80% con 12.452.000, la seconda il 47,08% con 6.759.000. Il Dopofestival, condotto da Piero Chiambretti e finito alle 2 di notte, ha avuto una media del 40,69%, con 1.650.000 spettatori. Un Dopofestival senza dubbio “caliente”, com’è d’altronde nella sua tradizione, con Milva (molto bella la sua “The show must go on”) che si è detta offesa per la performance comica di Antonio Cornacchione – uno degli ospiti della serata inaugurale – reo di aver fatto “una cosa non gradevolissima contro il nostro Premier Prodi”, e Roby Facchinetti dei Pooh che ha risposto piccatamente per le rime ai giornalisti che hanno criticato la sua non eccezionale interpretazione, insieme al figlio Francesco, della canzone “Vivere normale”. Per il resto, questo primo assaggio di Festival è scorso in maniera normale, classica, come era lecito aspettarsi da uno come Pippo Baudo, il quale ha annunciato che ogni serata sarà impostata in maniera diversa. In attesa, dunque, di sapere cosa ci attenderà questa sera, ci affidiamo al commento dei dati Auditel da parte dello stesso Pippo, che questa mattina in conferenza stampa ha dichiarato: «A me interessava fare un Festival che puntasse sulla musica; abbiamo avuto il coraggio di mettere in prime time i giovani, e questo è il vero rischio che abbiamo corso, ma consapevolmente. In questo senso, sono molto soddisfatto: le canzoni sono piaciute e la difficoltà era far ascolto con le canzoni. Da questo punto di vista il Festival cambia linea, rientra nei binari». Parando le mani avanti, Baudo ha poi chiesto di «non paragonare mai gli ascolti di adesso con quelli delle edizioni precedenti. C'è tutta un'altra disposizione del pubblico, ognuno sceglie la propria trasmissione. Quando una tv generalista finisce al 50%, è fortissima». Comunque, ha concluso, «Un Festival della canzone rimane sempre un Festival della canzone. E allora, cerchiamo di mantenerlo nella sua specificità».
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