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Recensioni |
Pubblicato il 16/06/2011 alle 19:05:34 | |
In “Amore, libertà e censura” Donato Zoppo racconta l'amore e il non amore di Lucio Battisti
A distanza di 40 anni, Donato Zoppo analizza il 33 giri Amore e non amore di Lucio Battisti facendo rivivere ai lettori quel magico periodo del cantante reatino
“Amore, libertà e censura. Il 1971 di Lucio Battisti”
di Donato Zoppo
(Aereostella)
Luglio 1971. “Amore e non amore”, un inedito LP di Lucio Battisti fa capolino nei negozi di dischi. Accolto con il solito entusiasmo dai fan del cantante, l’album mal supportato dalla Ricordi con una inefficiente campagna promozionale non tardò a raggiungere le posizioni di vertice della classifica di vendite.
Quaranta anni dopo questo 33 giri diventa ancora protagonista grazie a Donato Zoppo che nel libro “Amore, libertà e censura. Il 1971 di Lucio Battisti”, pubblicato da Aereostella, affronta un affascinante viaggio a ritroso nel tempo.
Introdotto dalla prefazione di Giorgio “Fico” Piazza, bassista dei Quelli e della P.F.M. fino al 1974 e storico collaboratore di Lucio Battisti, Zoppo, forte di una “narrazione” scorrevole, non rinuncia a raccontarci degli esordi del cantante reatino e del suo importante incontro con Mogol.
E’ difficile parlare ancora di Battisti, ma il merito di Zoppo è quello di saper coinvolgere il lettore, rendendolo fattivamente partecipe, grazie ad una insolita scrittura fluida.
Non è solo una analisi dettagliata dell’album di Battisti, ma anche la storia di altre storie dell’epoca, di influenze musicali e di momenti vissuti durante le registrazioni dei brani. “Amore e non amore” è il disco della svolta musicale di Lucio Battisti e l’intento dell’Autore è quello di restituire una precisa identità ad un album che verrà ricordato soprattutto per la censura RAI subita da “Dio mio no”.
Zoppo si sofferma sul cambio di direzione e sul desiderio di Battisti di raggiungere una maggiore libertà artistica, tutto ciò senza trascurare che proprio in quegli anni, e maggiormente nel 1971, in Italia c’era un grande fermento musicale. Una crescita che ha portato i New Trolls, Le Orme, i Delirium, gli Osanna, a confrontarsi con tutte le novità che arrivavano dagli States e dall’Inghilterra.
Da qui l’evidenza di quanto siano state importanti le collaborazioni dei musicisti che Battisti voleva sempre con sé e di personaggi fondamentali come Valter Patergnani. Essenziali risultano essere le testimonianze di Franz Di Cioccio, Franco Mussida, Alberto Radius, Dario Baldan Bembo che, con i loro ricordi, rendono il libro ancora più interessante.
Quindi non solo Battisti, nel libro di Donato Zoppo, ma anche quei musicisti e quei gruppi cresciuti al suo fianco, come la Formula 3, o che, come la P.F.M. (band nata dallo scioglimento dei Quelli), pur partecipando alle sessions trovarono una giusta collocazione nel nascente filone del rock progressivo.
In “Amore, libertà e censura” l’analisi di Zoppo è accurata e mai fine a sé stessa. Continui sono i collegamenti con le realtà musicali che Battisti apprezzava in quegli anni. Oltre ad essere evidente quanto Battisti tenesse in grande considerazione il rhythm ‘n’ blues e ascoltasse con enorme interesse gruppi come i Led Zeppelin e tutto l’hard rock britannico e il movimento prog, è curioso sapere dell’influenza ricevuta dalla musica dei Vanilla Fudge, gruppo psichedelico americano conosciuto in Italia solo per una apparizione alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia nel 1969, culminata nella vittoria della Gondola d’Oro con il brano “Some velvet morning”.
Leggendo “Amore, libertà e censura” sarete invogliati all’ascolto di “Amore e non amore”, rivelandosi una preziosa guida all’ascolto nel capitolo dedicato all’analisi degli otto brani che lo compongono. I testi di Mogol, nei quali viene mostrata una diversa dimensione sessuale della donna, e le musiche di Battisti, che passano dal rock al soul dei brani cantati fino al prog acerbo degli strumentali, vengono descritti perfettamente tanto da sembrare di essere presenti in sala di registrazione.
Perfetto nella narrazione priva di sbavature, Donato Zoppo presta anche grande attenzione alle note ed alla discografia rendendo “Amore, libertà e censura” un libro ideale per tutti i fan di Battisti e della musica in generale. Imperdibile.
Bibliografia di Donato Zoppo:
2006 - Premiata Forneria Marconi 1971-2006: 35 anni di rock immaginifico (Editori Riuniti)
2007 - La Musica dei Lingalad - da Tolkien ai Segreti della Natura (Bastogi)
2011 - Amore, libertà e censura. Il 1971 di Lucio Battisti (Aereostella)
Collaborazioni:
2003 - Racconti a 33 Giri - 50 Album per Scoprire il Rock Progressivo Italiano (Centro Studi per il Progressivo Italiano (CSPI))
2006 - Altre Storie - La Compagnia dell'Anello
2007 - 100 dischi ideali per capire il rock, curato da Ezio Guaitamacchi (Editori Riuniti)
2009 - Prog 40 - Quarant'anni di Progressive rock nel mondo (Edizioni Applausi)
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