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Recensioni |
Pubblicato il 25/03/2009 alle 21:45:49 | |
Lilli Greco, Maurizio Becker e Francesco Coniglio ospiti del Melbookstore di Firenze, intervistati da Giancarlo Passarella
Poche ore fa e' stato presentato il libro C'era una volta la RCA, ma anche la nuova rivista Musica Leggera con tanto di dibattito sul valore storico dei Beatles e della musica tradizionale italiana contro l'invasione rock.
Poche ore fa e' stato presentato il libro C'era una volta la RCA, ma anche la nuova rivista Musica Leggera con tanto di dibattito sul valore storico dei Beatles e della musica tradizionale italiana contro l'invasione rock.
La saletta adibita alle conferenza stampa e' piena in ogni ordine di posti: molti sono giornalisti, ma ci sono anche musicisti rock e blues, manager di gruppi rock, direttrici di cori gospel e produttori discografici dell'ambiente fiorentino.
Il nostro diretur Giancarlo Passarella fa gli onori di casa ed alle 18.15 comincia a presentare gli ospiti, facendogli alcune domande: Maurizio Becker e Francesco Coniglio raccontano di come e' nata la voglia di fare un magazine come Musica Leggera e di quale sia il lavoro di tutti i giorni, ma la sorpresa e' la verve che Lilli Greco mette quando difende a spada tratta il valore storico e culturale dell'esperienza della RCA, poi lasciata miseramente scomparire da funzionari gretti ed ottusi. Gli episodi che raccontano spaziano dall'analisi metrica delle composizioni di Ennio Morricone ai ricordi su come ha convinto la sua dirigenza a mettere sotto contratto un personaggio interessante come Paolo Conte, da tutti accettato come autore, ma non come cantante ed interprete. Dice Lilli Greco...E Paolo Conte e' l'unico musicista moderno italiano che ha qualcosa da dire nel panorama mondiale. Altro che quelli che scimmiottano il rock anglosassone, tutto rumore! Ma come fa Veltroni a dire che sono i Beatles gli unici musicisti che nel XIXesimo secolo hanno detto qualcosa di nuovo...!
Apriti cielo! Nessuno vuole difendere un personaggio ora scomodo come Veltroni, ma ... insomma i Beatles non si possono criticare! Per riuscire a capire con quale coraggio Lilli Greco abbia potuto affermare cio', bisogna far conoscere al grande pubblico i suoi lavori e dire che lui è stato uno dei produttori principi della Rca negli anni in cui la casa discografica americana (tramite la sua filiale romana sulla Tiburtina), era il fulcro del nascente fenomeno dei cantautori. Qualche disco dove lui ci ha messo le mani come produttore?
* 1972 - Theorius Campus di Francesco De Gregori e Antonello Venditti
* 1972 - Jannacci Enzo di Enzo Jannacci
* 1973 - Le cose della vita di Antonello Venditti
* 1974 - Quando verrà Natale di Antonello Venditti
* 1975 - Paolo Conte di Paolo Conte
* 1975 - Lilly di Antonello Venditti
* 1979 - Un gelato al limon di Paolo Conte
* 1979 - Jenny Sorrenti di Jenny Sorrenti
* 1979 - Ehi ci stai di Goran Kuzminac
* 1981 - Paris milonga di Paolo Conte
* 1982 - Appunti di viaggio di Paolo Conte
* 1985 - È piazza del Campo di Mario Castelnuovo
Non risparmia nemmeno critiche a certi strafamosi cantautori italiani, passando da Pino Daniele a Francesco De Gregori, il quale nel 1973 nel brano Marianna al Bivio canta ......Lilli Greco non capisce, ma che Dio lo benedica..., ricambiandogli cosi' lo scambio di apprezzamenti.
E' bene a questo punto precisare che Maurizio Becker e Francesco Coniglio non hanno fatto da comparse nella conferenza stampa al Melbookstore di Firenze, ma indubbiamente il 75enne Lilli Greco ha catalizzato su di se' l'attenzione del pubblico. Abile la strategia di Giancarlo Passarella che ha sempre riportatto l'attenzione sulla rivista Musica Leggera, perche' era questo l'argomento dell'incontro: Maurizio Becker e Francesco Coniglio hanno prontamente colto al balzo ogni palla lanciata, facendoci capire il perche' di questa scommessa editoriale, come mai non presenta assolutamente una recensione di un cd, ma punta tutto sulle monografie di personaggi che hanno (negli ultimi 50 anni) detto qualcosa di concreto nel panorama del made in Italy. Forse per capire appieno Musica Leggera bisogna partire dall'ultima pagina e da una rubrica che illustra gli operatori sconosciuti, quelli che magari fanno grande un disco ed ai quali viene dato solo un ringraziamento veloce. Molti di loro sono operai che e' giusto conoscere, perche' fautori di una costruzione famosa la cui notorieta' e' pero' tutta nel cantante a cui il disco e' legato.
Musica Leggera ...e' una rivista per chi, appena acquistato un disco, in autobus, imparava a memoria tutto quello che c’era scritto sulla copertina e sulle etichette, prima di arrivare a casa…: dopo l'incontro fiorentino possiamo sostenere che e' molto di piu', molto ...
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