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Interviste |
Pubblicato il 04/05/2011 alle 08:05:26 | |
Tra barocco ed il rock primordiale dei Beatles: le sette note in nero di Fabio Frizzi...
Trova Daniele Silvestri arguto e poetico! Grazie ad Angela Iantosca , siamo riusciti ad intervistare il fratello maggiore di Fabrizio Frizzi, in procinto di domandarsi pubblicamente Ma chi me l'ha fatto fare?.
Trova Daniele Silvestri arguto e poetico! Grazie ad Angela Iantosca , siamo riusciti ad intervistare il fratello maggiore di Fabrizio Frizzi, in procinto di domandarsi pubblicamente Ma chi me l'ha fatto fare?.
Il suo spettacolo concerto sara' in scena dal 10 al 12 Maggio al Teatro Centrale Preneste a Roma ed e' presentato come un viaggio attraverso l' universo musicale di un artista eclettico che non ha mai smesso di sperimentare con le colonne sonore: questo Fabio Frizzi, il quale garbatamente si e' sottoposto alle nostre 10 canoniche domande, tra Zombie e Fantozzi, strizzando l'occhio a suo (intonato) fratello Fabrizio ...
Bentrovato a Fabio Frizzi, musicista bolognese che ama commentare con le note le immagini che gli girano attorno: le piace come descrizione?
Mi piace molto, primo perché anche se vivo da tanto tempo a Roma vado sempre fiero della mia bolognesità. Secondo perchè ho scritto di tutto, ma la musica per l'immagine è il mio pallino da sempre.
La sua biografia ci parla di oltre 70 film (e decine di serie tv) che l'hanno infatti vista come curatore delle colonne sonore...
Ho avuto la grande fortuna di tramutare in professione quella che è stata fin da piccolo la mia passione. E anche quella di iniziare la mia carriera quando il cinema italiano era ancora molto vivo. Magari come dice qualcuno, di serie B........ ma vivo!
Come si puo' passare dalle colonne sonore dei primi Fantozzi a Zombie2? Qual'e' il suo modus operandi? Quando visiona il progetto e/o il testo su cui la sua musica dovra' avere visibilita'?
É importante per un musicista poter contare su una certa personalità. Passare da un film comico ad un film drammatico o ad un film horror è abbastanza semplice coniugando sensibilitá ed esperienza. É importante leggere attentamente la sceneggiatura, visitare il set quando possibile e soprattutto ascoltare i consigli e le indicazioni del regista. E poi appena esiste un primo montaggio del prodotto entrare nella storia completamente. Sará lei a suggerire l'atmosfera necessaria.
Fabio Frizzi uomo e Fabio Frizzi musicista: riescono le due entita' a convivere? Ci sono momenti dedicati a qualche hobby?
Devono convivere, un musicista come ogni artista esprime sempre quello che è, filtra l'esperienza reale attraverso la creatività. Di hobby potenziali ne avrei tanti ma lavoro e famiglia sono le cose più importanti e mi assorbono completamente.
Inevitabile chiederLe del rapporto con suo fratello, di cui ci giunge voce non essere proprio un talento canoro...
No, perchè? Fabrizio canta bene ed è anche un buon conoscitore della musica (e un grande appassionato). Ci vogliamo molto bene, abbiamo grande considerazione per le reciproche professionalità. Riusciamo anche a trovare un po' di tempo da dividere insieme e non manca una bella complicità.
Quali sono stati gli artisti che ha amato di piu' in gioventu'? Quali invece quelli che attualmente l'hanno piu' convinta per la loro unicita'?
In questo spettacolo racconto anche questo, i miei gusti e le mie passioni musicali. Sicuramente ho molto amato i Beatles, ma credo che fra gli anni cinquanta e i primi anni settanta ci sia solo l'imbarazzo della scelta. Il piú grande di tutti? Johann Sebastian Bach, irraggiungibile. Oggi tante cose buone ma molta confusione, specie da noi. Uno che mi piace molto, Daniele Silvestri, intelligente, arguto, spesso poetico.
Nel 2003 il suo incontro con Quentin Tarantino: ricordi, angosce, aneddoti...
Tarantino é un grande ammiratore di Lucio Fulci, mio grande amico, regista di culto soprattutto fuori dai confini italiani. Per il film Kill Bill 1 chiede un brano inserito nel film Sette note in nero, che avevo scritto con il mio trio dell'epoca Bixio Frizzi Tempera. Grande emozione alla prima, il nostro pezzo non sfigurava, anzi....
Nel manifesto del suo spettacolo un sacco di personaggi sono alle prese con improbabili strumenti da suonare: chi l'ha concepito? Rappresenta bene lo spirito di Chi Me L'Ha Fatto Fare?
L'idea veniva dalla copertina di Sgt. Pepper's, poi il nostro grafico ha preso una strada sua, sono registi, attori e musicisti che fanno parte della mia storia, che creano una mia orchestra virtuale. Trovo formidabile Bach che suona un basso elettrico a sei corde...
Trasferiamoci con una navicella spazio/tempo: in quale epoca Fabio Frizzi si trasferisce? E perche'?
1700, epoca della musica barocca. Ho sempre pensato di essere già vissuto in quell'epoca. Un periodo musicale che mi diverte e mi appartiene. E poi mi ci vedo come Maestro di Cappella di qualche signore della Mitteleuropa.
Questo spettacolo Chi Me L'Ha Fatto Fare? Come e' stato impostato? Cosa ci dobbiamo aspettare?
Di base è un'autobiografia musicale con aneddoti, ad ogni brano corrisponde uno spunto tratto dalla mia vita, non solo professionale. Il tutto si puó trasformare in un bel viaggio attraverso la nostra epoca, cosí influenzata dal costume musicale. Alcune delle mie musiche piú popolari e alcuni brani dei miei riferimenti musicali, Bach, Beatles, De André, Rustichelli, Pino Daniele e anche un po' di Rota.
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