Musical NewsMusicalNews
  Cerca

MusicalNews: le notizie che gli altri non hanno! - real news by true fans for hot peopleCOLLABORA CON NOI
 Editoriale
La tutela del prodotto autoctono: la polemica su Mogol e le quote di musica italiana..
 

www.fanzine.net
 Interviste
•18/04 - Closer: guardando al futuro!
•13/04 - I Desounder sono sicuri: cambiare il mondo con il rock? Si può fare.
•10/04 - Alex De Vito presenta Io sono fuori
(altre »)
 
 Recensioni
•25/04 - JM - Uno (Jap rec), il rap che si fa cantautorato
•24/04 - Gran Bal Dub - Benvenguts a bord (Self) modernità e tradizione
•18/04 - Il negozio di musica di Rachel Joyce, un'appassionante favola moderna
(altre »)
 
 Comunicati
•24/04 - Viaggio in Italia, cantando le nostre radici con AdoRiza e Tosca
•23/04 - Cranberries, In The End l'ottavo e ultimo album
•23/04 - Piero Pelù a novembre in tour con i Bandidos
(altre »)
 
 Rumours
•24/04 - Resistenze Elettriche, torna Lo ZOO di Berlino con Patrizio Fariselli e Christiane F.
•23/04 - Vinicio Capossela on air Il povero Cristo
•23/04 - Emma Muscat e Biondo insieme in Avec Moi
(altre »)
Recensioni
Pubblicato il 02/05/2012 alle 18:45:15
Rosso Dalmata - Omonimo (U.d.U. Records 2012), indie rock bolognese poco dandy!
di Silvio Mancinelli
Da Bologna con furore. I Rosso Dalmata provano a cimentarsi con il loro primo lavoro omonimo e con un singolo che, gia' dal titolo Mina si fa di ketamina, potrebbe portare ad essere ricordato bene dai fruitori di internet.

Da Bologna con furore. I Rosso Dalmata provano a cimentarsi con il loro primo lavoro omonimo e con un singolo che, gia' dal titolo Mina si fa di ketamina, potrebbe portare ad essere ricordato bene dai fruitori di internet.

Il disco comincia come potrebbe iniziare un disco dei Bluvertigo dopo esserci ricongiunti. Ma la mia è una sensazione sbagliata, perché in realtà questo disco composto da una decina di canzoni si ispira completamente al rock britannico, più al ritmo dei primi Artic Monkeys che agli Strokes. Il disco infatti gira velocemente con ritmi sostenuti, tranne appunto quando c’è una spruzzata di elettronica, che li porta verso ad altre strade come succede nella divagazione finale di Ho mal di dandy o, appunto nell’incipit del disco. Per il resto i Rosso Dalmata che, comunque affrontano anche temi seri, nel loro apparente superfluo divertimento, se la cavano bene, e per questo potrebbero veramente sfondare nei canali musicali tradizionali, dove il rock indie non è visto granché bene. Bravi.

 Articolo letto 2819 volte


Pagina stampabile