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Interviste
Pubblicato il 07/09/2013 alle 12:09:29
David Byrne & St.Vincent in tour in Italia con Love This Giant
di Alessandro Sgritta
Saranno in tour in Italia (il 9 a Brescia, il 10 a Padova, l’11 a Roma e il 12 a Firenze) con il loro nuovo album, pubblicato a Settembre dalla 4AD. Si sono incontrati nel 2009 al Radio City Music Hall di New York.

Saranno in tour in Italia (il 9 a Brescia, il 10 a Padova, l’11 a Roma e il 12 a Firenze) con il loro nuovo album, pubblicato a Settembre dalla 4AD. Si sono incontrati nel 2009 al Radio City Music Hall di New York.

Abbiamo intervistato David Byrne e St.Vincent, che saranno nei prossimi giorni in tour in Italia (il 9 a Brescia, il 10 a Padova, l’11 a Roma e il 12 a Firenze) con il loro nuovo album “Love This Giant” (nella foto), uscito lo scorso 11 settembre e pubblicato in tutto il mondo dalla 4AD con la licenza esclusiva della Todo Mundo, l’etichetta di David Byrne. Registrato in circa 2 anni in gran parte al Water Music studio di Hoboken (New Jersey), l’album è una collaborazione nel più vero senso del termine, con Byrne e St.Vincent (la polistrumentista e cantautrice americana Annie Erin Clark) che hanno scritto insieme 10 delle 12 tracce del disco, e un’altra canzone ciascuno per conto proprio.

L’album si fonda sul suono di una esplosiva “brass-band” ed è alimentato dalle programmazioni di batteria di John Congleton, produttore degli ultimi 2 dischi di St.Vincent. Byrne ha suonato con Clark al suo (di lei) show “America Songbook” al Lincoln Center nel 2010, e Clark ha contributo con la sua voce al disco “Here Lies Love” di Byrne (con Fat Boy Slim) pubblicato lo stesso anno.

Per quanto tempo avete lavorato insieme a questo disco?
D.B.: Almeno due anni, forse tre, abbiamo entrambi lavorato a queste canzoni mentre facevamo altri progetti, dischi, tour, ecc. e successivamente ci siamo resi conto che ne avevamo abbastanza per fare un disco…

Quando vi siete incontrati e avete deciso di collaborare, di chi è stata l’idea?
A.C.: David e io ci siamo incontrati nel 2009 alla serata di beneficenza “Dark was the Night” al Radio City Music Hall di New York e siamo contattati poco dopo dalla libreria Housing Works per collaborare ad una serata di musica originale (5 o 6 canzoni). Abbiamo cominciato a comporre a distanza, scambiandoci idee in rete sulla struttura delle canzoni mentre ero in tour e rapidamente divenne chiaro che avevamo raccolto più materiale di una sola serata di musica insieme…

Avete collaborato scrivendo insieme dieci delle dodici canzoni, cantandone ognuno circa la metà (6 Byrne, 5 St.Vincent e una insieme), quali sono le due che avete scritto da soli?
D.B.: ce n’è una intitolata “Outside of Space & Time” (scritta e cantata da David Byrne, ndr.) e ce n’è un’altra chiamata “Ice Age” (scritta e cantata da St.Vincent, ndr.), ma non è stato intenzionale, è successo che queste due sono nate individualmente, per il resto del disco ci siamo suggeriti a vicenda arrangiamenti, melodie, ecc. è stato un processo molto collaborativo, a volte una parte è stata scritta da una persona e un’altra parte dall’altra persona, cambia per ogni canzone…

L’intero lavoro è fortemente caratterizzato dal suono di una esplosiva “brass-band” ed è sostenuto dalle programmazioni di batteria di John Congleton (produttore degli ultimi 2 dischi di St.Vincent), sono strumenti reali?
D.B.: sì non ci sono strumenti virtuali, non è un ensemble esistente ma noi abbiamo usato quasi la stessa strumentazione in ogni canzone…

Chi ha prodotto il disco?
A.C.: è una coproduzione di John Congleton e Pat Dillett…

Chi ha deciso di usare una band di ottoni?
D.B.: è stata un’idea di Annie…
A.C.: sì è vero l’ho suggerito io, penso che sia una buona idea avere un concetto prima di iniziare un progetto, a David è piaciuta…

Il suono del disco è stato definito “modern hook-laden rock”, cosa significa?
D.B: credo sia un complimento per dire che è un disco che cattura…sebbene eviti una tradizionale formazione chitarra-basso-batteria in favore di eccentrici arrangiamenti di tromba, si presenta come un rock contagioso e moderno che carica e cattura l’ascoltatore…

Questo disco è molto diverso dai vostri ultimi dischi solisti?
D.B: sì il suono è molto diverso dai nostri ultimi dischi, ma penso che nonostante abbiamo scritto delle cose molto nuove per entrambi si possono sentire degli elementi del nostro stile individuale di scrittura, alla fine è come se ci fosse una terza persona, al di là di noi due, che non è né maschio né femmina, né alta né bassa…

So che Annie ha aperto alcuni concerti di Cristina Donà, che impressione ha avuto di lei?
A.C: forse in un festival in Italia molti anni fa, non ricordo bene…

So che David apprezza molto alcuni cantautori italiani come Fabrizio De André e ha collaborato con il figlio Cristiano nel suo cd “Feelings” del 1997, ha ascoltato anche altre cose?
D.B.: sì è vero (in “Fuzzy Freaky” ha usato un campionamento del brano “Nel bene e nel male”, ndr), recentemente ho ascoltato il doppio cd di Vinicio Capossela, sorprendente, quello sul mare, i marinai, ecc. poi ho ascoltato una giovane donna molto brava, Carmen Consoli, e ho scoperto delle vecchie cose molto interessanti che non conoscevo come Marisa Sannia…

A proposito della sua partecipazione al film di Sorrentino, non tanto rispetto alle musiche, che opinione ha del cinema italiano? lei che ha lavorato anche con Bernardo Bertolucci…
D.B.: ho visto Sorrentino di recente, non conosco molto il cinema italiano, conosco la maggior parte dei film che proiettano qui, ho visto “Il Divo” e “Le conseguenze dell’amore” di Sorrentino ma altri non li conosco, mi aveva presentato un attore che aveva fatto forse venti film e non l’avevo mai sentito nominare, ero un po’ imbarazzato, quindi non conosco tanto ma quello che ho visto mi è piaciuto molto…

Pensa che sia impossibile una reunion dei Talking Heads in futuro?
D.B.: sarebbe noioso, perché dovremmo riavvolgere indietro il nastro dall’inizio? Abbiamo fatto dei dischi davvero interessanti, che non suonavano come nessun altro esistente in tutto il mondo, perché dovrei tornare indietro e ripetermi?

Forse perché molte band degli anni ’70 e ’80 sono tornate insieme recentemente…
D.B.: non è una cosa che mi sorprende, forse alcuni di loro hanno bisogno di soldi, li capisco, non hanno venduto molti dischi all’epoca e meritano di guadagnare i soldi e i fan che non hanno avuto prima, ma in altri casi si tratta di gruppi di successo, quindi perché dovrebbero rifarlo ancora?

Immagino che molti sarebbero felici di rivedere i Talking Heads perché forse erano troppo giovani quando hanno fatto gli ultimi concerti, in ogni caso suonerete dei vecchi brani dei Talking Heads nel vostro prossimo tour?
D.B.: sì, un paio, non faremo solo i brani del nuovo disco, faremo queste canzoni ed un gruppo di canzoni che sospettiamo il pubblico conoscerà, con una band che include otto suonatori di ottoni, un tastierista e un batterista…

Siete attualmente in tour in Europa, quando verrete in Italia?
A.C.: saremo il 9 settembre vicino a Brescia (Teatro del Vittoriale di Gardone Riviera), il 10 a Padova (Gran Teatro Geox), l’11 a Roma (Auditorium Parco della Musica) e il 12 a Firenze (Teatro Verdi)…

Perché il disco si intitola “Love This Giant”? chi è questo gigante?
D.B.: penso che il gigante sia l’umanità, lui è molto ecumenico, ama tutti…

Avete deciso di far uscire il disco l’11 settembre per un motivo particolare?
A.C.: no il disco doveva uscire il secondo martedì di settembre e purtroppo è capitato l’11 settembre, ma non è necessariamente una commemorazione dell’attentato alle Twin Towers…

Continua a usare la bicicletta a New York e lo fa anche quando va in tour? Quali sono le città italiane che ha girato in bicicletta?
D.B: sì, vado spesso in ufficio in bicicletta, fa molto caldo, l’anno scorso ero a Roma per incontrare Sorrentino e ho affittato una bicicletta, uso la bicicletta ovunque vado in Italia a parte Venezia, ma al lido sì, in città sarebbe interessante (ride)…

Ha appoggiato molto Obama, che ne pensa di questi anni di gestione? Cosa potrebbe migliorare?
D.B: mi ha deluso che ha messo i banchieri nelle mani delle banche, l’economia e le banche hanno bisogno di essere regolamentate, anche dopo il crash finanziario e gli scandali che sono venuti fuori non possono aiutarsi da soli, se non vengono regolamentate rischiano di andare molto male…

Tour italiano David Byrne & St.Vincent:
- Lunedì 9 settembre: Gardone Riviera, Teatro Del Vittoriale (Brescia)
- Martedì 10 settembre: Gran Teatro Geox (Padova)
- Mercoledì 11 settembre: Auditorium Parco della Musica (Roma)
- Giovedì 12 settembre: Teatro Verdi (Firenze)

Info:
www.ilovestvincent.com
http://lovethisgiant.com

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