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Interviste |
Pubblicato il 06/02/2016 alle 15:42:28 | |
Masterizzata a Nashville, la ballata del sindaco pescatore porta ai nostri microfoni Vittorio Merlo ..
Ha deciso di realizzare questo progetto a sue spese e di donarlo alla Fondazione dedicata alla memoria del sindaco Angelo Vassallo: sicuramente una scelta non vantaggiosa economicamente, ma che gli sta dando tante soddisfazioni ..
Ha deciso di realizzare questo progetto a sue spese e di donarlo alla Fondazione dedicata alla memoria del sindaco Angelo Vassallo: sicuramente una scelta non vantaggiosa economicamente, ma che gli sta dando tante soddisfazioni ..
Personalità poliedrica, nella sua semplicità: la fortuna di conoscerlo da tanto tempo, mi permette di gioire per questa sua ultima produzione artistica...
Buongiorno Vittorio, come sei arrivato a collaborare con la fondazione Vassallo?
Ho scritto la canzone sul Sindaco Pescatore dopo aver letto il libro di Dario Vassallo, presidente della Fondazione, mi sembrava giusto fargli sentire la canzone prima di pubblicarla e così gli ho mandato un provino piano e voce per sapere cosa ne pensava. Mi ha risposto con un messaggio emozionante, molto bello, di ringraziamento, chiedendomi di farla diventare una canzone per la Fondazione Angelo Vassallo. Così ho deciso di realizzare questo progetto a mie spese e di donarlo alla Fondazione, sicuramente una scelta non vantaggiosa economicamente ma di quelle che ti fanno andare a dormire la notte sereno e con una punta di orgoglio in più.
Come hai preparato quella ballata? Sei stato completamente libero nel realizzarla o ti sei attenuto a qualche riflessione di base?
Sono partito dall'idea di raccontare la storia come avrebbe potuto farlo Angelo se fosse stato ancora vivo, cercando di immedesimarmi, come fa un attore quando entra in una parte. In questo mi ha aiutato molto il tanto materiale che c'è in rete sul Sindaco Pescatore. Poi ho pensato che nel cantare di un pescatore non potevo prescindere dalla canzone di De André e ho messo delle citazioni qua e là che i più attenti possono trovare. Quando Renato Marengo mi ha proposto di presentare lui stesso il progetto a Roma ai Trafalgar Studio, mi ha anche detto subito che aveva riconosciuto e apprezzato questi riferimenti. Nella registrazione del brano poi si sente l'inconfondibile tocco magico di Riccardo Zappa, che ne ha curato l'arrangiamento con le sue chitarre, con la batteria di Federico Bragaglia, alle quali io aggiunto il piano e le tastiere. Le discussioni e gli scambi di idee sugli arrangiamenti le abbiamo fatte chiacchierando la sera su Skype. Per la masterizzazione anche qui "evviva la rete!": l'ha fatta magistralmente a Nashville la Sage Audio, tramite un paio di scambi di mail e file in formato wave.
Il videoclip che lancia la canzone è minimale, intimo, semplice: una scelta o una esigenza?
Nella realizzazione del video la Fondazione ha giocato un ruolo fondamentale, perché, con il consenso degli autori, mi ha messo a disposizione dei filmati su Angelo Vassallo. In particolare sono state molto utili le riprese di un'intervista di Marco Giovannelli e dei funerali ad Acciaroli di Sudsostenibile.it. Poi ho chiesto a mia figlia Petra di effettuare le riprese in HD delle parti in cui compaio io ed è stata molto brava e paziente come sempre. Per me era importante che nel video si vedesse soprattutto Angelo Vassallo e il suo territorio, sottolineare l'ispirazione dal libro di Dario Vassallo, l'importanza della lettura e poi firmarlo come cantastorie e bibliotecario. Minimale, intimo, semplice? E' allo stesso tempo una scelta e un'esigenza. Io non sono un regista e le risorse a disposizione sono quelle che sono, siamo stati praticamente a budget zero e guidati dalla passione e dal senso civico. Alla fine abbiamo comunque fatto, secondo me, un bel lavoro, per la canzone e per la Fondazione.
Uno sguardo al tuo passato: ti senti soddisfatto di quello che discograficamente hai prodotto o alcune canzoni/disco forse avevano bisogno di un diverso progetto?
Le primissime autoproduzioni degli anni di MP3.Com e Vitaminic erano sicuramente molto naif... tuttavia senza di quelle e del successo che ebbero, nonostante i loro difetti di gioventù, non mi sarei ritagliato il mio spazio nel mondo della musica. Se ho incontrato Vince Tempera e Roberto Manuzzi per la produzione del mio primo vero CD (Ho sognato Bruno Vespa nel 2005) lo devo alle mie canzoni registrate in casa degli anni 1999-2004. Evidentemente il messaggio c'era e passava al di la della confezione. Quando misi online canzoni come Ferrari, La Mucca Pazza o Non sopporto i Berlusconi mi arrivarono messaggi di apprezzamento e incoraggiamento da tutto il mondo, senza contare i 250.000 download su MP3.Com nel giro di poco tempo con canzoni italiane in un sito prevalentemente anglofono... Per il presente si potrebbe parlare del poco spazio che le radio danno alle produzioni indipendenti e con contenuti originali ma è un discorso generale che non riguarda solo me e le mie canzoni. Come successe per l'industria discografica qualche anno fa sembra di assistere al suicidio collettivo dei grandi network radiofonici che diventano sempre più autoreferenziali e legati ai risultati immediati senza un vero progetto a lunga scadenza. Non credo sia positivo che le grandi radio producano loro stesse musica e se la trasmettano da sole sui loro canali.
...ed ora uno sguardo al futuro: cosa bolle nella tua rigogliosa pentola creativa?
La Ballata del Sindaco Pescatore è uscita da meno di un mese e sono concentrato sulla sua promozione, è un progetto al quale tengo molto anche per il suo aspetto di testimonianza civica, politica e sociale. Lo meritano la figura di Angelo Vassallo, la sua famiglia e il lavoro che sta facendo la Fondazione creata in suo nome. Non dimentichiamoci che ammazzare un Sindaco è come ammazzare lo Stato, che rappresenta nel suo territorio. Vorrei riuscire a venire più spesso in Italia per testimoniare questo mio impegno con le mie storie cantate. Nuove canzoni più avanti arriveranno, quelle nascono da sole, bisogna poi essere bravi e pazienti artigiani nella composizione e nella scrittura, per fare in modo che le emozioni che ne hanno provocato la nascita vengano trasmesse a chi le ascolta ..
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