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Interviste |
Pubblicato il 30/08/2008 alle 16:42:34 | |
Almamegretta, un futuro nel ricordo di Stefano Facchielli a.k.a. D.Rad
La foto di lui campeggia nel loro sito ed anche nell'intervista concessa ad Andrea Turetta l'argomento ritorna, anche se ora il cd Vulgus li assorbe in fase promozionale. E poi ci sono i tanti concerti live ...
La foto di lui campeggia nel loro sito ed anche nell'intervista concessa ad Andrea Turetta l'argomento ritorna, anche se ora il cd Vulgus li assorbe in fase promozionale. E poi ci sono i tanti concerti live ...
Nella rubrica delle interviste babilonesi, Andrea Turetta da diverso tempo propone questa agli Almamegretta. Ve ne proponiamo (come al solito) un estratto...
Vulgus è un album che ribadisce il vostro attaccamento alla cultura napoletana, al suo linguaggio ma sembra avere al tempo stesso la forza per estendere il vostro linguaggio musicale, ben oltre i confini nazionali…
Ci piacerebbe che la cultura napoletana continuasse ad avere un ruolo importante in una dimensione internazionale, come è avvenuto nel passato, quando era una sorta di spugna che assorbiva le varie influenze che le arrivavano dall’esterno e dalle dominazioni che la città ha subito nel corso della storia.
Energia, ed impegno sociale… punti fermi del vostro fare musica…
L’energia è la base della nostra musica, intesa non solo come qualcosa che ti aggredisce, ma che ti coinvolge, ti prende e ti fa viaggiare in altre dimensioni…
Per quanto riguarda il cosiddetto impegno, è una cosa in cui non ci riconosciamo, noi comunichiamo solo quello che siamo. Altro non sappiamo fare.
Avete una grande esperienza alle spalle. Quanto vi è stato utile avere delle basi solide nate nell’underground per affrontare gli impegni odierni?
Questo è un mestiere molto difficile, se hai un periodo di gavetta alle spalle, sei più o meno attrezzato per affrontare le più svariate situazioni che, nel bene e nel male, ti capiteranno sicuramente. Se invece sei uno che è stato costruito a tavolino da una major o vieni da un programma tv in cerca di talenti, avrai la vita più dura, rischiando un futuro da meteora.
Tra le difficoltà che avrete dovuto superare in questi anni, immagino ci sia stata l’integrazione con i nuovi arrivati a seguito dei vari cambi di formazione…
Ci è servita molto l’intensa attività live, grazie alla quale siamo giunti al nuovo disco con un buon grado di omogeneità tra tutti i partecipanti al lavoro. C’è da sottolineare che in diversi casi i nuovi arrivati erano già dei fan degli Alma e conoscevano molto bene il nostro percorso.
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