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Pubblicato il 17/02/2009 alle 12:49:42 | |
Nonostante Sanremo: cinquant'anni per raccontare arte e canzone al Festival in un libro
E' uscito il libro Nonostante Sanremo (Coniglio Editore) di Paolo Iachia e Francesco Paracchini. Dietro le quinte della più chiacchierata ma sempreverde rassegna della musica italiana dal 1958 ad oggi.
E' uscito il libro Nonostante Sanremo 1958-2008: arte e canzone al Festival (Coniglio Editore pagg. 272, euro 14,50) di Paolo Iachia e Francesco Paracchini. Dietro le quinte della più chiacchierata ma sempreverde rassegna della musica italiana. Verrà presentato giovedì 19 febbraio in anteprima assoluta al Casino di Sanremo.
Da cinquant’anni il Festival di Sanremo, manifestazione nazional-popolare per eccellenza, inchioda l’Italia alla TV e arriccia nasi intellettuali. La sua è una storia di pregiudizi e contro-pregiudizi, di lustrini esibiti e malcelati veleni. Musica per i nostri occhi, carrozzone mediatico a presa immediata. Eppure, in un modo o nell’altro, “dalla città dei fiori” è passata la gran parte degli artisti eletti ad alfieri della musica d’autore, quella comunemente messa in contrapposizione al Festival. Perché se la canzone è tanti generi con relative varianti e possiede in sé la possibilità di trasformarsi in arte, di scolpirsi nella memoria o svanire come una brutta barzelletta, non conta molto il palco che vorrà o potrà utilizzare. Gli autori ci raccontano, rifacendosi alla storia, come anche Sanremo sia servito, con la sua straordinaria visibilità, a lanciare o consolidare talenti e come molti insospettabili della nostra canzone “colta”, pur non esibendosi, vi abbiano preso parte. Per arrivare alla consapevolezza che solo con un’attenta analisi di sessant’anni di Festival si può avere una storia della canzone italiana libera da schematismi e pregiudizi. Il volume è arricchito da una postfazione di Peppino Ortoleva.
"L’obiettivo primario di una Rassegna della nostra canzone dovrebbe essere la partecipazione degli autori, musicisti, cantanti, la più larga possibile e tale da rappresentare a ogni livello di gusto la maniera – e le maniere – italiane di far canzoni e cantarle. Dico "ogni livello possibile di gusto" per evitare equivoci che hanno portato anche me, in passato, a considerare buona una brutta canzone impegnata e brutta una stupenda filastrocca votata al più totale disimpegno. E tutto ciò a causa di un ignobile pregiudizio pseudo-culturale che mi impediva di comprendere che Scacchi e tarocchi di De Gregori e Papaveri e papere cantata da Nilla Pizzi al Sanremo 1952 siano due canzoni diversa-mente bellissime: il discorso, è ovvio, vale anche per il pregiudizio contrario». Questo acuto commento di Fabrizio De André prelude all’articolata disamina che Paolo Jachia e Francesco Paracchini hanno deciso di dedicare al più importante Festival della canzone italiana in Nonostante Sanremo.
GLI AUTORI
Paolo Jachia (Milano, 1958) insegna “Semiotica delle arti” e “Forme della canzone d’arte e d’autore” all’Università di Pavia e al DAMS di Imperia. Ha pubblicato quattordici monografie di italianistica, semiotica ed estetica. Tra i suoi libri: La canzone d’autore italiana (Feltrinelli, 1998), Roberto Vecchioni (Frilli, 2001), Francesco Guccini (Editori Riuniti, 2002), Giorgio Gaber (Editori Riuniti, 2003), Ivano Fossati (Zona, 2004) e Franco Battiato (Ancora, 2005).
Francesco Paracchini (Milano, 1960) coordina da dieci anni la rivista di musica «L’isola che non c’era». Un lavoro di valorizzazione sugli artisti emergenti e sui nomi storici, che grazie al sito www.lisolachenoncera.it, rappresenta una delle realtà più attive sulla musica italiana. Ha curato diverse direzioni artistiche, tra cui quella del Piccolo Eliseo di Roma e la manifestazione dedicata a Lucio Battisti “Un’avventura, le Emozioni”, che da dieci anni si svolge a Molteno.
Il libro sarà presentato in anteprima assoluta giovedì 19 febbraio alle 17.30 a Casa Sanremo Radio Kiss Kiss presso il Casino di Sanremo. Intervengono gli autori. Modera Franco Zanetti.
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