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Recensioni |
Pubblicato il 01/07/2010 alle 00:24:12 | |
Offese e' il secondo splendido singolo estratto dall´album La mela e il serpente di Giuseppe Cuce'
Da qualche giorno e' possibile ascoltare alla radio Offese, un grande duetto con una interessante vocalist e valente musicista Gabriella Grasso: meriterebbe di diventare un hit e far conoscere ad un pubblico più vasto il talento di Giuseppe Cuce'.
Da qualche giorno e' possibile ascoltare alla radio Offese, un grande duetto con una interessante vocalist e valente musicista Gabriella Grasso: meriterebbe di diventare un hit e far conoscere ad un pubblico più vasto il talento di Giuseppe Cuce'.
Il brano è tratto dall’album di esordio “La mela e il serpente”, un’opera prima nata, sviluppata e realizzata con tutti i profumi del sud, grazie ad una vena compositiva fresca che attinge dagli stimoli dell’ambiente circostante.
Le otto tracce inedite hanno come tema il viaggio costellato da elementi appartenenti alla natura: il sole, la luna,il vento, farfalle, fiori diventano immagini metaforiche che accompagnano le riflessioni di una ricerca sul significato esistenziale della propria vita, con il cuore, le sue pulsioni e il suo movimento.
I testi, di spessore, hanno un linguaggio poetico che cattura l’ascoltatore, perché si va un pochino oltre la media e la mediocrità di numerosi prodotti discografici che vengono propinati ultimamente.
Otto chicche per le quali diventa difficile esprimere una preferenza, ognuno vive di luce propria. Si può amare immediatamente “Cuore” perché la memorizzi facilmente o restare rapiti dalla bellezza di “Verso l’oriente”, l’emozione che diventa voce nei versi…’E abbraccerò il mio stesso dolore lasciandomi andare…io mi farò accarezzare dal sole senza farmi bruciare…mi farò sostenere dal vento prima che un sogno svanisca’.
Ma tutto il cd risulta pregevole, senza cedimenti o cadute di tono. Forse “Offese” ha i presupposti e le potenzialità di emergere rispetto agli altri brani, non perché sia il migliore, probabilmente può coinvolgere di più perché è un duetto impreziosito anche da quel riff in siciliano accattivante.
Le musiche attingono dal Brasile, dall’America del Sud, contaminazioni, bossa nova che garantiscono quelle sonorità calde, solari e mettono di buon umore o ti fanno entrare in contatto con la bellezza della via: in questo senso è un disco con una carica di energia positiva.
Ottime prove d’autore in chiusura “La mela e il serpente” e “Ghiaccio e fuoco”, dove traspare una vena intimista, da ascoltare più volte per coglierne l’essenza.
Da rilevare, infine, l’omaggio sentito a Luigi Tenco con “Vedrai, vedrai” e un intero spettacolo a lui precedentemente dedicato “Oltre le nuvole”, nel quale traspare l’amore verso il cantautore scomparso da oltre quarant’anni e ancora nel cuore della gente.
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