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Recensioni
Pubblicato il 16/11/2016 alle 19:11:12
Steve Hackett a Catanzaro nell'ambito del Festival d'Autunno, tra rock e world music
di Giancarlo Passarella
La soddisfazione dell'intero staff e soprattutto della direttrice Antonietta Santacroce: l'edizione 2016 di questo festival parte con il piede giusto e porta la regione al centro del mondo, proponendo sia eventi musicali che dibattiti ..

La soddisfazione dell'intero staff e soprattutto della direttrice Antonietta Santacroce: l'edizione 2016 di questo festival parte con il piede giusto e porta la regione al centro del mondo, proponendo sia eventi musicali che dibattiti ..

Articolo in 2 parti: nella prima ci sono un paio di domande fatte all'artista prima che scendesse a Catanzaro ed in cui si intuisce la sua grandezza (storica ed artistica). Nella seconda parte ci affidiamo alla penna di Beppe Panella per farci trasportare in quello che è successo durante il concerto..

Steve cosa ricordi degli anni trascorsi con i Genesis?
Senza dubbio sono stati anni fantastici. Insieme abbiamo sviluppato un sound che ancora oggi è il nostro segno distintivo. La combinazione di generi musicali differenti tra loro ha reso immortale la nostra musica che, ancora oggi, viene apprezzata anche dalle attuali generazioni..

Per te sarà la prima volta in Calabria. Puoi dirci cosa suonerai al Festival d’Autunno?
E’ vero, non sono mai stato in Calabria prima d’ora e questo è stato uno dei motivi che mi ha spinto ad accettare di suonare nella vostra terra. Sono anche particolarmente felice di partecipare al Festival d’Autunno che ha già ospitato numerosi artisti importanti. Riguardo al concerto posso dirti che suonerò brani del repertorio dei Genesis e del mio periodo solista. Sarà una esperienza nuova che creerà nuove e singolari emozioni ...

E la promessa è stata mantenuta! Steve Hackett ha offerto uno show da brividi e con un pathos palpabile, come non si vedeva da anni … Ma saliamo sulla navicella spazio / tempo e leggiamo le parole di Beppe Panella ..

Una timidezza inconsueta per una rockstar come lui che da circa 50 anni si è esibito sui palcoscenici di tutto il mondo e la conferma di essere un genio che alla musica può ancora dare tanto. E’ così che Steve Hackett, ex chitarrista dei Genesis, Sabato sera è apparso ai numerosi fan presenti al Teatro Politeama di Catanzaro nell’ambito del Festival d’Autunno, diretto da Antonietta Santacroce. Entrato sul palco nella penombra e dopo aver imbracciato la chitarra classica ha creato sin dalle prime note l’incanto di una serata straordinaria. Black light, Riverbank, All is mended, Overnight sleeper, Swan fountain, Horizons e, la sempre stupenda, Blood on the rooftops sono “frammenti” di perle che formano un medley che esalta la sua tecnica raffinatissima, fatta di passaggi molto intensi e il cui suono conduce gli spettatori tra sentieri immaginifici espandendosi nel teatro.
 
Questo è solo l’inizio di Off the beaten track, il suo progetto acustico. Ascoltare Steve Hackett in una veste inedita per chi ha sempre apprezzato le sue performance con la chitarra elettrica è come entrare in un mondo nuovo, per alcuni versi estraniante. Esplorazioni sonore che raggiungono un maggiore pathos con l’ingresso in scena di Roger King, alle tastiere, e Rob Townsend, ai fiati. Hackett presenta Jacuzzi e il viaggio prosegue con i due compagni che aggiungono suoni morbidi e avvolgenti che si avvicinano alla world music. Gli applausi non possono mancare alle note introduttive di Supper’s ready e After the ordeal, brani che ancora oggi suscitano emozioni fortissime. Ogni attimo è estasiante e mai privo di sorprese. Le riletture in chiave acustica dello spartito originale si ampliano con le improvvisazioni dei singoli musicisti. Da tutto questo Hackett mostra di trarre profitto per continuare il suo percorso personale e le esecuzioni di House of the faun (Pompeii), Jazz on a summer’s night, con uno strepitoso assolo di Townsend, Rainbows, Red flower e Ace of wands ne sono la conferma.
 
Poi con il bis il momento che tutti attendevano. Firth of fifth (tratto da Selling England by the pound, disco del 1973), il brano che con l’assolo di Hackett ha segnato un’epoca. E’ bastato un breve accenno perché il passato tornasse nel presente. Ovazione dei presenti che al termine non vogliono saperne di abbandonare il Teatro Politeama richiamandolo sul palcoscenico. Il ritorno è tutto per Bay of kings. Ed è in quel luogo immaginario che approda Steve Hackett che alla fine incontra i fan non risparmiandosi nel rilasciare autografi e facendosi ritrarre in foto.
 
Un ennesimo successo per il Festival d’Autunno che sabato è stato anche scelto da Radio DeeJay come uno dei cinque eventi a cui non mancare nel fine settimana. Un importante riconoscimento per Antonietta Santacroce e il suo Festival che ancora una volta si segnala come polo attrattivo per la cultura ma anche per trainare il turismo e l’economia della città di Catanzaro..


Archiviato il concerto di Steve Hackett, questa settimana è dedicata interamente agli appuntamenti culturali con Kalon Brion. Lo spirito della Calabria, la Calabria dello spirito, la sezione collaterale che sino al 19 Novembre nelle sale del Museo Marca di Catanzaro attraverso incontri e dibattiti offrirà spunti di riflessione con il Sud al centro delle attenzioni e con la presenza di scrittori, registi e studiosi..

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