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Interviste |
Pubblicato il 30/03/2009 alle 15:32:46 | |
Carpe diem nel rock e nel rispetto della civilta' contadina: Emanuele Gentile ...
Una delle firme storiche del metal italiano: amante dei Black Sabbath, qui in foto e' ripreso durante la discussione della tesi della sua seconda laurea. Con il suo Giro d'Italia vuole dare spazio giornalistico a che fatica ad ottenerlo.
Una delle firme storiche del metal italiano: amante dei Black Sabbath, qui in foto e' ripreso durante la discussione della tesi della sua seconda laurea. Con il suo Giro d'Italia vuole dare spazio giornalistico a che fatica ad ottenerlo.
Bentrovato a Emanuele Gentile, uomo che ama definirsi come? E perche'?
Definirmi? Troppa grazia… Sono un uomo in viaggio.
Ci vuoi parlare del tuo lavoro: come e' cambiato con il passare degli anni?
Il mio lavoro è cercare di diffondere il virus del Rock’n’Roll ovunque e di aiutare le band a farsi conoscere. Prima si aveva la sensazione di essere un pioniere, mentre ora internet ha un po’ banalizzato questa missione.
E' appane apparsa su MusicalNews.Com, la tua prima puntata di GIRO D'ITALIA: quale lo scopo di questi articoli?
Lo scopo è di far emergere i gruppi veri ossia quelli che realizzano cd ufficiali e fanno concerti. Troppa musica virtuale ha rovinato la mente di parecchia gente…
Riesce Emanuele Gentile uomo ad avere ogni tanto il sopravvento su Emanuele Gentile giornalista? Quali hobby riesci a curare nel tuo tempo libero?
Sono sempre Emanuele Gentile uomo. Un uomo ad assetto variabile che un momento è X ed un altro Y. Tempo libero? Averlo! Per ovviare adopero il tempo a cipolla ossia un tempo a strati che metto e tolgo a secondo delle evenienze. Il tempo libero lo utilizzo per capirmi e capire ciò che mi
circonda.
Scusa la curiosita', ma come si vive nella costa est della Sicilia? Qual'e' la storia della tua famiglia?
Prima si viveva bene in quanto c’era il buonsenso contadino che regolava la vita di ogni giorno. Ora la qualità della vita è peggiorata sensibilmente. Non sto a tediarvi sul perché in quanto rischierei di cadere nell’ovvio… La mia famiglia? La storia di un incrocio fra un siciliano e una francese.
Quali gli artisti che hai amato in gioventu' e quali quelli che segui ora?
Il mio gruppo faro sono stati, sono e saranno i Black Sabbath. La lista dei preferiti sarebbe troppo lunga. Per quanto riguarda il rock contemporaneo non ho gruppi che prediligo. Mi sembrano tutti anonimi e gonfiati.
Logica mi sembra la domanda sul tuo rapporto con le case discografiche: con chi (negli anni) ti sei trovato bene a lavorare?
Con le case discografiche heavy metal indipendenti si lavora bene in quanto c’è una comune passione che ci lega. L’elenco delle case discografiche con cui ho rapporti? Una cinquantina…un centinaio… Faccio l’elenco? Ho l’impressione che sarebbe meglio evitare.
Tra i tanti artisti che hai frequentato nei momenti lavorativi, quali ti piace ricordare e perche'?
La disponibilità di un Glenn Hughes o di un Bruce Dickinson… Un incontro di vecchi amici al bar…
Ogni italiano si lamenta della zona dove vive, cercando promised land in modo continuo: come credi si stia in Sicilia?
Se non ci fossero i siciliani in Sicilia si vivrebbe davvero bene!
Giancarlo Passarella sostiene che la tua attivita' per il rock italiano ormai e' storia: concordi? Quando vi siete conosciuti con il nostro diretur?
Ritchie Blackmore si offese quando un giornalista americano nel corso degli anni settanta gli domandò se si sentisse un mito. Lui rispose che secondo lui un mito è uno che è morto oppure un rimbambito. Il che non era il suo caso. Da allora Ritchie Blackmore non rilasciò più interviste. Io non sono un mito perché sono in vita e non rimbambito. (smiles)…
Proiettiamoci in avanti con la macchina del tempo e dimmi come vedi il tuo lavoro il mese prossimo: e fra un anno? E fra cinque?
Meglio vivere il presente. Se viviamo il futuro con troppa ansia rischiamo di pregiudicarci il futuro stesso. Un pacato presente, al contrario, ci permette la costruzione di un futuro plausibile. Spero solo di essere in buona salute ed apprezzato per quello che faccio. Ringrazio tutti per la generosa concessione dell'intervista. Un abbraccio da Emanuele.......
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