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Recensioni |
Pubblicato il 13/03/2018 alle 10:46:37 | |
Elisa Giobbi – Eterni (Vololibero, libro 2018) vite incompiute, misteri, maledizioni nella vita di musicisti basilari degli ultimi secoli
Come la loro creativita’ e’ stata influenzata dalla vita che hanno vissuto? E parliamo di grandi compositori, come Purcell, Pergolesi, Mozart, Schubert, Bellini, Mendelssohn, Chopin, Bizet e Gershwin ..
Come la loro creativita’ e’ stata influenzata dalla vita che hanno vissuto? E parliamo di grandi compositori, come Purcell, Pergolesi, Mozart, Schubert, Bellini, Mendelssohn, Chopin, Bizet e Gershwin ..
Il canovaccio del libro è lineare: con quale modus operandi l'attività di alcuni grandi compositori ha avuto modo di organicarsi, partendo da una intuizione di base? Quali sono stati gli episodi (storici, quotidiani, personali) che hanno svolto il ruolo enzimatico nella composizione di una loro famosa opera? Quasi vestendo i panni di una anacronistica Indiana Jones, la scrittrice fiorentina ha spulciato nelle biografie di questi compositori ed ha sollevato coperchi, tolto la polvere da episodi noti, legando ogni momento creativo a quello che questi compositori vedevano dalla finestra..
Ma non mi voglio solo riferire al gesto che crea stimoli culturali, ma proprio ai rumori che salgono dalla strada e che spesso rappresentano momenti di storia che questi compositori hanno vissuto, a volte in modo inconsapevole.
Joseph Conrad (l'autore di Cuore di Tenebra, il romanzo che ispirò a Francis Ford Coppola il film Apocalipse Now.) diceva ..Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?
I grandi compositori analizzati dal libro di Elisa Giobbi, hanno ripetuto più volte questo gesto ispirato (senza forse avvertire le rispettive donne di casa!) ed hanno visto rivoluzioni nascere, monarchi cadere nelle polvere, masse di persone che caoticamente si muovevano.. ma nel contempo hanno superato drammi familiari (fisici e non) o proprio momenti decadenti, magari dettati da paranoie o grossi problemi che nessuna medicina (di allora) riusciva a lenire. Nonostante tutta questa di situazione, hanno realizzato dei capolavori che noi adesso (forse più di allora) eleviamo al rango di masterpiece, magari legati a lunghe tourneé che già allora li avevano resi celebri, spesso intrecciate a storie d’amore (tipo la Malibran) che avrebbero reso fortunati i giornali di gossip, se nel 1800 avessero deciso di pubblicarli.
L’altro cardine riflessivo su cui l’agile libro di Elisa Giobbi si basa, è la considerazione biografica che nessuno di loro ha mai superato i 40 anni di vita: ma questo fa il paio con il mondo del rock e sul successo del trittico Jim Morrison, Janis Joplin e Jimi Morrison.. .scomparsi giovani ed elevati al rango di innovatori, anche perché non hanno vissuto la fase decadente, perché non ci sono potuti arrivare! Il dubbio che si insinua è diabolico: e se fossero invecchiati, avessero pubblicato dischi scontati ed oggi li celebreremo come dei geni?
Purcell, Pergolesi, Mozart, Schubert, Bellini, Mendelssohn, Chopin, Bizet e Gershwin hanno avuto il tempo di veder comparire delle rughe sul loro viso, ma anche nella loro creatività? La risposta non ve la voglia dare, ma solo dirvi che qualcuno forse sì, mentre altri forse no … ed invitarvi così al bel libro pubblicato dall’attiva Vololibero, casa editrice milanese.
Si legge nella seconda di copertina ...come sottolinea Arturo Stàlteri nella sua prefazione, ci racconta la vita e le opere di questi eccelsi compositori scomparsi troppo presto. Lo fa con lucidità, senza compiacimenti e, tuttavia, con affetto.. noi aggiungiamo l’aggettivo referente .. e quindi il tutto diventa affetto referente!
L’approccio circadiano con cui Elisa Giobbi ha affrontato questo libro (mentre contemporaneamente pubblicava il suo primo romanzo, intitolato La rete), è lo stesso con cui lavora nell’organizzare eventi culturali e musicali: ve lo posso garantire, perché l’ho vista (da molto vicino) al lavoro, anche quando viene a Teleregione Toscana e sorride, proponendo un percorso collaborativo semplice, lineare, ma impegnativo. Ci garantisce però un minimo di gloria eterna, stravolgendo la nostra breve vita, purtroppo non abbastanza romantica come quella dei grandi compositori con cui ha creato un feeling personale grazie a questo suo lavoro.
Giovedì 15 Marzo alle 18 il libro verrà presentato all'IBS Il Libraccio di Firenze: chiederò direttamente ad Elisa di rispondere alle domande che mi sono fatto in questa recensione!
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