|
Comunicati |
Pubblicato il 30/11/2009 alle 14:32:01 | |
If di Mario Biondi è da tre settimane uno degli album più venduti in Italia
A tre settimane dall’uscita, “If”, il nuovo album d’inediti di Mario Biondi, sale al 2˚ posto della classifica F.I.M.I./Nielsen confermandosi anche questa settimana uno dei tre album più venduti.
A tre settimane dall’uscita, “If”, il nuovo album d’inediti di Mario Biondi, sale al 2˚ posto della classifica F.I.M.I./Nielsen confermandosi anche questa settimana uno dei tre album più venduti.
La voce black della musica italiana, come viene definito Mario Biondi, è tornata sulle scene dopo tre dischi di platino e oltre trecentomila copie vendute in tutto il mondo con i due precedenti album ("Handful of Soul" nel 2004 e "I love you more – Live nel 2007").
Pubblicato da Tattica, “If” contiene undici tracce inedite e tre classici della musica riarrangiati e rivisitati con lo stile inconfondibile dell’artista catanese.
L’album è caratterizzato da un respiro sonoro internazionale: è stato registrato tra Roma e Rio de Janeiro, masterizzato a New York e con il prezioso contributo degli archi registrati a Londra dalla Telefilmonic Orchestra London.
Per la realizzazione di “If”, Mario Biondi ha voluto accanto a sé tutti i musicisti che l’hanno accompagnato durante la sua carriera, oltre ai più grandi nomi del panorama musicale nazionale e internazionale: da Herman Jackson (piano) a Michael Baker (batteria), da Jacqués Morelenbaum (violoncello) a Ricardo Silveira (chitarra), da Sonny Thompson (basso e chitarra) a Lorenzo Tucci (batteria), da Fabrizio Bosso (tromba) a Giovanni Baglioni (chitarra) e molti altri ancora.
Questa la tracklist dell’album: “Serenity” (titolo originale “Sudden Senility” di H. Geller), “Something That Was Beautiful” (brano scritto per Mario Biondi da Burt Bacharach), “Be Lonely”, “Love Dreamer”, “Blackshop”, “If”, “I Wanna Make It”, “No Mo' Trouble”, “Ecstasy”, “I Know It's Over”(versione inglese del brano “E Se Domani” di Carlo Alberto Rossi), “Winter In America” (cover del brano di G. S. Heron), ”Everlasting Harmony”, “Cry Anymore”, “Little B's Poem” (cover del brano di R. Hutcherson), “Bon De Doer”.
Dopo Renato Zero anche Mario Biondi ha scelto di non avvalersi di una major per la realizzazione del proprio album.
Un altro artista multiplatino decide dunque di percorrere la strada di una progettazione artistica e commerciale a 360 gradi senza la mediazione di una tradizionale casa discografica.
Fonte: Ufficio Stampa Parole e Dintorni
Articolo letto 6490 volte
|