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Pubblicato il 03/07/2014 alle 11:11:01 | |
Still Alive, il libro di Simone Dotto per (ri)scoprire i Pearl Jam.
E' uscito a giugno per Arcana Edizioni il libro in cui si ripercorre la storia dei Pearl Jam tramite i testi delle canzoni della band di Seattle.
Diventare grandi quando si viene da una piccola città è un peccato di quelli che non si perdonano facilmente. Lungo più di vent’anni di carriera, senza inciampare in scioglimenti o grandi cambi di formazione, i Pearl Jam si sono guadagnati l’etichetta di “U2 del grunge”: definizione non priva di malizia, specie se usata da chi nel cosiddetto “grunge” aveva visto l’ultima grande rivoluzione “dal basso” nella storia del rock. Una scena giovane e dal forte senso etico, che mai avrebbe dovuto sporcarsi le mani con le grandi arene e i grandi incassi. E invece… Pearl Jam. Still Alive ripercorre la vera storia del quintetto americano, dalle origini nei primi anni Novanta al trionfale ritorno del recentissimo album LIGHTING BOLT, attraverso i testi di Eddie Vedder, che del gruppo è da sempre voce e primo autore. Nelle sue parole ritroviamo la rabbia e i dolori della giovinezza, le ansie per un successo arrivato in fretta, prima rifuggito e poi finalmente accettato alle proprie condizioni; le tentazioni eremitiche contro la vocazione politica di chi si ritrova, suo malgrado, a fare da megafono a un’intera generazione. Infine, la sindrome del sopravvissuto: più che i Santoni del grunge, i Pearl Jam sono “quelli che non sono morti”, che hanno proseguito sulla stessa strada, lasciandosi alle spalle i compagni di strada tragicamente caduti (Kurt Cobain, il leader dei Nirvana morto suicida nel 1994, è solo uno dei fantasmi che abitano il canzoniere vedderiano). Quel che esce da un percorso tanto sofferto e tanto coerente è una straordinaria raccolta di riflessioni sulla morte, inni alla vita e dichiarazioni d’indipendenza che è in grado di spiegare meglio di ogni definizione perché quei cinque da Seattle fossero destinati a diventare “grandi”.
L'autore precisa " ..il libro è scritto anche per il popolo degli scettici, per riscattare un po' i Pearl Jam da questa nomea da "paparino-rock" che si portano appresso e provare a spiegare che, se non la musica, almeno la loro storia non sarebbe stata quella che è stata se non fossero anche loro un po' figli dello spirito da American Indie.
E' la storia di una sopravvivenza, la loro, che dura ormai da venticinque anni che ho cercato di ripercorrere attraverso una selezione ampia e ragionata dei loro testi.."
Simone Dotto si occupa di musica per siti e testate specializzate. Ha scritto tra gli altri per il sito Rocklab.it, le riviste «Rockerilla» e «Giudizio Universale»; oggi è collaboratore del «Mucchio» e di «Alias».
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