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Pubblicato il 11/05/2008 alle 12:00:56 | |
Addio a Mario Schiano, padre del free jazz italiano
E' morto a Roma Mario Schiano, sassofonista e uomo di cultura, uno dei padri protagonisti del free jazz nel nostro paese. Nato a Napoli nel 1933, era malato da tempo.
E' morto a Roma Mario Schiano, sassofonista e uomo di cultura, uno dei padri protagonisti del free jazz nel nostro paese. Figura poliedrica, sassofonista, organista, cantante, direttore artistico, all'occorrenza anche attore (per Nanni Moretti) e scrittore. Nato a Napoli nel 1933, era malato da tempo. I funerali si svolgeranno lunedì nella capitale.
Sassofonista, organista, cantante, direttore artistico, all'occorrenza anche attore e scrittore, Schiano era considerato una delle icone del free jazz italiano. Ha animato la vita musicale e culturale del nostro Paese per quarant'anni, trovandosi spesso in antitesi con le regole conformiste del far musica. Contrario alla retorica, ha contribuito ad affrancare il jazz dal modello americano, creando una vera e propria scuola italiana, con caratteri personali e autonomi, dando vita a una nuova immagine di musicista, un artista che si fa partecipe della realtà sociale in cui opera. Esordisce come fisarmonicista nei night club di Napoli e dintorni nei primi anni '50, poi si avvicina al jazz grazie al Circolo Napoletano. Nel 1960 suona per la prima volta "free", in maniera spontanea e autonoma. Inizia così a sperimentare l'instant composition, in un ambiente dove predomina l'intrattenimento da night club e il revival jazz di New Orleans. L'esplosione contemporanea del free jazz in America è determinante nel rafforzare la sua inclinazione. Nel 1966, insieme a Franco Pecori e Marcello Melis, fonda il Gruppo Romano Free Jazz 1966, il primo in Italia a praticare la libera improvvisazione collettiva.
Schiano ha influenzato diverse generazioni di musicisti, riuscendo a far emergere le personalità più interessanti. Tenace promotore culturale, a lui si deve "Controindicazioni", una delle manifestazioni più importanti per gli improvvisatori nel continente, che si tiene a Roma da 17 anni.
Molti tra quelli che sono attualmente protagonisti della scena italiana hanno trovato in lui un consigliere prezioso e un leader generoso. Forse anche per questo Nanni Moretti lo aveva voluto nel cast dei suoi film, da "Palombella Rossa" a "Caro Diario ".
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