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Interviste |
Pubblicato il 08/04/2005 alle 08:51:59 | |
Lecce caput mundi ad Agosto con il Mediterraneo Festival
Incontriamo Rocco Antonaci, l'anima di questo festival musicale, aperto sia lle novita' che agli artisti affermati. Sogni, velleita', speranze e tanto lavoro in fase organizzativa.
Incontriamo Rocco Antonaci, l'anima di questo festival musicale, aperto sia lle novita' che agli artisti affermati.
Sogni, velleita', speranze e tanto lavoro in fase organizzativa.
Buongiorno a Rocco Antonaci: ti posso definire un promoter passionale, dato il lavoro che svolgi?
Non potrebbe essere altrimenti. Il mondo della musica oggi non è rose e fiori e se alla base non ci fosse la passione sarebbe proprio un bel casino. L’amore per questo lavoro deriva forse dalla determinazione a non arrendersi e continuare sempre e comunque a far conoscere agli altri quello in cui veramente credi. Una scuola di vita direi.
Tra le tante cose che mi hai fatto analizzare, c'e' il magazine DiTutto: ne sei il Direttore Editoriale .....
Una scommessa direi… Nato un pò per caso ma principalmente dalla voglia di voler comunicare, di essere presente sul territorio attivamente per raccontare quello che succede senza alcun tipo di filtro. Proprio per questo la linea editoriale impone che siano gli stessi lettori a fare il giornale, una sorta di redazione virtuale in cui tutti possono dire tutto. E’, tra l’altro, uno strumento fondamentale per dare voce a tutti quegli artisti che altrimenti rischierebbero di rimanere nelle cantine, nell’anonimato.
Quando ci siamo incontrati mi hai anche dato un po' di cd di artisti giovani (Daniele Scarpa, Medea, Simone Perrone..): come ci sei coinvolto?
Sono anni che inseguiamo la grande ambizione di fare qualcosa di importante nella musica. Fino a qualche anno fa direttamente come artisti e musicisti, oggi, invece, come autori e produttori. Daniele, Medea e Simone sono solo tre dei progetti che con la Mediterraneo Production, giovane etichetta discografica pugliese, sta cercando di introdurre, e dalla porta principale, nel mondo della musica. Le difficoltà sono tante maggiormente accentuate da un periodo non certo favorevole agli investimenti musicali. Ma prima o poi …..
La tua notorieta' nazionale e' comunque legata ad un "piccolo" festival che organizzi a Lecce .....
Si, un piccolo grande progetto che parte dalla volontà di sopperire alla carenza nel sud Italia dell’industria discografica nazionale. Se Maometto non va alla montagna …. La montagna va da Maometto… E’ questo il nostro motto. E, proprio per questo, ogni anno, cerchiamo di convogliare quanto di meglio ci possa essere nella discografia per creare una grande vetrina non fine a se stessa ma con l’intento di agevolare il contatto artistico e lavorativo attivo e concreto. Per intenderci immagina di essere in una piazza con un grande palco e di cantare di fronte a Francesco Micocci, Maurizio Fabrizio, Giancarlo Lucariello, Francesco Fiumara, Giuliano Boursier, Lucio Fabbri, Rolando D’Angeli…. Direi un’occasione un’unica e irripetibile.
Quali sono le sue caratteristiche? Perche' lo possiamo definire originale, rispetto al panorama italiano?
Perché Mediterraneo Festival è un concorso concreto dove non si vincono denaro, trofei o medaglie…. Ma la possibilità di essere ascoltati, a prescindere dalla vittoria, da chi la musica la fa giornalmente pubblicando album, andando a Sanremo, a Festivalbar… investendo il proprio il proprio denaro e il proprio tempo sui giovani artisti. E nel corso di questi anni non sono certo mancate le soddisfazioni. Penso ad esempio alla giovanissima Ilaria Cerfeda che, proprio attraverso il Mediterraneo Festival, ha conquistato un contratto discografico con Giuliano Boursier, a Daniele Scarpa che sta lavorando alla pubblicazione del suo primo singolo, o anche a Medea che io stesso sto producendo all’interno di una grande progetto nato proprio intorno al Mediterraneo Festival
Nelle recenti edizioni, ti ricordi quali artisti ha ospitato?
Tantissimi artisti. Ricordo un anno in cui partecipò una timidissima Emma Marrone poi vincitrice del programma Super Star di Italia 1. Ma dal palco del Mediterraneo sono anche passati Principe e Socio M., Simone Patrizi, Daniele Stefani, Elsa Lila, Stefano Picchi, Andrea Cardillo, Kelly Joice, Andrea Cardillo e Dj Francesco. Una bella squadra, non credi?
Hai intervistato ed incontrato un bel po' di personaggi: facci qualche nome, ovviamente sprecando per ognuno un parere o un aneddoto ....
Ho avuto la fortuna di lavorare veramente con tanti artisti. Ma devo dire che il comune denominatore è stato per tutti la disponibilità, l’umiltà e la consapevolezza di essere dei fortunati, dei privilegiati a poter fare un lavoro tanto ambito. E’ stato sicuramente un piacere conoscere e lavorare con Maurizio Fabrizio ….. la storia della musica italiana come anche con Francesco Micocci, Boursier… come anche condurre tanti spettacoli con Sara Ricci, Franco Neri, Beppe Convertini, Gianni Ippoliti, Fabio e Mingo e, la cosa più bella è che con tutti è rimasta una grande amicizia e un rapporto di stima reciproca.
Chi invece ti sogni di incontrare molto presto?
Il mio sogno è riuscire a portare al Mediterraneo Festival due grandi produttori come Corrado Rustici e Caterina Caselli. E devo dire che , allo stato attuale delle cose, le trattative sono a buon punto…ma non dico altro per scaramanzia. D’altronde nel Salento abbiamo un collegamento privilegiato con la Sugar grazie ai Negramaro, uno dei gruppi più interessanti al momento.
Chi invece ti piacerebbe che ti telefonasse dicendo che vuole lavorare con te?
Sarei profondamente onorato di poter firmare la regia del Mediterraneo Festival con due grandi autori come Federico Moccia e Sergio Rubino, gli autori di Bonolis per intenderci … come anche scrivere una canzone insieme con il M° Maurizio Fabrizio. Chi lo sa… nella via tutto può succedere. Per il momento mi accontento, si fa per dire, di poter collaborare con un certo Giancarlo Passarella …. (Do you Know..?)
Proprio grazie all'esperienza lavorativa che ti sei fatto, sei in grado di dire la tua su che cosa non va nel panorama italiano musicale: cosa cambieresti?
Il grande problema della musica italiana è secondo me l’assenza di idee originali che, in qualche modo si differenzino da quanto oggi già ascoltiamo. Tanti artisti sono semplicemente cloni di altri. A questo poi aggiungiamo il problema della pirateria musicale, il costo eccessivo dei cd… e il gioco è fatto. Basti pensare che affianco al grande mercato delle major ne esiste uno parallelo, di nicchia, che in qualche modo riesce comunque ad andare avanti privilegiando la qualità e rivolgendosi ad un pubblico forse più attento alla MUSICA e ai contenuti.
Lecce rispetto alle altre grandi citta' italiane come si colloca? E' all'avanguardia o soffre di carenze croniche?
Lecce, purtroppo, soffre della sua naturale posizione discografica che impedisce alla musica emergente di raggiungere l’industria discografica dislocata principalmente nel centro e nel nord Italia. Va comunque detto che, da un punto di vista artistico, il Salento è una grande terra, una serra creativa immensa e inesauribile.
Antonaci assomiglia al cognome di un artista famoso: nessuno ti ha mai chiesto se eri parente di Biagio?
Sempre …. Peccato che il Biagio Nazionale è Antonacci mentre io sono Antonaci. (E’ l’unica differenza…)
Per concludere, quali anticipazioni ci puoi oggi dare sul prossimo Mediterraneo Festival?
Così come le precedenti edizioni sarà una grande festa della musica … per la musica. E’ stato ormai deciso l’attribuzione del Premio Nazionale Salento ai Negramaro e si sta ora lavorando, oltre che alla loro presenza, anche a quella di Corrado Rustici (speriamo bene). In concomitanza dell’evento presenteremo il singolo di Medea e di Daniele Scarpa. Per il resto tante idee e tante trattative…. Top secret naturalmente.
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