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Comunicati
Pubblicato il 24/05/2005 alle 21:04:43
Pilar è la vincitrice del concorso “L’Artista che non c’era”
di Ambrosia J.S. Imbornone
Si è concluso il 21 maggio il concorso organizzato dalla rivista "L'Isola che non c'era", diretta da Francesco Paracchini. Ecco chi sono la vincitrice e gli altri 5 finalisti.

Sabato 21 maggio al Palasegrate di Segrate si è svolta la finale del concorso per nomi emergenti “L’Artista che non c’era”. Se nella finale della prima edizione del premio istituito dalla rivista “L’Isola che non c’era” i riflettori erano stati puntati sul trionfatore Pinomarino e il padrino Pacifico, i protagonisti di questa serata sono stati invece Pilar (Ilaria Patassini), che la Giuria ha indicato come vincitrice, e il cantautore Alberto Fortis, che in veste di ospite d’eccezione ha deliziato la platea con un medley dei suoi successi, eseguiti voce e piano.
Pilar, classe 1976, nella sua formazione può vantare solide basi classiche. Ha conseguito infatti nel 2000 il diploma in Canto presso il Conservatorio “D. Cimarosa” di Avellino e si è perfezionata presso l’ “Ateneo Internazionale della Lirica” di Sulmona con il soprano Margaret Baker. Ilaria ha vinto diversi concorsi di musica da camera con la pianista Marina Mezzina, proponendo un repertorio dell’Ottocento e del Novecento italiano, francese e tedesco, e si è dedicata alla musica barocca esibendosi con la clavicembalista Sandra La Penna. Nel 2001 ha fondato con il chitarrista Alessandro Girotto i “Sinenomine”, con lo scopo di combinare in un’interessante miscela musica colta e musica popolare, mentre dal 2002 è la cantante del gruppo “Ecovanavoce”, che tra musica sacra e profana unisce antico e moderno, tradizione mediterranea, balcanica, sefardita e arabo-andalusa. Ilaria si è anche misurata in alcuni spettacoli teatrali, da “Odisseo – Delle Donne e Della Tempesta”, diretto da Aurelio Gatti a “Le Trachinie” di Giancarlo Nenni, in cui vestiva i panni di cantante-attrice. Quest’anno ha anche curato la rassegna di musica d’autore “Canzoni in Hppatoio”, a cui hanno partecipato anche Pier Cortese, Simone Cristicchi e Marco Fabi. L’esperienza maturata in tutti questi ambiti rende Ilaria un’interprete che sa stare sul palco e sa ben gestire la sua voce limpida ed elegante. Il progetto Pilar, nato dal sodalizio con Franco Piana (compositore, che accompagna Ilaria con la tromba e il flicorno) e il paroliere Fabio Stassi, l’ha portata poi a tentare la strada di autrice e a mescolare la musica d’autore e la tradizione melodica italiana in un pop da camera che strizza l’occhio anche al jazz e al fado. Della band di Ilaria fanno parte anche il bassista Marco Camboni, il batterista Lucrezio de Seta, Sabino De Bari alla chitarra, Gianni De Crescenzo al piano e Giuseppe Tortora al violoncello.
La Patassini, che è iscritta attualmente presso il Conservatorio “Perosi” di Campobasso al secondo anno accademico del corso sperimentale “Repertori vocali da Camera”, sarà la voce solista di uno spettacolo dedicato all’eclettico artista di origini libiche Herbert Pagani.
Al concorso de “L’Isola che non c’era” Pilar ha portato “Scacco matto”, un pezzo sulle sfide coraggiose che deve affrontare una relazione che voglia evitare “lo stallo di un amore calcolato”, e “Piuma”, una rivisitazione moderna della delicata fiaba di Guido Gozzano “Piumadoro e Piombofino”.
Molto apprezzati dalla Giuria di qualità, che li ha selezionati tra i 16 semifinalisti, anche gli altri 5 finalisti di questo concorso musicale, ovvero i Cappello a Cilindro, Roberta Carrieri, Giaccone & Congiu, Principe e Socio M. e i Teka P. Questi giovani nomi della musica italiana rappresentano percorsi musicali diversi e anche regioni differenti. I romani Cappello a Cilindro fondono in modo originale ballate, jazz, cenni di charleston, ritmi quasi alla Goran Bregovic e pezzi che si richiamano a Capossela e Paolo Conte. I torinesi Giaccone & Congiu, nel loro album “Canzoni senza finale” hanno rivisitato invece canzoni di cantautori come Tenco, Fossati, De Gregori fino ai più giovani Perturbazione. Napoletani doc sono poi Principe e Socio M., che hanno alle spalle anche una partecipazione a Sanremo Giovani 2001 con “Targato Na”. Barese è invece l’altra rappresentante del gentil sesso della manifestazione, Roberta Carrieri, già voce dei Funambolici Vargas e dei Quarta Parete, gruppo rock sospeso tra elettronica e influenze folk celtiche. Roberta ha anche maturato esperienze in qualità di attrice teatrale. I Teka P narrano invece con ironia storie in dialetto milanese, con un sound eclettico che ingloba blues, jazz, ritmi latini e rock.
Ora per tutti e 6 i finalisti del concorso “L’Artista che non c’era”, patrocinato dal Club Tenco e sponsorizzato da Jumpy, inizierà la promozione. Il premio infatti loro riservato consiste proprio in importanti occasioni promozionali che possano lanciarli a pieno titolo nel panorama musicale italiano. Tra queste, è prevista un’esibizione presso il Piccolo Eliseo di Roma e un’intervista sulla rivista “L’Isola che non c’era”. La vincitrice del concorso parteciperà anche al MEI di Faenza e ai Festival A.R.C.I. di Cascina Monluè (Milano), “Pigro” di Teramo, “Harbì-Incontri Cantautorati” di Grottammare (AP) “Mo’l’estate” di San.Marco in Lamis (FG).



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