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Interviste |
Pubblicato il 13/05/2017 alle 20:27:42 | |
Paolo Cattaneo presenta Una piccola tregua in concerto a Milano e a Roma
Abbiamo intervistato il cantautore bresciano che presenta Sabato 13 Maggio il suo ultimo disco Una piccola tregua per la rassegna Base Wunderkammer a Milano, mentre il 26 Agosto sara' al Gay Village di Roma con C&C Company e KarmaB.
Abbiamo intervistato il cantautore bresciano Paolo Cattaneo che presenta Sabato 13 Maggio il suo ultimo disco Una piccola tregua per la rassegna Base Wunderkammer a Milano, mentre il 26 Agosto sara' al Gay Village di Roma con C&C Company e KarmaB.
Negli spazi raccolti di casaBASE - la residenza creativa di BASE Milano - continua la nuova rassegna BASE Wunderkammer, il secondo appuntamento è sabato 13 maggio con "Elettronica da Camera, Scomponibile", brani da “Una piccola tregua”, ultimo album del cantautore che abbiamo intervistato...
Ciao Paolo, ci puoi parlare di questo concerto speciale del 13 maggio a Milano?
“Sarà un evento molto particolare. Più che un concerto, si tratterà di una performance, ideata come chiusura ideale del mini-tour fatto in questi mesi, a sua volta ispirato dal video di “Due età un tempo”, realizzato in una cascina su due piani sul lago di Iseo, dove ogni musicista ha suonato in una stanza diversa lo stesso brano contemporaneamente. La telecamera ha seguito il tutto in un unico piano sequenza dall’inizio alla fine, entrando in ogni stanza, ed è stata un’esperienza affascinante perché abbiamo dovuto suonare come se fossimo stati ad occhi chiusi, non guardandoci fra di noi. E' stato un accadimento molto emozionale, che mi ha spinto a provare a proporre addirittura un intero concerto così, a casaBASE, un luogo artistico ricavato dall’ex fabbrica Ansaldo a Milano, dove venivano costruiti i tram. Lì in quel posto eseguiremo i pezzi che formano la scaletta di questo tour stando ognuno in una delle stanze di casaBASE. Il pubblico potrà entrare nelle stanze, sedersi sulle sedie, sdraiarsi sui letti, e ascoltare il singolo strumento, oppure avrà la possibilità di rimanere nel corridoio ascoltando i suoni che arrivano dalle varie stanze. Insomma, è un'esperienza, non un live vero e proprio.”
I musicisti saranno 12 come i brani del disco?
“No, i brani sono 15 perché facciamo la scaletta del live, ci sono anche brani di vecchi album. I musicisti invece sono sei, oltre a me ci saranno Fidel Fogaroli (piano, synth), Andrea Ponzoni (elettronica), Nicola Panteghini (chitarra), Andrea Lombardini (basso) e Ronnie Amighetti (suoni).”
Le altre date del tour come sono andate?
“Le altre date sono state in luoghi molto diversi, siamo passati da locali a teatri a club. Devo dire che sono stati selezionatE delle situazioni giuste per il tipo di musica che proponiamo, dunque sono state tutte date molto positive per noi, sia per quanto riguarda il pubblico che per ciò che concerne l'intensità dell'esecuzione.”
Ho saputo che sarete a Roma il 26 agosto al Gay Village…
“Sì, quello è un nuovo progetto la cui data zero è a luglio, in collaborazione con i due danzatori che hanno partecipato al primo video tratto da questo album, “Trasparente”. Uno di loro collabora con una delle compagnie di danza più famose al mondo, la Peeping Tom a Bruxelles, e insieme a Chiara di C&C Company e ai Karma B, le due drag queen del video di “Bandiera”, abbiamo deciso di provare a fare uno spettacolo che fosse la rappresentazione di ogni mio brano in una veste visiva, come se fossero tante puntate di un film, uno spettacolo da poter vedere. Inizieremo a luglio questa avventura, abbiamo scelto il Gay Village perché è un luogo estivo molto importante e alternativo di Roma sicuramente attento alle nuove espressioni creative…"
Ho visto che il disco è stato (co)prodotto e mixato da Matteo Cantaluppi, che ultimamente ha collaborato tra gli altri anche con Thegiornalisti e Giulia Anania, il suo è un suono molto caratterizzante...
“Questo è il terzo disco che facciamo insieme, ha prodotto il precedente “La luce nelle nuvole” e soprattutto “Il gioco”, ep del 2011 arrangiato, suonato, registrato e mixato da Matteo Cantaluppi, che è uno dei miei album più pop in assoluto con delle canzoni molto positive, diverse da quelle dell’ultimo album".
"Insieme abbiamo fatto nascere uno stile che non è né mio né suo, la sua è più una contaminazione che una direzione, essendo un grande produttore ha lavorato enfatizzando e rendendo il più personale possibile il mio suono. Quest’ultimo disco è stato prodotto con lui a Berlino, dove viveva e dove abbiamo registrato anche la voce di “Se io fossi un uomo”, il brano scritto e cantato con Lele Battista. Da qualche mese Matteo è tornato a Milano. La cosa più bella di questo disco non è tanto la realizzazione ma l’esperienza della produzione. Non è stato un disco dove avevo l’idea di arrivare a un prodotto, è stato un disco dove ho voluto vivere le esperienze a seconda delle persone, dei luoghi, delle canzoni, in modo da essere libero da qualsiasi obiettivo. Questo mi ha permesso di registrare delle cose a Berlino, altre a Londra, a Brescia. Infatti si intitola “Una piccola tregua” perché rappresenta un momento della vita, non solo mio, ma può essere anche universale, dove ognuno si può ritagliare qualsiasi libertà accanto alla propria vita quotidiana…"
In questo disco hai collaborato con vari autori per i testi, da Lele Battista a Ettore Giuradei, da Stefano Diana a Giovanni Peli, che non conosco…
“Giovanni Peli è un cantautore e poeta di Brescia, è stato uno dei primi poeti con cui ho collaborato, è molto affascinante collaborare con i poeti perché hanno un linguaggio completamente diverso dall’idea di testo, però hanno degli spunti nell’uso della parola, anche potente, che trasformati poi in testo diventano interessanti. Molti dei miei testi sono al confine tra la poesia e la canzone classica, si sente che hanno una derivazione poetica, molte volte il ritornello è mio, la strofa è di uno degli autori, a volte scriviamo proprio insieme, correggiamo delle parole, mi faccio suggerire delle influenze, diciamo che la contaminazione con altri artisti, musicisti o autori mi porta ad approfondire ancora di più il mio percorso.”
Il primo brano “Trasparente” è ispirato a una poesia di Luciana Landolfi dedicata a Giovanni Raboni, quindi il mondo della poesia ti interessa molto…
“Lei è una poetessa di Brescia che ha scritto un libro di poesie che è stato fonte di ispirazione importante per molti dei miei brani, intendo proprio che bastano due parole e tutto nasce. Ad esempio “Trasparente” è una parola che è all’interno di questa poesia dedicata a Raboni, e da lì è scaturito tutto. Magari lei ha parlato di essere sbranati da un drago e io l’ho trasformato nell’essere sbranato da un cane proseguendo poi in un discorso diverso, ma la scintilla è scaturita dalla sua poesia.”
”Trasparente” mi fa pensare a Marco Parente, con cui hai collaborato…
“Abbiamo suonato spesso insieme, infatti all’inizio avrei voluto chiamare il disco “Trasparente” ma non potevo perché lo aveva già fatto lui, tra l’altro ce l’ho anche quel disco."
In passato hai collaborato anche con Paolo Benvegnù e Giovanni Ferrario degli Scisma…
“Sì nella compilation “Bandsyndicate”, con Benvegnù più di una volta abbiamo tentato anche una collaborazione all’interno di un brano, lui è stato presente durante la produzione di un mio vecchio album, mi ha dato dei forti consigli, in questo disco mi sarebbe piaciuto averlo come ospite, aveva già ricevuto il brano dove avrebbe dovuto cantare ma poi a causa dei suoi impegni non siamo riusciti a portare avanti la collaborazione."
Nel video teaser di lancio del disco c’è anche Omar Pedrini…
“Omar è un amico, è di Brescia e ci conosciamo da tantissimo tempo. Ho chiamato alcuni miei amici per fare sentire loro il disco, persone che vengono da mondi completamente diversi. Ho invitato un amico cantautore, un amico fotografo, un amico che non ascolta musica, una giornalista, un fan, facendo ascoltare per la prima volta due brani, “Trasparente” e “Bandiera”. Li abbiamo ripresi mentre ascoltavano e abbiamo tenuto quei pochi secondi di emozione che loro hanno provato quando hanno sentito i suoni o la mia voce per la prima volta. Nel video c’è anche Leslie, un amico cantante di colore che poi ha vinto X Factor. Tuttavia è una cosa nata senza intenti promozionali ma puramente umani, di amicizia."
”Adorami e perdonami” del 2009 era stato prodotto con Daniele e Riccardo Sinigallia, come suoni cos’è cambiato da allora?
“Sì, forse “Adorami e perdonami” è stato il vero inizio di una “sperimentazione” sonora diversa, perché avevo questa esigenza naturale e loro sono stati il passaggio ideale. Devo dire che a parte “Il gioco”, che è stato veramente un gioco, un lavoro molto solare, con dei brani scritti in modo completamente diverso dagli altri, tutto il resto fino ad arrivare a “Una piccola tregua” nasce sempre da una ricerca di contaminazione importante. Per “Un piccola tregua” questa contaminazione è evoluta anche per il live, con un lavoro sull'elettronica sempre più importante nell'economia dei brani.”
Quindi dal vivo riuscite a riprodurre i suoni del disco?
“Sì, molti brani sono stati riarrangiati, perché effettivamente ci sono dei suoni che dal vivo sono molto duri, elettronicamente parlando, mentre invece suonati dal vivo, grazie alla sperimentazione e all’interpretazione dei musicisti si sono trasformati ma hanno mantenuto la stessa identità."
Mi è piaciuto molto “Bandiera” dove si sente anche un violino…
“Sembra un violino ma in realtà è un kamanché, uno strumento iraniano, si svela non essere un violino per via dell’attitudine melodica che non è a semitoni, è un linguaggio tipico orientale, in questo caso persiano. C’è stata questa collaborazione con un musicista iraniano, di Teheran. Ho visto dei suoi concerti e delle registrazioni di un brano che ho sentito molto vicino a quello che scrivo io, pur essendo lui distante, anche culturalmente, da me. Ha registrato questo strumento nel suo studio con i poster dei Beatles e dei Radiohead appesi alle pareti, e mi sono accorto che i nostri percorsi musicali sono differenti ma vicini, tanto che quando gli ho mandato il brano a lui è piaciuto moltissimo e ha fatto questo assolo con questo strumento, il kamanché, una sorta di violino verticale. E' stato affascinante sentire il contrasto di uno strumento suonato da un ragazzo di Teheran, che vive in una nazione molto difficile come l’Iran, all'interno di un brano di un cantautore di Brescia che è affiancato da un video con protagoniste due drag queen di Roma. Riuscire a realizzare un pezzo così contaminato e mantenere un’anima potente è stato per me una grossa conquista."
Sabato 13 maggio, dalle 18.00 alle 20.00.
Base Wunderkammer presenta:
Elettronica da Camera, Scomponibile
Brani da “Una piccola tregua”, ultimo album di Paolo Cattaneo
Con Paolo Cattaneo (voce, celesta), Fidel Fogaroli (rhodes, piano, synth), Andrea Ponzoni (elettronica), Nicola Panteghini (chitarra, pad, cori), Andrea Lombardini (basso), Ronnie Amighetti (suoni).
BASE MILANO
Via Bergognone 34
Ingresso 15,00 euro
http://base.milano.it
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=bVNEDQ-OIxw
Sabato 26 agosto - ROMA (Gay Village)
Info: www.paolocattaneo.it
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