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Recensioni
Pubblicato il 21/02/2013 alle 13:53:25
Baustelle – Auditorium Parco della Musica (Roma) 20/02/2013
di Antonio Ranalli
Pubblico delle grandi occasioni per la seconda anteprima del nuovo tour dei Baustelle con l’orchestra sinfonica diretta dal Maestro Enrico Gabrielli. In scaletti tutti brani del nuovo album “Fantasma” e un omaggio a Leo Ferrè.

Pubblico delle grandi occasioni per la seconda anteprima del nuovo tour dei Baustelle con l’orchestra sinfonica diretta dal Maestro Enrico Gabrielli. In scaletti tutti brani del nuovo album “Fantasma” e un omaggio a Leo Ferrè.

Incursioni tra rock, musica classica e contemporanea, commistioni e contaminazioni di stili diversi. Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini hanno scelto la Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma per presentare dal vivo i brani di “Fantasma”, il loro recente album, tra i più riusciti della formazione di Montepulciano. In attesa del tour tradizionale, i Baustelle hanno voluto regalare al pubblico alcune date in anteprima, caratterizzate dalla presenza della Ensemble Simphony Orchestra, che nasce in seno all’Orchestra Sinfonica di Massa e Carrara grazie alla fusione delle esperienze classiche e liriche di alcuni tra i migliori strumentisti italiani. L’orchestra, composta da quaranta elementi, è stata diretta da Enrico Gabrielli, che ha firmato buona parte degli arrangiamenti orchestrali presenti su “Fantasma”.

Un concerto-evento, salutato dal tutto esaurito, nel quale l’Orchestra diretta da Gabrielli ha ben corrisposto al gesto dei Baustelle, apparsi in gran forma e desiderosi di regalare emozioni. La scaletta ha privilegiato innanzitutto il nuovo lavoro. Dopo i “Titoli” di Fantasma, quasi un prologo alla serata, il concerto ha vissuto il suo momento topico nella prima parte con “Il futuro”, “Nessuno”, “Il finale”, “Radioattività”, “Diorama” e “L’orizzonte degli eventi”. L’esecuzione è una scansione spazio-temporale variabile in grado di dare vita ad un ascolto dinamico e flessibile al fine di avvicinare e stimolare il dialogo fra ascoltatori di provenienza diversa. Grazie al lavoro svolto dal Maestro Enrico Gabrielli (che ricordiamo per aver lavorato anche con Morgan, Afterhours, Vinicio Capossela ed essere polistrumentista nei Mariposa e nei Calibro 35) è stato proposto un unico immenso contenitore di linguaggi musicali diversi, a volte opposti per genere.

La seconda parte dello spettacolo, che lo stesso Bianconi ha definito più movimentata, si è aperta ancora all’insegna del nuovo album. E così hanno trovato posto in scaletta “Cristina”, “Contà l’inverni” , l’apprezzata “Monumentale” (destinata a diventare un evergreen, grazie anche all’ottima interpretazione di Rachele Bastreghi), il primo singolo “La morte (non esiste più)”, “La natura” e “Maya colpisce ancora”. Con “L’aeroplano” (da “Amen”) i Baustelle hanno per un attimo ripercorso il repertorio passato, ma la sorpresa della serata arriva subito dopo quando Francesco Bianconi dice “e ora una delle più belle canzoni di questa serata, che ovviamente non è una composizione nostra”. Si tratta di “Col tempo” (“Avec le temps”) di Leo Ferrè, malinconica canzone sul tempo come mera illusione, resa fascinosa dalle voci di Bianconi e Bastreghi.

Il finale è stato riservato a “Il corvo Joe”, “Piangi Roma” (dalla colonna sonora del film “Giulia non esce la sera”) e L’estinzione della razza umana” che, come in un crescendo rossiniano, sono andate poi a chiudere nella “Fantasmacoda”. Ma dopo i titoli di coda c’è stato lo spazio per alcuni bis. Sono stati proposti “Charlie fa surf” e “La guerra è finita”, in una versione più dilatata, ma molto efficace sulla resa artistica, e “Andarsene così”.

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