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Pubblicato il 03/12/2009 alle 08:10:42 | |
Post-psycho-rock e paillettes: Claudio Fabretti promuove su OndaRock il cd dei Pivirama!
Recensione entusiastica: In my mind ha ottenuto una buon articolo su Ondarock, cartina al tornasole del buon lavoro svolto da Raffaella Daino, nella triplice veste di cantante della band, autrice di tutti i testi e promoter del gruppo.
Recensione entusiastica: In my mind ha ottenuto una buon articolo su Ondarock, cartina al tornasole del buon lavoro svolto da Raffaella Daino, nella triplice veste di cantante della band, autrice di tutti i testi e promoter del gruppo.
Premesso che Claudio Fabretti classifica questo disco tra l'alt-rock e lo psych-rock, dobbiamo ringraziarlo per la cura con cui ha stilato questa densa recensione.
Cosi' inizia ...La doppia vita di Raffaella. Di giorno inappuntabile cronista in tv per Sky, di notte conturbante rocker alla guida dei Pivirama. Difficile stabilire cosa le riesca meglio, ma di certo sotto l'involucro viola di In My Mind, seconda prova della formazione palermitana, si scorge una buona dose di talento che, se affinato a dovere, potrebbe fruttare una popolarità ancor più ampia di quella già conquistata nel sottobosco underground tricolore....
Ma Claudio Fabretti non si scorda certo di citare tutti i comparenti di questo cd...Voce, chitarra e autrice dei testi, Raffaella Daino è la vera mastermind del progetto, che si avvale anche di Bjm Mario Bajardi a violino, piano, tastiere e synth, Manfredi Tumminello alla chitarra, Danilo Impastato al basso e Angelo Bordonaro alla batteria... Poi la recensione comincia a decollare ...Post-psycho-rock e paillettes è la formula coniata dalla stessa band siciliana per definire un sound che pesca sapientemente dall'inesauribile calderone dell'indie-rock dei 90, indulgendo spesso nei languori psichedelici di due decenni prima e rabbuiandosi a tratti in cupezze goticheggianti. Atmosfere quasi nordiche, eppure sempre riscaldate da un'anima mediterranea.... analisi che condiviamo in pieno!
Ed ecco che finalmente la recensione su OndaRock.it passa ai singoli brani ...Si spazia da momenti più trasognati a improvvisi sussulti adrenalinici. Oscillazioni che avvengono sovente all'interno dello stesso brano, a cominciare dall'iniziale I Love U, dove una intro soft, ritmiche ossessive e back vocals si avvicendano ad assecondare le sfumature della chanteuse, che sembra voler giocare sul terreno della Kazu Makino di Melody Of Certain Damaged Lemons (Blonde Redhead). A corredo del brano, scelto come singolo, un videoclip girato in terra palermitana sullo stesso set che Wim Wenders ha scelto per il suo Palermo Shooting....
Cosa si racconta nella parte centrale della recensione di Fabretti? L'abilità del multistrumentista Bajardi nel pennellare arrangiamenti soffusi ed esotici emerge in episodi più autenticamente psych: su tutti All Grey, con partiture di piano jazzate e una coda arroventata di chitarre, e Love Affair, dove la Daino volteggia tra liquidi onirismi e tappeti di piano jazzy, ammiccando però forse un po' troppo apertamente a Bjork....
Ma la recensione e' ancora foriera di consigli e pareri ..La voce versatile e sensuale della cantante, spesso distante e in delay, si esalta soprattutto negli episodi più contriti e crepuscolari, come Lost, ipnotica litania dream-pop sussurrata e tirata allo spasimo dalle chitarre acide fino all'esplosione rabbiosa del ritornello, e In My Mind, che si dipana sinuosa e avvolgente tra giri di basso distorto, chitarre e synth. Il power pop di Toxic Girl preconizza invece quello che la band rischia di diventare se cederà alle tentazioni più commerciali. Completano il quadro la versione live di Love Affair registrata a Radio 1 Rai, una ghost track di sala prove (To Be Continued) e il filmato della struggente The City in versione live, dove forse la band dà ancora il meglio di sé.... Ricordo che la registrazione live a cui Fabretti si riferisce parlando di Radio 1 Rai, e' quella fatta a Demo, show di Michael Pergolani e Renato Marengo.
Ed ecco i fuochi d'artificio finali ...Successore più maturo di Cosa Sembra (2004), promosso da Giancarlo Passarella della Ululati dall'Underground (U.d.U.), In My Mind è uscito anche negli Stati Uniti grazie alla Renaissance Records. Un'occasione che non capita a molte indie-band nostrane. E chissà che un giorno anche loro non possano trovare l'America... e noi ce lo auguriamo e ringraziamo Claudio Fabretti per la collaborazione.
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