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Recensioni |
Pubblicato il 15/01/2019 alle 14:29:05 | |
Stona: Storia di un equilibrista
Si fregia della firma di Guido Guglielminetti questo nuovo disco di Massimo Stona dal titolo “Storia di un equilibrista”, anche titolo del primo singolo estratto il cui video viene confezionato rapendo istanti di vista vissuta consumati dai live e da
Si fregia della firma di Guido Guglielminetti questo nuovo disco di Massimo Stona dal titolo “Storia di un equilibrista”, anche titolo del primo singolo estratto il cui video viene confezionato rapendo istanti di vista vissuta consumati dai live e dalla vita di studio, tra l’altro sono diversi i riferimenti che si catturano durante l’ascolto e sulle prime impressioni, questo brano nello specifico ci rimanda a quel Bobby Soul di maniera anche se in tonalità assai velate.
Pop fresco, frizzante, di bellissime cuciture testuali e non a caso tra i riferimenti di cui parlavo prima di sicuro c’è il buon Daniele Silvestri e in brani come “Streaming” o ancor di più in “Belladonna”, questi rimandi si fanno forse troppo espliciti, sentori di antichi ricami alla Dalla nella bellissima “L’agio del naufragio” dove peraltro va in scena una bellissima metafora che il nostro riprenderà poi in “Sonar”, quel parallelismo immaginario di una vita come viaggio nel fondali marini, e noi tra naufraghi e marinai in balia delle onde e del caso, armati di fantasia e di sonar.
Il tessuto connettivo tra le parole e i messaggi di questo disco si fanno intricati e spesso personali, come in “Mannequin” di altri richiami soul e con quel modo di mixare e sagomare la voce che dicevamo prima, belle tinte noir di tremolo in una strofa che, come da prassi in questo disco, non somiglia troppo al ritornello che invece si apre in direzioni solari di fantasie quasi fiabesche, come fossero ritornelli fantastici alla Bennato.
Chiusura dedicata alla poesia, con toni romantici e di grandissima classe nella splendida “Santa pazienza”, ecco la nota da grande canzone d’autore classica che forse mancava in questo disco troppo dedito alle belle organze moderne per completare un quadro completo e veramente gustoso.
Stona porta a casa un disco poliedrico grazie all’apporto di un maestro della produzione d’autore italiana, non sono da meno anche i musicisti che lo hanno accompagnato come Elio Rivagli alla batteria e Carlo Gaudiello al pianoforte, un disco sociale in fin dei conti, uno di quegli ascolti che ci piace girare e rigirare per farci rivelare sempre nuove forme.
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