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Pubblicato il 27/10/2014 alle 22:15:27
A ritrovar bellezza: il nuovo disco di Diodato
di Adila Salah
A ritrovar bellezza. Il nuovo disco di Diodato con il quale, l'artista tarantino omaggia i grandi autori e compositori italiani che a cavallo degli anni 60 hanno reso grande la musica nostrana nel mondo

"Questo è un piccolo viaggio fatto di canzoni,
un viaggio attraverso un’ Italia lontana,
un paese che profuma ancora di irresistibile vitalità,
di sentimenti apparentemente semplici,
ma che solo la grande poesia sa spiegare.
In questi capolavori, con meraviglia, mi sono ritrovato,
nota dopo nota, parola dopo parola,
ho riscoperto le mie radici dalla terra del tempo.
Queste canzoni ci appartengono,
ancora ci raccontano
e sono in grado di ricordarci di quanta forza e bellezza
siamo ancora capaci."

Sono le parole dello stesso Diodato che raccontano al meglio il suo nuovo lavoro A Ritrovar Bellezza, in uscita il 27 Ottobre.
Con questo disco Diodato omaggia i grandi autori e compositori italiani che a cavallo degli anni 60 hanno reso grande la musica nostrana nel mondo, insieme alla cultura, agli usi e costumi del Bel Paese.

Il passo verso il grande pubblico, il cantautore tarantino lo fa sul palco dell'ultimo Festival di San Remo con la sua Babilonia, e profetico fu il gesto di aprire le braccia durante la sua esibizione, rifacendosi al Modugno del 1958.
I brani presenti in questa raccolta sono il frutto delle reinterpretazioni dell'artista nelle puntate domenicali della scorsa stagione di Che Fuori Tempo Che Fa, programma di Fabio Fazio in onda su Rai 3, dove Diodato in 1 minuto riportava degnamente alla memoria le canzoni che hanno rappresentato il nostro Paese negli anni 60.
Squadra che vince non si cambia: i brani infatti sono stati riarrangiati con la stessa band che ha suonato assieme a Diodato in E Forse Sono Pazzo, primo disco dell’artista. Daniele Fiaschi (chitarra elettrica e classica), Duilio Galioto (pianoforte, Wurlitzer, MS20, organi e glockenspiel) Danilo Bigioni (basso elettrico) e Alessandro Pizzonia (batteria e percussioni).
Ad essi si sono aggiunti Rodrigo D’Erasmo, violinista degli Afterhours e gli Gnu Quartet, quartetto d’archi che vanta già numerose collaborazioni con molti artisti della scena italiana, che hanno arrangiato e suonato gli archi di tutte le composizioni del disco.
Ad impreziosire ulteriormente il lavoro sono arrivate le collaborazioni di Manuel Agnelli che ha interpretato con l’artista La voce del silenzio (brano che venne portato al successo negli anni 60 da Mina) e Roy Paci con i suoi Velvet Brass nella splendida versione di Arrivederci di Umberto Bindi.
Il disco è stato registrato, missato e prodotto per Le Narcisse da Daniele “ilmafio” Tortora, già produttore del lavoro precedente dell’artista, fatta eccezione per Arrivederci, prodotta da Roy Paci, arrangiata dallo stesso assieme a Vincenzo Presta e missata da Tommaso Colliva.
In Arrivederci compaiono anche Fabio Rondanini, batterista dei Calibro 35 e Gabriele Lazzarotti, già bassista di Daniele Silvestri e Niccolò Fabi.

A ritrovar il sapore delle cose perdute, quello della semplicità, che ci si accorge mai del tutto era scomparso, quando si trova il coraggio di riportarlo alla luce. E' quello che fa Diodato, confermando la sua maturità ed eleganza artistica con questa raccolta. Il cantautore tarantino insieme alla sua squadra trova la giusta chiave di far riprendere fiato all'Italia schiacciata spesso da cattive notizie, rispolverando la meraviglia degli anni 60 attraverso canzoni che hanno sottolineato la magia del periodo. Dieci capolavori rivisitati che raccontano un viaggio fatto di amore ed emozioni, di voglia di rinascere traendo il bello dal passato dando nuova linfa al presente, in chiave romanticamente rock.

Tracklist:

Ritornerai (Lauzi); Piove (Modugno-Verde-Modugno); Il cielo (Reverberi-Dalla-Bardotti-Baldazzi); Se stasera sono qui (Mogol-Tenco); La voce del silenzio con Manuel Agnelli (Isola-Mogol-Limiti); Canzone per te (Endrigo-Enriquez-Endrigo-Bardotti); Non arrossire (Pennati-Gaberscik-Mogol-Monti);Eternità (Cavallaro-Bigazzi); Arrivederci con Roy Paci e Velvet Brass (Bindi-Calabrese); Senza fine (Paoli).

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